A Cerveteri si affronta una grave emergenza idrica nella frazione de i Terzi, dove da diverse settimane oltre venti famiglie sono prive d’acqua nelle proprie abitazioni. L’amministrazione comunale ha manifestato preoccupazione per il disagio, soprattutto durante questo periodo di caldo intenso. È stata organizzata una nuova riunione tecnica per discutere l’acquisizione dell’acquedotto Arsial e garantire una gestione adeguata del servizio.
Il disagio idrico a i Terzi e le risposte delle autorità
La frazione de i Terzi è da settimane al centro di un problema rilevante per i residenti: l’assenza di acqua corrente nelle case di più di venti famiglie. Questo disagio si è aggravato a causa delle alte temperature di luglio 2025, creando difficoltà quotidiane nell’approvvigionamento idrico. Il sindaco di Cerveteri, Elena Gubetti, ha promosso una serie di interventi e presenza attiva, lamentando la mancata risoluzione nonostante le segnalazioni raccolte. Il malfunzionamento ha accresciuto il disagio, con richieste di intervento che sono arrivate sia dai cittadini sia dall’amministrazione al gestore attuale.
Le richieste formali agli enti coinvolti
Il Comune ha inviato richieste formali ad alcuni enti chiave: Arsial, la Regione Lazio e Acea Ato 2. A queste si è aggiunta una comunicazione indirizzata anche al prefetto di Roma, per sottolineare la gravità del problema. Le segnalazioni hanno chiesto un tempestivo e definitivo ripristino del servizio idrico, che rimane ancora irrisolto dopo settimane. Parallelamente, l’amministrazione ha assicurato un monitoraggio giù costante della situazione per evitare che il disagio si protragga oltre, garantendo assistenza e comunicazioni tempestive ai residenti coinvolti.
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Il tavolo tecnico per l’acquisizione dell’acquedotto arsial: obiettivi e tempistiche
Tra le iniziative in corso, spicca la creazione di un tavolo tecnico aperto dall’amministrazione comunale. L’obiettivo di questo gruppo di lavoro è acquisire l’acquedotto Arsial che serve la frazione de i Terzi. Questa mossa punta a risolvere definitivamente le criticità legate alla gestione dell’acqua, per poi affidare il servizio ad Acea Ato 2, gestore riconosciuto a livello locale. Con questo passaggio, il Comune intende mettere sotto un controllo più diretto la rete idrica e migliorare la qualità del servizio.
La data della prossima riunione
La programmazione già prevista indica il prossimo appuntamento del tavolo tecnico per il 22 luglio 2025. Durante l’incontro, i partecipanti affronteranno specifiche questioni riguardanti il passaggio delle reti dal gestore attuale allo Stato comunale e la successiva cessione ad Acea Ato 2. Questa fase è cruciale per ristabilire un’erogazione regolare dell’acqua potabile ai residenti e prevenire ulteriori disservizi. La volontà pubblica punta a tutelare un bene primario senza sprechi e garantire che non si ripetano situazioni di interruzione prolungata.
Le implicazioni del disservizio idrico sulla vita quotidiana e la città
L’assenza di acqua nelle abitazioni per oltre venti famiglie in una frazione come i Terzi rappresenta un problema serio e tangibile. La vita domestica quotidiana si complica, soprattutto in estate. Senza acqua corrente, le condizioni igieniche si deteriorano rapidamente, l’uso degli elettrodomestici diventa impossibile e le attività quotidiane come cucinare e pulire si bloccano. Questo disagio si riflette anche sulla qualità della vita e sul senso di sicurezza di chi vive nella zona.
Le reazioni dei cittadini
Dall’inizio del disagio, i cittadini hanno manifestato un forte malcontento, come testimoniano le segnalazioni arrivate all’amministrazione comunale. La situazione ha richiesto risposte immediate e concrete. La scelta di coinvolgere la prefettura di Roma sottolinea l’urgenza e l’importanza di questo problema, che esula da una normale interruzione temporanea e si configura come un guasto strutturale da risolvere. La gestione dell’approvvigionamento idrico si conferma una questione delicata e fondamentale per la comunità.
Il ruolo di acea ato 2 e la gestione futura dell’acquedotto
Acea Ato 2 assume un ruolo centrale in questa vicenda. Si tratta del gestore locale del servizio idrico, considerato l’interlocutore principale per la fornitura e la manutenzione della rete idrica. Attualmente l’acquedotto è in carico all’Arsial, ma è prevista una sua acquisizione da parte del Comune di Cerveteri. L’obiettivo finale è trasferire poi la gestione ad Acea Ato 2, responsabile di garantire continuità e qualità nell’erogazione.
Iter amministrativo e prospettive future
Il passaggio formale prevede un iter amministrativo e tecnico, che il tavolo del 22 luglio dovrà affrontare in modo dettagliato. La previsione è che dopo l’acquisizione la rete venga messa nelle mani di un gestore in grado di intervenire rapidamente in caso di guasti e di assicurare un servizio regolare. Questo cambio gestorio dovrebbe evitare interruzioni prolungate e assicurare un controllo più efficace. Non è detto però che l’iter si concluda in tempi rapidissimi, per questo il Comune resta vigile e impegnato nel monitorare la situazione.