A nove anni dalla rapina violenta rosina rivive la notte in cui fu aggredita insieme al marito

A nove anni dalla rapina violenta rosina rivive la notte in cui fu aggredita insieme al marito

Rosina racconta la rapina violenta subita nove anni fa nella sua casa, un trauma profondo che ha lasciato ferite psicologiche difficili da superare e una paura ancora presente.
A Nove Anni Dalla Rapina Viole A Nove Anni Dalla Rapina Viole
Rosina racconta la terribile rapina subita nove anni fa in casa, un trauma profondo che ha segnato la sua vita e lasciato cicatrici difficili da superare. - Gaeta.it

Nella casa dove Rosina e il marito furono vittime di una rapina violenta, il tempo sembra essersi fermato a quella terribile notte che ha segnato per sempre la loro vita. Un episodio di violenza che risale a nove anni fa, ancora vivo nei ricordi della donna, che ha scelto di raccontare in diretta l’accaduto. L’aggressione ha lasciato ferite profonde e rimane un trauma difficile da superare.

Ricostruzione della notte della rapina

Secondo la testimonianza di Rosina alla trasmissione di Mario Giordano, la loro abitazione fu messa a soqquadro da un gruppo di malviventi. Era notte quando i rapinatori irruppero nella casa, rovesciando mobili e svegliando la coppia con violenza. La donna ricorda che hanno preso suo marito e lo hanno spinto giù dalle scale. Lei stessa ha subito minacce dirette, con tentativi di toglierle la fede nuziale.

L’azione dei rapinatori sembrava mirare a trovare denaro o oggetti di valore, ma alla fine portarono via soltanto 300 euro e qualche piccolo prezioso. Il danno però non fu solo materiale. Rosina descrive scene di terrore e inaudita crudeltà, che fino a oggi pesano come un macigno nella loro esistenza quotidiana.

Il trauma persistente e la difficoltà di tornare sul luogo

Rosina confessa di non aver più messo piede nel piano superiore dell’abitazione da quella notte. La casa è rimasta “come era stata lasciata”, con mobili rovesciati e segni dell’intrusione ancora evidenti. Il ricordo le impedisce di superare quell’episodio, che giudica impossibile da perdonare.

La paura e le minacce subite sono rimaste impresse nel suo animo. Racconta di aver immaginato all’epoca di poter morire sotto il terrore, riferendo anche che i rapinatori minacciavano di tagliare la testa a suo marito con un coltello. Questa violenza ha lasciato cicatrici profonde, che nessun tempo potrà cancellare del tutto.

Il peso psicologico dell’aggressione e il silenzio dei nove anni

In questi nove anni Rosina ha vissuto con il peso di quel ricordo, che emerge ancora potentemente nel suo racconto. La paura, l’angoscia, il senso d’impotenza sono stati compagni costanti. Nonostante questo, la donna non ha mai voluto o potuto tornare nel luogo dove tutto è accaduto.

Il racconto reso pubblico nella trasmissione di Mario Giordano getta luce su un fatto grave, rimasto fermo negli anni. Dice molto sulla difficoltà di chi subisce violenza domestica e rapine, soprattutto quando coinvolgono minacce e brutalità fisica. La testimonianza di Rosina riporta un vissuto crudo e doloroso, segnato da eventi difficili da raccontare e superare.

Una barriera tra passato e presente

Una vicenda simile rimane impressa e cambia il rapporto con gli spazi che un tempo erano sicuri. Il silenzio e la distanza dal piano superiore rappresentano una barriera tra il passato violento e il presente della donna, che ancora oggi fatica a elaborare quel dramma.

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