Oggi a Latina si svolge un evento dedicato al dialogo tra le religioni con l’obiettivo di riflettere sul peso che il confronto interconfessionale ha nella costruzione della comunità cittadina. L’appuntamento è fissato nella Curia diocesana in piazza Paolo VI dalle 17 in poi, con una serie di interventi che arrivano da esponenti religiosi e accademici. L’iniziativa punta a mettere in luce il contributo che il dialogo tra chiese, templi e moschee offre alle dinamiche culturali e sociali di Latina.
Un incontro promosso da più realtà associative e accademiche
L’evento nasce dalla collaborazione tra l’associazione Latina Città Plurale, la Diocesi di Latina-Terracina-Sezze-Priverno e l’International Center for the Sociology of Religion . Questi soggetti hanno deciso di unire forze e competenze per offrire al pubblico una riflessione ampia e articolata sul ruolo delle diverse confessioni religiose nella formazione delle identità urbane. L’occasione si presta a creare un confronto che va oltre l’aspetto spirituale e tocca la convivenza civile e la coesione sociale.
Il dialogo tra le religioni si configura così come uno strumento necessario a Latina per affrontare i cambiamenti demografici e culturali ormai evidenti. L’iniziativa coinvolge realtà diverse proprio per sottolineare l’importanza di un approccio inclusivo, capace di valorizzare la pluralità presente in città come un elemento di arricchimento, non un problema da gestire.
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Il ruolo degli accademici e il programma della giornata
La conduzione della sessione è affidata al professor Massimiliano Fiorucci, rettore dell’università degli studi Roma Tre. Fiorucci introdurrà i lavori, dando una cornice teorica al tema del giorno partendo da riflessioni sociologiche sul rapporto tra religione e società. L’apertura generale spetta invece a Vittorio Cotesta, docente della stessa università, che porrà l’accento sulle tensioni e le opportunità generate dal pluralismo religioso nelle aree urbane italiane.
Nel corso dell’incontro si susseguiranno interventi di studiosi e rappresentanti religiosi di varie confessioni, che offriranno punti di vista differenti ma complementari. Questa compostezza mira a fornire un quadro reale e articolato del dialogo interreligioso, non limitato a slogan o posizioni precostituite. Il pubblico potrà conoscere così numeri, fatti e storie legate alla presenza di comunità diverse all’interno di Latina.
I protagonisti del panel e i loro contributi attesi
Tra i relatori figurano diverse autorità religiose e accademiche di rilievo. Il vescovo Mariano Crociata porterà la voce della diocesi di Latina-Terracina-Sezze-Priverno, offrendo una prospettiva legata alla Chiesa cattolica locale. Massimo Abdallah Cozzolino, segretario generale della Confederazione Islamica Italiana, rappresenterà la comunità musulmana, illustrando temi legati all’integrazione e al dialogo con altre confessioni.
L’università di Pavia è presente con Thea Tiramani, che probabilmente offrirà approfondimenti sugli aspetti culturali e storici delle religioni presenti in Italia. Anche la comunità di Sant’Egidio di Roma prende parte grazie a Daniela Pompei, responsabile immigrazione e integrazione, che racconterà esperienze concreti di accoglienza e dialogo. Luigi De Salvia, presidente di Religions for Peace-Italia, chiuderà il ciclo con riflessioni sulle iniziative e i progetti che promuovono la pace attraverso il confronto tra fedi.
Spazio al dibattito: tra il pubblico e i relatori
Dopo le relazioni, verrà dato spazio agli interventi del pubblico. Questa fase consente un confronto diretto tra chi partecipa all’evento e gli esperti presenti. I temi che emergeranno nel dialogo investiranno questioni importanti per Latina, come la convivenza delle diverse comunità, la gestione delle differenze culturali e religiose, il contributo di ciascuna realtà alla vita civica.
È atteso un confronto serrato, che aiuti a far emergere esigenze e criticità sul terreno del dialogo interreligioso. La possibilità di ascoltare voci differenti favorisce un quadro più chiaro dei problemi emersi nella città e delle potenziali soluzioni. L’incontro fa parte di un percorso che mira a consolidare il rispetto reciproco e a costruire un’identità collettiva che valorizzi tutte le componenti sociali e religiose presenti sul territorio.