A napoli nasce il premio papa gentile per riconoscere chi diffonde atti di gentilezza nel sociale

A napoli nasce il premio papa gentile per riconoscere chi diffonde atti di gentilezza nel sociale

Il premio “Papa gentile” a Napoli celebra volontari, associazioni e amministratori impegnati nella solidarietà, inclusione sociale e tutela ambientale, promuovendo gentilezza e coesione nel territorio metropolitano.
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A Napoli, al caffè Gambrinus, si è tenuta la prima edizione del premio "Papa gentile" per riconoscere gesti di solidarietà e impegno sociale verso le persone fragili, coinvolgendo volontari, associazioni e amministratori locali. - Gaeta.it

Il primo premio “Papa gentile”, ideato per celebrare gesti di solidarietà e impegno verso le persone più fragili, è stato consegnato oggi nel cuore di Napoli. L’evento si è svolto al caffè Gambrinus, luogo simbolo della città, e ha visto premiati numerosi attivisti, volontari e amministratori impegnati nel tessuto sociale partenopeo. L’iniziativa nasce dalla collaborazione fra la Città metropolitana di Napoli e il progetto “Costruiamo gentilezza” come risposta ai momenti di tensione che interessano il territorio.

La cerimonia al caffè gambrinus come simbolo di gentilezza e impegno sociale

La scelta del caffè Gambrinus per la prima edizione del premio non è stata casuale. Questo storico salotto di Napoli ha ospitato una cerimonia che ha messo al centro la gentilezza come motore di coesione sociale. Tra i partecipanti c’erano autorità, rappresentanti del volontariato e cittadini impegnati nel miglioramento delle comunità locali.

Il vicesindaco della Città metropolitana, Giuseppe Cirillo, ha sottolineato che riconoscere questi “costruttori di gentilezza” ha una funzione importante in tempi caratterizzati da tensioni politiche, sociali ed economiche. Ha ricordato come piccoli gesti di attenzione verso anziani, malati, persone con disabilità e rifugiati possano creare spazi di convivenza pacifica. Questi atti, ha detto, rappresentano la base per costruire legami sociali duraturi in una realtà complessa.

La presenza delle istituzioni ha segnato anche l’importanza delle collaborazioni tra enti pubblici e realtà associative, imprescindibili per affrontare le difficoltà che coinvolgono le fasce più deboli. La manifestazione ha così aperto una riflessione concreta sul senso della comunità in grandi aree urbane come Napoli.

I premiati: storie di impegno, solidarietà e cura della comunità

Al centro della cerimonia ci sono state le persone che quotidianamente mettono tempo e fatica al servizio degli altri. Fra i premiati c’è l’Age, associazione italiana genitori di Mugnano e dell’area Nord di Napoli. I suoi volontari portano sguardi di gioia ai bambini negli ospedali, indossando maschere da supereroi per abbattere la solitudine e la paura.

Anna Del Prete, di Cardito, ha ricevuto un riconoscimento per oltre dieci anni di attività sociale. Il suo impegno spazia dalle cooperative per minori alla gestione di case albergo per anziani, offrendo assistenza a chi si trova in situazioni di vulnerabilità.

Annalisa Vetrano, presidente dell’Associazione “Autismo in movimento Campania” e residente a Cicciano, ha raccontato attraverso la propria esperienza personale e familiare come la disabilità possa diventare spinta per sviluppare iniziative di gentilezza e inclusione.

Don Michele Inserra, parroco di Lettere, e il giovane Giovanni Sequino, 14 anni, di Mugnano, hanno anch’essi ricevuto la menzione per i loro impegni concreti nel tessuto locale, portando speranza e cura nelle rispettive comunità.

Associazioni e amministratori: la gentilezza applicata alla protezione civile e alla natura

Hanno avuto un riconoscimento anche le realtà collettive come “Le fate di Arianna” di San Gennaro Vesuviano. L’associazione si distingue per il salvataggio di vite umane grazie alle donazioni di defibrillatori e attività formative su pratiche di primo soccorso e disostruzione delle vie aeree. Queste azioni dimostrano come la gentilezza si traduca in interventi concreti per la sicurezza pubblica.

Raffaele De Luca, sindaco di Trecase e presidente dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, ha ricevuto un premio speciale. Ha promosso iniziative per la cura dei sentieri, la tutela della biodiversità locale e lo sviluppo di una cultura ambientale che mette al centro la relazione tra uomo e natura. Il suo lavoro rappresenta un esempio di attenzione ambientale connessa alla gentilezza verso i cittadini.

I sindaci di Terzigno, Francesco Ranieri, e di Boscotrecase, Pietro Carotenuto, sono stati premiati anch’essi per aver diffuso il progetto “Costruiamo gentilezza” nelle loro amministrazioni. Hanno collaborato per radicare questa filosofia nei loro territori.

Il ruolo delle istituzioni e del volontariato nella promozione della gentilezza

La cerimonia ha messo in luce anche coloro che operano nell’accoglienza e nel volontariato. Marianna Langellotti della cooperativa sociale ‘Rugiada’ ha ricevuto un premio per l’accoglienza di bambini in una casa famiglia funzionante, un esempio concreto di protezione.

Molti amministratori locali hanno partecipato all’evento, tra cui il consigliere metropolitano Vincenzo Cirillo che ha consegnato il simbolo del premio, un’opera raffigurante un “Vesuvio gentile” realizzata dall’artista Nello Collaro. Sono state premiate anche dirigenti e assessori alla gentilezza provenienti da diversi comuni dell’area metropolitana, come Casoria, Quarto, Ottaviano e Calvizzano.

Salvatore Stabile, rappresentante dell’associazione Emergency a Cicciano, è stato riconosciuto per il suo lavoro nel campo della salute pubblica e della promozione della gentilezza.

Partecipazione istituzionale e comunitaria all’evento di napoli

All’iniziativa hanno preso parte diverse figure istituzionali e rappresentanti del mondo associativo. Tra questi Giuseppe Sommese, consigliere metropolitano delegato ai fondi comunitari, e i sindaci di Cicciano, Giuseppe Caccavale, e Lettere, Anna Amendola.

L’assessore alla gentilezza di Mugnano, Daniela Puzone, è stata una delle protagoniste della giornata, insieme a molte altre realtà di volontariato e pro loco. La forte partecipazione testimonia l’interesse concreto nei confronti di una pratica di gentilezza applicata con continuità nel territorio.

L’evento segna così una tappa fondamentale nella promozione di una cultura basata sul rispetto e sull’aiuto reciproco, valori sempre più necessari in una città complessa come Napoli.

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