a Bisceglie scoperti quattro ulivi infetti da xylella, scatta la sorveglianza rafforzata nel nord barese

a Bisceglie scoperti quattro ulivi infetti da xylella, scatta la sorveglianza rafforzata nel nord barese

A Bisceglie, nel nord Barese, sono stati rilevati i primi ulivi infetti da Xylella fastidiosa; la Regione Puglia ha intensificato il monitoraggio per contenere la diffusione e tutelare la produzione olivicola.
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A Bisceglie, nel nord barese, sono stati rilevati i primi ulivi infetti da Xylella fastidiosa, spingendo la Regione Puglia a intensificare i controlli per contenere la diffusione e proteggere la produzione olivicola locale. - Gaeta.it

Nel territorio di Bisceglie, nel nord del Barese, si sono registrate le prime piante di ulivo infette da Xylella fastidiosa. Le autorità regionali hanno subito attivato un sistema di controllo più stretto, estendendo il monitoraggio nell’area circostante per individuare eventuali altre piante contagiate. Questo episodio conferma come la diffusione desta ancora preoccupazione nella zona pugliese, una delle più importanti per la coltivazione degli ulivi in Italia.

Rilevamento dei primi ulivi colpiti dalla xylella a bisceglie

A Bisceglie, nel corso del 2025, sono stati individuati quattro alberi di ulivo infetti da Xylella fastidiosa sottospecie pauca, patogeno responsabile di gravi danni alla vegetazione. Gli esami sono stati condotti dall’Osservatorio fitosanitario della Regione Puglia, che si occupa di monitorare lo stato della flora locale e prevenire il propagarsi della malattia. Le piante infette sono nel cuore della zona agricola nord barese, un territorio fondamentale per la produzione di olio d’oliva che rischia di subire pesanti ripercussioni se il fenomeno dovesse estendersi.

Il riscontro riguarda quattro alberi specifici. L’attenzione delle autorità si è concentrata nell’area limitrofa ai soggetti infettati per scongiurare un contagio più ampio. Al momento non sono stati comunicati ulteriori casi, ma la situazione resta sotto osservazione continua in attesa di ulteriori campionamenti e verifiche.

La risposta della regione puglia e le attività di controllo

Di fronte a questa nuova emergenza fitosanitaria, la Regione Puglia ha messo in atto un piano di sorveglianza intensificata. L’intervento prevede l’identificazione e il monitoraggio di tutte le piante presenti in un raggio di 400 metri attorno agli ulivi malati, per controllare se la Xylella abbia già coinvolto altri esemplari. Questo provvedimento serve a circoscrivere rapidamente l’infezione, per limitare il contagio e interrompere la catena di diffusione.

Attività dei tecnici e risultati delle analisi

I tecnici e agronomi impegnati sul campo hanno effettuato prelievi e analisi di materiali vegetali, mirando a individuare la presenza del batterio in modo tempestivo. Coldiretti Puglia ha comunicato che fino ad oggi si sono analizzati 249 campioni, di cui 245 provenienti dalla specie Olea europea, l’ulivo, e pochi campioni da Prunus avium, alberi da frutto anch’essi monitorati visto il rischio di contagio.

L’Osservatorio fitosanitario sta ora lavorando alla caratterizzazione genetica del ceppo di Xylella riscontrato a Bisceglie, passaggio indispensabile per definire le modalità d’intervento più efficaci e misure di contenimento su scala regionale e nazionale.

Il contesto della xylella fastidiosa nella regione puglia

La Xylella fastidiosa è nota per aver colpito duramente le coltivazioni pugliesi già da diversi anni, con danni che hanno inciso sulle produzioni di olio e sulla qualità delle piante secolari tipiche di questi territori. Bisceglie, pur non essendo stata un’area centrale della diffusione iniziale, oggi si trova a dover gestire un focolaio che potrebbe rappresentare una nuova frontiera per la malattia.

Il continuo monitoraggio è cruciale per stabilire il grado di penetrazione della Xylella nella vegetazione e prevenire ulteriori danni. Gli ulivi, simbolo del paesaggio pugliese, rischiano infatti di perdere vigore se l’infezione non viene arrestata tempestivamente. Le autorità agricole e sanitarie mantengono alta l’attenzione, impiegando tecniche di campionamento, analisi del DNA batterico e applicando misure fitosanitarie locali.

Importanza della sorveglianza e limitazione dei danni

Questo episodio evidenzia come la lotta contro la Xylella richieda un approccio costante e risposte immediate ogni volta che si segnalano nuove aree infette. L’esperienza degli ultimi anni ha insegnato che un focus tempestivo sulle singole infestazioni può evitare al territorio danni maggiori e perdere intere raccolte.

Implicazioni per gli agricoltori e il territorio

Gli agricoltori di Bisceglie e dell’intera area nord barese affrontano ora una situazione complessa. L’infezione da Xylella fastidiosa comporta non solo la necessità di seguire rigorosi controlli, ma anche il rischio di dover intervenire con potature o abbattimenti che impattano sulla produzione olivicola. Queste misure, dettate dalle normative fitosanitarie, mirano a fermare il contagio ma pesano significativamente sulle attività agricole locali.

Il piano regionale e le operazioni di sorveglianza potranno richiedere anche nuove perizie sul campo e l’applicazione di protocolli di emergenza per salvaguardare le altre specie vegetali coinvolte. Questo ha un impatto diretto sul lavoro quotidiano degli agricoltori, che devono adattarsi alle richieste di sicurezza per contenere la malattia.

L’approccio adottato nella zona di Bisceglie sarà seguito in modo attento da altri comuni pugliesi, vista la possibilità che la Xylella possa avanzare lungo nuove rotte geografiche. Nel frattempo, restano prioritari gli sforzi per proteggere gli ulivi sani e mantenere la vitalità dell’intero sistema produttivo barese.

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