A latina nuovi approfondimenti sul servizio di assistenza scolastica per studenti con disabilità prima dell'anno 2025/2026

A latina nuovi approfondimenti sul servizio di assistenza scolastica per studenti con disabilità prima dell’anno 2025/2026

Latina si prepara a un confronto tra amministrazione comunale, sindacati e famiglie per garantire la continuità del servizio di assistenza scolastica agli studenti con disabilità nel nuovo anno 2025/2026.
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L’amministrazione di Latina si prepara a un incontro con i sindacati per garantire la continuità del servizio di assistenza scolastica agli studenti con disabilità, evitando interruzioni che mettono a rischio diritti e posti di lavoro. - Gaeta.it

L’amministrazione comunale di Latina si prepara a un confronto importante con i sindacati in vista dell’avvio del nuovo anno scolastico. L’obiettivo è chiarire la situazione del servizio di assistenza scolastica per studenti con disabilità, tema che da mesi provoca preoccupazione tra le famiglie e i lavoratori coinvolti. La richiesta principale riguarda la garanzia di continuità e la tutela dei diritti degli studenti, soprattutto nel contesto di scadenze e possibili rischi occupazionali.

L’incontro tra amministrazione comunale e sindacati a pochi giorni dall’inizio della scuola

Il 29 luglio 2025 è previsto un incontro tra l’assessora alla Pubblica istruzione Francesca Tesone, il direttore generale del comune Agostino Marcheselli e le rappresentanze sindacali. Questa riunione arriva a poco più di un mese dall’inizio delle lezioni e punta a definire lo stato dell’assistenza scolastica per studenti con disabilità. La FP CGIL di Frosinone e Latina, che segue da tempo la questione, ha sottolineato la necessità di ricevere impegni concreti e vincolanti dall’amministrazione per evitare interruzioni del servizio.

I sindacati chiedono, infatti, che il servizio di integrazione scolastica sia garantito sin dal primo giorno di scuola, senza alcuna interruzione. Il rischio, spiegano, è che la mancanza di certezze possa penalizzare gli studenti più fragili e i loro percorsi educativi. Già da settimane la questione è al centro di un’attenzione crescente, che rischia di mettere pressione sulle istituzioni coinvolte sia per motivi educativi che legali.

Le basi normative alla base delle richieste di garanzia per l’integrazione scolastica

I rappresentanti sindacali richiamano con forza alcune normative nazionali e internazionali che sanciscono i diritti delle persone con disabilità, elementi fondamentali nella discussione attuale sul servizio di assistenza scolastica. In particolare, viene citato l’articolo 24 della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, ratificata dall’Italia con la legge n. 18 del 2009. Tale norma riconosce il diritto all’educazione inclusiva e chiede misure che permettano agli studenti disabili di poter accedere al sistema scolastico in condizioni di parità.

Oltre a questo, il riferimento si sposta sulla legge n. 104 del 1992, quadro normativo fondamentale per la tutela e l’inclusione delle persone con disabilità, e sul decreto legislativo 66 del 2017 che ne aggiorna e integra alcuni aspetti. Questi riferimenti sono alla base della richiesta di evitare interruzioni o carenze nel servizio, con l’eventualità concreta che la mancata attivazione possa configurarsi come interruzione di pubblico servizio. Tale ipotesi avrebbe anche risvolti giuridici rilevanti, che i sindacati si riservano di segnalare alle autorità competenti, chiedendo di verificare responsabilità sul sindaco e sulla giunta comunale.

La preoccupazione dei genitori e il rischio per i lavoratori del servizio di assistenza

I genitori degli studenti dell’istituto comprensivo Giuseppe Giuliano di Latina hanno recentemente manifestato in una lettera aperta la propria inquietudine. La missiva, indirizzata alla sindaca Matilde Celentano e agli assessori responsabili della Pubblica istruzione e del Welfare, Francesca Tesone e Michele Nasso, sottolinea la mancata attivazione delle procedure necessarie per assicurare la stabilità del servizio di inclusione scolastica nell’anno 2025/2026.

Questa situazione crea tensioni non solo sul fronte degli studenti, ma anche tra i lavoratori della cooperativa Osa, che fornisce l’assistenza e conta 111 dipendenti a rischio licenziamento. Questi operatori sono figure chiave per il supporto quotidiano agli studenti con disabilità e rappresentano una presenza indispensabile per garantire il diritto all’istruzione inclusiva. La lettera dei genitori evidenzia come il servizio rappresenti “un elemento essenziale” per il benessere e lo sviluppo dei ragazzi, chiedendo alla giunta comunale risposte concrete sulle azioni che intende mettere in campo.

Un tema urgente nel contesto educativo locale

Il tema, più che mai urgente, si colloca all’interno di un contesto in cui la continuità educativa non può essere sospesa senza causare danni evidenti agli studenti disabili. Il confronto ormai è aperto e sarà decisivo per mettere a punto le condizioni per affrontare l’anno scolastico appena alle porte.

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