A Napoli arrestato parcheggiatore abusivo violento: due carabinieri feriti durante il controllo

A Napoli Arrestato Parcheggiat

Arrestato a Napoli parcheggiatore abusivo dopo aggressione a carabinieri. - Gaeta.it

Armando Proietti

6 Settembre 2025

Napoli torna a confrontarsi con il problema dei parcheggiatori abusivi dopo un episodio che ha visto protagonisti i carabinieri e un uomo di 59 anni fermato mentre esercitava l’attività illecita. La vicenda, avvenuta nella zona di corso Meridionale, ha messo in luce la situazione di crescente tensione tra le forze dell’ordine e chi si oppone al fenomeno. L’arresto ha coinvolto anche momenti di aggressione fisica e danni materiali all’interno della caserma.

Arresto e scontro in corso Meridionale: i dettagli dell’intervento

Durante un controllo notturno, i carabinieri del nucleo radiomobile hanno individuato Antonio Grieco, 59 anni, già noto alla giustizia e sottoposto a divieto di accesso alle aree urbane . L’uomo si trovava in corso Meridionale mentre svolgeva il parcheggio abusivo, attività vietata e segnalata come problema in città. Al momento dell’intervento, Grieco ha reagito con violenza verbale e fisica contro i militari.

La resistenza ha complicato l’arresto, che è stato concluso con fatica. I carabinieri lo hanno infine condotto in caserma, dove la condotta aggressiva non si è fermata: l’arrestato ha danneggiato i mobili dell’ufficio durante il trattenimento. L’episodio ha provocato due feriti tra i militari, che hanno dovuto essere soccorsi e trasportati all’Ospedale del Mare per le cure.

Danni ai militari e accuse formali: quadro giudiziario

I due carabinieri coinvolti nell’accaduto hanno subito lesioni che hanno richiesto assistenza medica. Non sono state diffuse informazioni specifiche sulla gravità delle ferite, ma è chiaro come l’intervento abbia avuto un impatto anche dal punto di vista fisico sugli operatori. Antonio Grieco è stato arrestato e al momento attende processo per più accuse: resistenza a pubblico ufficiale, minacce, lesioni e danneggiamento.

Il fatto getta luce, oltre che sulla figura singola di Grieco, anche sul livello di difficoltà affrontato dalle forze dell’ordine nel gestire casi di abusivismo a Napoli. La violenza diretta verso chi deve far rispettare la legge segnala una situazione critica che oltrepassa il semplice illecito amministrativo.

Il fenomeno dei parcheggiatori abusivi a Napoli: dai disagi alla violenza

Questa vicenda rappresenta un esempio di una problematica radicata da anni nella città partenopea. I parcheggiatori abusivi, un tempo semplicemente insistenti per qualche euro, oggi appaiono spesso coinvolti in condotte più aggressive e minacciose. Diversi episodi raccontano di cittadini, turisti e genitori di bambini malati aggrediti o intimiditi per la sola mancanza di pagamento.

Il fenomeno ha superato la dimensione dell’abusivismo occasionale per assumere aspetti criminali. In diverse zone, sia centrali che periferiche, si sono sviluppate vere e proprie reti che gestiscono la sosta in modo illecito e violento. I casi di aggressioni in luoghi sensibili, quali ospedali o aree ad alta frequentazione turistica, denunciano come questo sistema si sia radicato con modalità pericolose per l’ordine pubblico.

Richieste di intervento più severo per fermare l’abusivismo

L’accaduto con Antonio Grieco ha riacceso il dibattito sulle misure da adottare contro il fenomeno. Voci nel mondo politico e sociale propongono di inasprire le pene contro chi esercita il parcheggio abusivo. L’obiettivo sarebbe trasformare questa attività da mero illecito amministrativo a reato penale, per scoraggiare quei comportamenti che ormai violano anche la sicurezza pubblica.

Il passaggio a una qualificazione più severa potrebbe facilitare l’azione giudiziaria e consentire interventi più decisi delle forze dell’ordine. La situazione attuale, fatta di episodi violenti e minacce, richiede un cambio nel trattamento legale per arginare la diffusione del racket legato ai parcheggiatori abusivi. L’arresto di Grieco ne rappresenta una risposta immediata, ma non è ancora sufficiente a eliminare la piaga.