a l’aquila in scena “vecchiaia e gioventù” contro solitudine ed emarginazione al teatro comunale

a l’aquila in scena “vecchiaia e gioventù” contro solitudine ed emarginazione al teatro comunale

Al Ridotto del Teatro Comunale dell’Aquila il 17 giugno va in scena “Vecchiaia e gioventù”, spettacolo che unisce generazioni, promuove inclusione sociale e sostiene la ricerca sulla sindrome di Sanfilippo.
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Il 17 giugno al Ridotto del Teatro Comunale dell’Aquila va in scena "Vecchiaia e gioventù", uno spettacolo che, grazie alla collaborazione tra il Centro Sociale Torrione San Francesco e il Teatro Stabile d’Abruzzo, affronta temi di famiglia, generazioni e inclusione sociale, con il ricavato devoluto alla ricerca sulla sindrome di Sanfilippo. - Gaeta.it

Al Ridotto del Teatro Comunale dell’aquila il 17 giugno alle 21 prende vita uno spettacolo che intreccia riflessioni su famiglia, generazioni e legami sociali. “Vecchiaia e gioventù” nasce dalla collaborazione tra il Centro sociale Torrione San Francesco “Italo Iuliano” e il Teatro Stabile d’Abruzzo . Il progetto, più che un semplice evento teatrale, rappresenta un segno tangibile di impegno contro l’isolamento e la solitudine.

L’esperienza del centro sociale torrione san francesco e la compagnia teatrale

Il Centro sociale Torrione San Francesco, noto nella città per l’attività culturale e sociale, è il cuore pulsante di questa iniziativa. La compagnia teatrale amatoriale che si esibirà è composta da persone provenienti in maggioranza dal quartiere, con una storia consolidata di attenzione ai temi sociali locali. Gli anziani coinvolti non sono solo spettatori ma attori protagonisti, impegnati in attività che non si limitano al teatro ma comprendono anche musica, incontri culturali, sport e viaggi.

Il teatro come mezzo di inclusione

Questo approccio mira a contrastare il senso di isolamento che affligge molte persone a età avanzata, offrendo occasioni di partecipazione attiva. L’aggregazione, che si manifesta attraverso il racconto condiviso e la creatività, diventa uno strumento di sostegno e inclusione. Non a caso, molti partecipanti hanno dichiarato che, oltre al piacere di recitare, il gruppo rappresenta un luogo di confronto e amicizia.

Il teatro si trasforma così in un mezzo vivo e concreto per costruire fiducia, favorire la socializzazione e dare voce a storie personali di emarginazione e resilienza. L’esperienza del Torrione San Francesco dimostra che il coinvolgimento sociale passa anche attraverso momenti artistici che uniscono comunità diverse di età e origine.

La collaborazione con il teatro stabile d’abruzzo e il progetto molti di più

“Vecchiaia e gioventù” si inserisce in un quadro più ampio di iniziative portate avanti dal Teatro Stabile d’Abruzzo, particolarmente sensibile alle tematiche dell’inclusione sociale. La collaborazione con il Centro sociale Torrione San Francesco si protrae da anni, con varie produzioni che affrontano questioni di attualità e solidarietà.

Riflessioni su identità e marginalità

Il progetto “Molti di più”, dentro cui si colloca lo spettacolo, promuove da tempo l’equità e il rispetto delle differenze, spaziando su temi di identità, genere e marginalità. Tali linee guida si riflettono nella scrittura teatrale, nella scelta degli attori e nelle musiche che accompagnano la narrazione. In questo caso la direzione artistica di Elio Colabianchi e la sceneggiatura di Giuseppe Pace danno forma a una storia semplice ma intensa, ispirata alla quotidianità di molte famiglie.

I protagonisti sul palco incarnano personaggi capaci di rappresentare generazioni diverse, con il loro carico di difficoltà e speranze. Grazie alla musica di Mario Luciani, la performance acquista un tono emotivo che accompagna riflessioni preziose senza risultare pesante. Il coinvolgimento della compagnia si estende a quattordici attori, impegnati nel portare avanti un dialogo tra età e visioni.

Trama e sviluppi della storia tra anziani e famiglia all’aquila

La vicenda racconta le difficoltà di Rusina e Carmine, una coppia di anziani che si trasferisce all’aquila per assistere a cure mediche. Soggiornano a casa del figlio Luigi, la nuora Rossana e il nipote Andrea. La convivenza mette in luce tensioni e incomprensioni che segnano rapporti familiari spesso complicati.

Il racconto mostra come, in un contesto di routine e conflitti, emerga un evento capace di rompere la monotonia e offrire nuovi spunti di riflessione. La dimensione generazionale diventa centrale, mettendo al centro lo scambio fra mondi che sembrano lontani. L’ambientazione aquilana, con la sua storia recente, aggiunge un livello di profondità al contesto narrativo.

La scelta di mostrare i piccoli litigi familiari e le difficoltà di convivenza vuole rappresentare la realtà di molti nuclei familiari oggi. Oltre alla carica emotiva, la trama invita a considerare l’importanza delle relazioni, nonostante le differenze di età, abitudini e punti di vista. La storia si sviluppa senza cadere in sentimentalismi eccessivi, mantenendo la tensione drammatica viva fino all’ultimo.

L’impegno solidale con sanfilippo fighters e il significato sociale della serata

Il ricavato del biglietto per la serata del 17 giugno sarà devoluto a Sanfilippo Fighters, un’associazione dedicata alla ricerca sulla sindrome di Sanfilippo, malattia neurodegenerativa rara che colpisce l’infanzia. Questo passaggio lega lo spettatore non solo all’esperienza artistica ma anche a una causa di respiro più ampio.

Il sostegno finanziario favorisce progetti di ricerca che mirano a migliorare la qualità di vita dei bambini e delle loro famiglie. L’iniziativa rende così il teatro uno strumento di solidarietà concreta, moltiplicando l’impatto culturale con un gesto di aiuto tangibile. Lo spettacolo diventa così occasione per radunare un pubblico attento alle questioni sociali e sensibile al valore della condivisione.

Il ruolo del teatro come spazio di incontro

Con l’evento all’aquila si riconferma il ruolo del teatro come spazio di incontro e confronto, capace di unire persone di diverse età attorno a temi importanti. Il messaggio promosso dalla compagnia e dal centro è chiaro: non esistono barriere definitive tra vecchiaia e gioventù, anzi sono parti integranti della stessa storia, necessarie l’una all’altra.

Biglietti per la rappresentazione sono disponibili online e presso punti vendita locali. L’evento incarna una forma di cultura che unisce impegno sociale, arte e partecipazione popolare in un’unica occasione dentro la città.

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