L’appuntamento con l’infiorata del corpus domini a Cerveteri si rinnova domenica 22 giugno. Questa manifestazione unisce la comunità in un momento di fede e partecipazione, consolidato da secoli di storia nel territorio. La celebrazione prevede una messa, seguita da una processione per le vie del centro storico, accompagnata da allestimenti floreali realizzati dai gruppi locali.
La celebrazione religiosa e il percorso della processione
La giornata inizierà alle ore 18 con la Santa Messa nella chiesa Santissima Trinità di Cerveteri. Subito dopo si svolgerà la tradizionale processione del Santissimo Sacramento che attraverserà il cuore del paese. Il tragitto toccherà via Fontana Morella, via Settevene Palo, Largo Almuneacar, via Ceretana e piazza Aldo Moro. Proprio in quest’ultima, dal sommo delle scalette, verrà impartita la Benedizione solenne a tutti i presenti.
Il percorso, scelto per valorizzare angoli storici e simbolici della città, richiama ogni anno numerosi fedeli e curiosi. La processione rappresenta un nodo centrale della festa, attraverso cui la comunità esprime il proprio legame con la tradizione religiosa e culturale che si tramanda da generazioni.
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La tradizione dell’infiorata e il ruolo della confraternita
L’infiorata del corpus domini a Cerveteri è considerata una delle più antiche della diocesi. Questo evento conserva intatto il senso di un lavoro collettivo che coinvolge parrocchie, rioni, volontari e cittadini. La realizzazione delle composizioni floreali sulle strade è affidata in particolare alla confraternita del Santissimo Sacramento della parrocchia Santa Maria Maggiore, attiva dal 1300.
Questa realtà, con oltre sette secoli di storia, coordina ogni fase della preparazione, dalla scelta dei fiori ai disegni che vanno a formare intricate decorazioni lungo il percorso della processione. Ai loro sforzi si aggiunge il contributo di diversi gruppi del territorio, impegnati a mantenere viva la tradizione.
L’impegno della città e la testimonianza del sindaco elena gubetti
Il sindaco di Cerveteri, Elena Gubetti, ha sottolineato come l’infiorata rappresenti un momento di valore per l’intera comunità. Ha definito la festa un legame profondo tra la città e il proprio passato, in cui si riconoscono l’identità locale e la partecipazione attiva dei cittadini. Ha rivolto inoltre un ringraziamento alla confraternita, alle parrocchie Santa Maria Maggiore e Santissima Trinità e a tutti gli abitanti che contribuiscono alla riuscita della manifestazione.
Le parole del sindaco confermano l’importanza di questo evento come occasione per mantenere vive le radici e coinvolgere diverse generazioni nella cura delle tradizioni religiose e artistiche. La festa si propone anche come momento corale, in cui il lavoro comune e la creatività di molti danno vita a un patrimonio condiviso che arreda il centro storico con colori e forme di grande impatto.