Un evento organizzato a fine luglio 2025 in provincia di Forlì Cesena ha raccolto esperti e istituzioni attorno a un progetto dedicato alle susine. L’iniziativa mira a cambiare la percezione di questo frutto, spesso trascurato, trasformandolo in un alimento adatto a ogni momento della giornata. La serata ha visto la partecipazione del sindaco di Forlì e dei principali protagonisti del settore ortofrutticolo regionale, offrendo allo stesso tempo degustazioni e momenti di confronto tecnico.
L’evento aperi-plummy: un incontro tra istituzioni e tecnici per rilanciare le susine
Il 25 luglio 2025, presso la cooperativa Sapore di Romagna a Forlì, si è svolta la serata Aperi-Plummy. L’evento è stato organizzato da Enrico Montaguti, responsabile marketing e comunicazione, e ha visto la presenza del sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini, che ha rivolto un saluto ai partecipanti sottolineando l’importanza di iniziative dedicate alla valorizzazione del territorio agricolo locale.
Dopo l’introduzione, Ilenio Bastoni di Terremerse ha preso la parola illustrando il valore che il progetto Plummy vuole aggiungere al comparto ortofrutticolo. L’incontro è stato creato come momento di confronto tra produttori, tecnici e consumatori, con l’obiettivo di rafforzare i legami umani oltre che commerciali. La serata ha incluso un panel test sensoriale sulle susine, chiamando i presenti a esprimere giudizi su cinque differenti selezioni, potenziali nuove varietà per i futuri impianti.
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Preferenze e criteri per le susine
Questa formula ha permesso di portare alla luce preferenze specifiche legate al gusto e alla conservabilità, aspetti fondamentali per progettare una gamma commerciale in grado di coprire un arco temporale ampio.
Il progetto plummy, tra scelte varietali e esigenze di mercato
La base su cui poggia Plummy è proprio la rivalutazione delle susine non solo come frutto, ma come categoria alimentare a sé stante. L’idea è di spostare l’attenzione dalla mera produzione agricola alla creazione di un prodotto che risponda a gusti e tempi di consumo diversi. Le susine, spesso considerate marginali nel settore ortofrutticolo, vengono così pensate come snack pratici da consumare in ogni momento, oltre che come ingrediente utile in ambito culinario.
Il presidente della cooperativa Sapore di Romagna, Luca Canonici, ha raccontato come il progetto sia in cammino da anni e abbia già identificato due selezioni da valorizzare. Non bastano però solo queste: occorre poter offrire varietà in grado di maturare in un arco di tempo di circa cinque mesi così da garantire continuità nella distribuzione. Vari fattori vengono osservati: colore, aroma, gusto, contenuto zuccherino e capacità di mantenimento durante la conservazione.
Attenzione al consumatore
Canonici ha evidenziato come l’attenzione si sia spostata dal mero rendimento a criteri legati direttamente al consumatore. Il frutto, benché prodotto in abbondanza, deve piacere e mantenersi nel tempo. Un elemento decisivo in un mercato dove la freschezza e il sapore sono determinanti.
Il panel test: valutare le susine per qualità e conservazione
Durante l’appuntamento di Forlì, il panel test ha rappresentato il momento tecnico più significativo. Ogni partecipante ha ricevuto una scheda per annotare impressioni e giudizi sulle cinque varietà di susine proposte. Le differenze tra i campioni erano evidenti: due selezioni sono emerse per sapore e qualità, distinguendosi nettamente dal resto e ponendosi come potenziali protagoniste sul mercato.
Dietro alla selezione c’è un lavoro che coinvolge circa quaranta varianti studiate nei campi sperimentali del progetto Plummy. L’obiettivo è individuare quelle migliori per ogni periodo dell’anno, capaci di mantenere aroma e consistenza anche dopo tre o quattro settimane dalla raccolta. Questo parametro è ormai imprescindibile a fronte di una domanda che richiede frutta fresca e duratura anche nelle catene di distribuzione più complesse.
Il valore della prova sensoriale
La prova sensoriale è stata apprezzata perché ha offerto un confronto diretto e trasparente tra le caratteristiche organolettiche di ogni frutto, delineando così una strada concreta verso il miglioramento e la scelta definitiva delle future varietà.
Un finale con gusto: susine in cucina e cocktail a base di frutta
La serata si è chiusa con una cena tematica, ideata dalle professionalità di CavaRei, una realtà sociale che si occupa di servizi per la disabilità. Le portate servite erano tutte a base di susine, valorizzate secondo ricette che ne esaltavano sapore e versatilità. L’esperienza è stata accompagnata da cocktail, sia alcolici che analcolici, pensati per integrare con equilibrio i piatti della cena.
La scelta di utilizzare le susine come ingrediente principale in un contesto culinario ha voluto sottolineare la loro capacità di inserirsi con successo in menù vari e moderni. Questo approccio conferma la volontà del progetto Plummy di andare oltre la frutta fresca da tavolo, facendo emergere le potenzialità multifunzionali delle susine nel campo gastronomico.
L’evento di Forlì ha così rappresentato non solo un momento di confronto tecnico e commerciale, ma anche uno spazio per mostrare concretamente come questo frutto possa assumere un ruolo diverso, più vicino al consumatore quotidiano e alle sue abitudini alimentari.