Al centro di un’inchiesta delicata a Modena c’è un allenatore di una squadra di pallavolo giovanile, denunciato da due ragazze minorenni per violenze sessuali. Le presunte aggressioni sarebbero avvenute subito dopo gli allenamenti, negli spogliatoi della struttura sportiva. Il caso è sotto la lente della procura dei minori di Bologna.
Dettagli sulle denunce e elemento chiave dell’indagine
Le accuse contro l’allenatore sono emerse a marzo 2025. Una delle ragazze ha raccontato ai genitori le attenzioni subite, portando la famiglia a sporgere denuncia. “Non solo, un secondo giovane membro della squadra ha confermato situazioni simili,” facendo così partire l’indagine. L’attenzione della procura di Bologna si concentra su casi che rientrano nel reato di violenza sessuale aggravata.
Gli episodi sarebbero accaduti principalmente negli spogliatoi subito dopo le sessioni di training. Gli investigatori stanno verificando se vi siano ulteriori vittime tra le altre atlete minorenni. Al momento non è escluso che altre giocatrici abbiano subito comportamenti analoghi, e la procura procede con accertamenti approfonditi.
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La misura cautelare adottata e il quadro legale
Dopo le denunce e gli elementi raccolti, l’allenatore è stato arrestato e sottoposto ai domiciliari. Come misura di controllo, gli è stato imposto un braccialetto elettronico. Questa restrizione nasce dalla gravità delle accuse, che riguardano minori in un ambiente dove si dovrebbe garantire sicurezza e tutela.
La procura dei minori di Bologna si occupa di reati commessi nei confronti di adolescenti. In questo contesto, la violenza sessuale assume un rilievo aggravato quando la vittima è minorenne e il contesto è una struttura sportiva frequentata proprio da giovani atlete. L’azione giudiziaria vuole evitare che il sospettato possa ripetere comportamenti simili.
Ricadute sulla comunità sportiva e tema della protezione dei minori
Questa vicenda ha colpito la comunità sportiva modenese, specie tra le famiglie delle atlete giovanili. Il mondo della pallavolo, da sempre apprezzato per la diffusione tra i più giovani, deve fare i conti con episodi di cronaca come questo, che mettono in discussione la sicurezza nei luoghi di attività sportive.
Il caso riapre il tema della sorveglianza e della prevenzione negli ambienti dedicati allo sport giovanile. Molte società stanno rafforzando i protocolli di controllo per evitare situazioni di abuso. “Lo scenario attuale sottolinea la necessità di strumenti adeguati per segnalare comportamenti sospetti e proteggere i minori.”
L’attenzione resta alta negli ambienti coinvolti e la procura seguirà con attenzione ogni sviluppo. Al momento, l’indagine prosegue con l’obiettivo di fare luce su eventuali altri casi e chiarire la dinamica dei presunti abusi.