Il territorio intorno a Bacoli, in Campania, custodisce ancora oggi un’attività antica legata al mare: la mitilicoltura. A pochi metri dalle acque del Parco sommerso di Baia, i pescatori locali allevano cozze che rappresentano un elemento distintivo della zona. Questo settore mantiene una forte continuità con il passato, con metodi tradizionali che si combinano a una qualità del mare particolarmente favorevole per la produzione. Ogni anno, questa realtà si celebra durante il Mytilus Fest, un evento che unisce cultura, turismo e valorizzazione del prodotto locale.
La cozza bacolese e le sue caratteristiche uniche nel golfo di napoli
La cozza allevata a Bacoli ha peculiarità difficili da riscontrare altrove, legate al livello contenuto di inquinamento del mare che la circonda. Cristoforo Costagliola, titolare di Cozzecaro, sottolinea come questo permetta un ruolo esclusivo a questi molluschi, in grado di passare dal produttore al consumatore senza la necessità di essere depurati. La salinità dell’acqua intorno alla baia raggiunge valori intorno al 37 per mille, molto adatti alla crescita delle cozze.
Caratteristiche del fondo marino
Il fondo marino, morfologicamente diverso rispetto ad altre zone, offre alla cozza bacolese una varietà di nutrienti che contribuisce a migliorare il suo sapore e la sua qualità. Questo tipo di ambiente caratterizza la produzione locale, una tradizione che si trasmette da generazioni tra i pescatori napoletani, mantenendo un legame profondo con il territorio flegreo e il mare pulito della Campania.
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Il mytilus fest tra enogastronomia, turismo e archeologia a Bacoli
Il Mytilus Fest di Bacoli rappresenta molto più di una semplice sagra dedicata alla cozza. Bruna Manfredonia, organizzatrice dell’evento, ne parla come di “un’esperienza completa che coinvolge diverse dimensioni culturali e paesaggistiche.” I visitatori possono esplorare direttamente gli impianti di allevamento delle cozze, con due tipologie di visite organizzate che permettono un’immersione nell’attività locale.
Attività del festival
Inoltre, nel programma del festival rientrano escursioni in stand up paddle , previste sia all’alba che al tramonto, e visite al Parco sommerso di Baia, un sito archeologico di rilievo nazionale e internazionale. L’evento quindi si configura come una proposta turistica articolata, in grado di attrarre chi è interessato non solo al cibo, ma anche alla natura e alla storia del luogo.
Il ruolo di Bacoli e i campi flegrei come cartolina della Campania
Il sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione, evidenzia come la mitilicoltura sia solo una parte della ricchezza naturale e culturale del territorio. Mare, enogastronomia, archeologia e turismo convivono in un sistema capace di raccontare i Campi flegrei come una cartolina di bellezza e di valore per tutta la regione Campania.
Bacoli, con i suoi paesaggi marini e il patrimonio sommerso, diventa così punto di riferimento per chi vuole conoscere una parte autentica della costa napoletana. L’attenzione al mare pulito e alle tradizioni locali permette di mantenere in vita attività importanti come l’allevamento delle cozze, creando un legame tra ambiente e sviluppo sostenibile del territorio.
Un impegno condiviso
Le iniziative legate al Mytilus Fest mostrano come “non si tratti solo di promuovere un prodotto, ma di valorizzare una cultura che affonda radici profonde nella storia del Golfo di Napoli e che continua a incidere sull’identità locale.” L’impegno di pescatori e istituzioni rende possibile conservare questa realtà, importante per l’economia e per l’immagine di Bacoli e dei Campi flegrei nel contesto nazionale e internazionale.