A bosco chiesanuova il tariffario per gli umarell fa discutere tra ironia e curiosità

A bosco chiesanuova il tariffario per gli umarell fa discutere tra ironia e curiosità

Un’impresa edile di Bosco Chiesanuova lancia un listino prezzi ironico per gli “umarell” che osservano i cantieri, coinvolgendo la comunità e valorizzando questo fenomeno sociale con rinfreschi simbolici.
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Un'impresa edile di Bosco Chiesanuova ha creato un listino prezzi ironico per gli "umarell", i pensionati che osservano i cantieri, trasformando un fenomeno sociale in una simpatica iniziativa di coinvolgimento comunitario. - Gaeta.it

Un’impresa edile di Bosco Chiesanuova, in provincia di Verona, ha pensato a una trovata insolita per animare il cantiere: un vero e proprio listino prezzi dedicato agli “umarell”. Questi appassionati osservatori che passano il tempo a seguire i lavori, fino a oggi più visti come fenomeno folkloristico, diventano così protagonisti di un’idea che ha attirato l’attenzione sul territorio. Il listino prevedeva tariffe precise a seconda della durata dell’osservazione e persino pacchetti mensili con rinfresco incluso.

Il listino prezzi per gli “umarell” e la reazione del territorio

Nel cantiere della Girlanda, azienda edile guidata dal 33enne Fabio Girlanda, è apparso un tariffario bizzarro. Chi volesse dare una sbirciata ai lavori avrebbe dovuto pagare 55 centesimi, due minuti di osservazione costavano un euro e 5 centesimi. Il prezzo arrivava a 5 euro e 5 centesimi per chi intendeva restare a valutare le fasi del cantiere per mezz’ora. Inoltre, era possibile sottoscrivere un abbonamento mensile che valeva 30 euro e cinque centesimi, con la possibilità di aggiungere un rinfresco, una specie di omaggio al rituale del caffè durante le pause.

La reazione tra i residenti e chi frequenta regolarmente il luogo è stata varia. Alcuni hanno preso la cosa con ilarità, comprendendo lo spirito ironico della proposta, altri invece si sono mostrati incuriositi, chiedendo persino dettagli su orari e modalità del cosiddetto rinfresco. Questa risposta ha fatto emergere quanto gli “umarell” siano ormai un elemento fisso dei cantieri italiani, con quel loro modo quasi rituale di presenziare ai lavori pubblici o privati.

La strategia ironica dell’impresa edile girlanda

La scelta dell’azienda Girlanda non nasce da intenzioni di lucro, ma da un bisogno di interagire scherzosamente con il contesto. Fabio Girlanda ha chiarito che nessuno è stato mai chiesto di pagare e che la lista prezzi è una trovata ironica, quasi un modo per scherzare sul fenomeno sociale degli “umarell”. Questa iniziativa ha avuto un riscontro mediatico che ha contribuito a far parlare del cantiere in modo leggero.

L’iniziativa può essere interpretata anche come un modo per coinvolgere la comunità e stemperare le tensioni che a volte possono nascere durante i lavori che coinvolgono spazi pubblici. L’idea di proporre un rinfresco, seppur simbolico, aggiunge un tocco di convivialità e umanità, contribuendo a delineare il rapporto tra impresa e cittadinanza.

Gli “umarell” come fenomeno sociale e culturale

Gli “umarell” rappresentano una figura nota in molte città italiane. Sono soprattutto pensionati o persone in pensione che passano ore vicino a cantieri o interventi pubblici, osservando senza interferire ma con attenzione. Non sono soltanto curiosi, ma spesso hanno un bagaglio di esperienza da cantieri e lavori manuali. Il loro ruolo, seppur informale, contribuisce a tenere viva l’attenzione sul progredire delle opere.

In molte realtà locali sono anche soggetti di ironie e racconti, diventando veri e propri simboli di un modo di stare in comunità. Il tariffario ironico della Girlanda si inserisce in questo contesto come un modo originale di sottolineare la presenza degli “umarell” e di riconoscerne la costante partecipazione civile, anche se in modo non convenzionale.

Il dibattito e le reazioni suscitate dalla trovata goliardica

La comparsa del listino ha acceso discussioni tra chi l’ha visto come un’occasione divertente e chi invece ha colto una possibile provocazione. L’idea di monetizzare la semplice presenza degli “umarell” ha fatto riflettere sul valore e i limiti di questo fenomeno sociale. Ad esempio certe persone hanno riferito di aver chiesto informazioni reali su come sottoscrivere l’abbonamento o sulle modalità di pagamento del rinfresco.

Questo ha dimostrato un certo grado di credulità, in parte dovuta anche alla verosimiglianza della proposta e a come era presentata. L’effetto mediatico ha messo in luce la voglia di ironia anche in ambiti tradizionalmente più seri come quelli dell’edilizia. Nel contempo ha rinnovato l’attenzione verso figure come gli “umarell”, che sembrano mai passare di moda nelle comunità italiane.

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