La manifestazione sportiva SportInTour 2025 prende il via il 13 giugno a nova siri, in basilicata. L’evento, che durerà fino al 15, unisce competizioni sportive, dibattiti e momenti di informazione organizzati da US ACLI, associazione che torna nella regione dopo il successo dell’anno precedente. La formula coinvolge diverse associazioni sportive dilettantistiche e punta a promuovere la pratica sportiva sul territorio, con un occhio anche a temi sociali come la parità di genere e l’inclusione.
La presentazione ufficiale e i protagonisti della conferenza a matera
La conferenza di presentazione si è tenuta nella sala consiliare del palazzo della provincia di matera, con la partecipazione delle principali figure istituzionali locali e nazionali. Tra i presenti il presidente della provincia, francesco mancini, e damiano lembo, presidente nazionale di US ACLI. Il quadro è stato arricchito da dirigenti regionali e provinciali dell’associazione, oltre all’assessore allo sport di nova siri, vincenza maria pia stigliano, e al rappresentante del Coni rosario braia.
Durante l’incontro sono stati esposti i dettagli dell’evento e presentati i numeri attesi, che confermano l’attenzione verso questa iniziativa sportiva. Gli interventi hanno sottolineato sia il valore sportivo che quello sociale, ricordando come lo sport contribuisca a consolidare il tessuto comunitario. A conclusione della conferenza, la presidenza US ACLI ha consegnato targhe a chi ha partecipato attivamente al dibattito, riconoscendo l’impegno sul territorio.
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Numeri e partecipazione: la dimensione nazionale e il coinvolgimento delle associazioni
SportInTour 2025 registra un’affluenza notevole, con circa 1500 atleti iscritti e oltre 70 associazioni sportive dilettantistiche attive. I partecipanti provengono da otto regioni italiane, portando un carattere di inclusività e rappresentanza ampia, soprattutto dal sud. Il sud italia, in particolare, conta dodici province coinvolte e sei regioni direttamente partecipanti: sicilia, basilicata, calabria, puglia, campania e sardegna.
Questi dati riflettono la capacità di attrazione dell’evento e la sua funzione di piattaforma sportiva nazionale. Le federazioni e le diverse ASD trovano in questo appuntamento un’occasione per confrontarsi e supportare la diffusione dello sport tra tutte le fasce d’età. Anche le politiche sportive affermate tramite programmi come “Noi siamo sport” accompagnano l’intento di favorire l’attività sportiva nelle categorie più deboli, come persone inattive o fragili.
L’impegno sui progetti sociali e la promozione della cultura sportiva
Tra i temi evidenziati nell’ambito della manifestazione, si conferma l’importanza dei progetti come “Noi siamo Sport”, sostenuto da Sport e Salute, che mira a diffondere l’attività fisica anche tra chi solitamente svolge poca o nessuna attività. L’iniziativa si inserisce in un quadro più ampio che considera lo sport non solo come esercizio fisico ma come pratica capace di incidere positivamente su aspetti psicologici e relazionali.
Il dibattito ha offerto spunti soggetti sia a riflessioni sulla parità di genere nello sport, sia sull’importanza che questo riveste per l’inclusione sociale. L’attenzione è concentrata soprattutto nelle regioni meridionali, dove si possono osservare alcune criticità rispetto all’accesso alle attività sportive. Tutti gli organizzatori hanno sottolineato che lo sport deve essere accessibile e diffuso, anche nelle aree meno urbanizzate.
Riflessioni sul valore dello sport in un contesto costituzionale e territoriale
Durante la conferenza, damiano lembo ha ricordato come la recente riforma dello sport ha inserito l’attività sportiva nell’articolo 33 della costituzione italiana. Questa modifica attribuisce allo sport una dimensione più ampia, riconoscendolo come strumento per migliorare lo stato psico-fisico delle persone. La definizione moderna infatti supera l’idea esclusivamente agonistica, abbracciando ogni forma di movimento e attività fisica che offre benefici alla salute.
Francesco mancini, presidente della provincia di matera, ha evidenziato l’opportunità che eventi come questo offrono, non solo per lo sport ma anche per far scoprire il patrimonio culturale e paesaggistico del territorio. Il legame tra sport e territorio emerge come elemento chiave per valorizzare le comunità locali, creando occasioni di incontro e confronto tra atleti, tecnici e pubblico. Questo connubio appare cruciale per rilanciare aree con forti potenzialità naturalistiche e culturali, come la basilicata.
La partecipazione di amministratori e dirigenti sportivi riflette la volontà di investire in iniziative capaci di portare benefici concreti a livello sociale e culturale, sfruttando lo sport come terreno comune. Lo SportInTour 2025 si presenta così come un appuntamento significativo per tutto il sud italia, un evento che si proietta verso nuove edizioni senza perdere di vista le radici e le necessità locali.