A Agnone catturata la lupa che aveva ferito una ragazza nei giorni scorsi

A Agnone catturata la lupa che aveva ferito una ragazza nei giorni scorsi

a agnone in provincia di isernia una lupa che aveva ferito una ragazza è stata catturata dai carabinieri e affidata alla green service di campobasso per il rilascio nel parco nazionale d’abruzzo, lazio e molise
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Ad Agnone (IS), una lupa che aveva aggredito una ragazza è stata catturata in sicurezza e affidata a una struttura specializzata, con l’obiettivo di rilanciarla nel parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. - Gaeta.it

Nei giorni scorsi ad Agnone, in provincia di Isernia, una ragazza era stata aggredita da un animale selvatico che le aveva causato ferite superficiali. Dopo giorni di ricerche serrate, nelle ore notturne l’animale è stato localizzato e messo in sicurezza. Si tratta di una lupa che aveva creato allarme tra i residenti per la sua presenza in centro abitato. Il sindaco ha confermato l’esito delle operazioni attraverso un aggiornamento sui propri profili social.

Le ricerche sul territorio e l’intervento congiunto

L’attività per rintracciare la lupa è stata intensa ed ha coinvolto diverse figure locali. Il sindaco di Agnone, Daniele Saia, ha annunciato che i carabinieri e i carabinieri forestali si sono mossi insieme a lui, agli assessori Masciotra e Gennarelli e a un gruppo di giovani del paese dotati di conoscenza del territorio. La lupa è stata segnalata nei pressi della chiesa di Sant’Antonio, dove le forze dell’ordine sono intervenute personalmente per catturarla in sicurezza.

Copertura completa dell’area urbana

Le ricerche hanno riguardato tutta l’area urbana per evitare situazioni di pericolo. Sono stati considerati i luoghi più frequentati e quelli che potevano offrire rifugio all’animale, visto che era in movimento e appariva disorientato. Il modus operandi ha previsto la tutela della comunità locale e la salvaguardia del selvatico, senza ricorrere ad azioni invasive o lesive.

Affidamento dell’animale e piani per il rilascio

Dopo la cattura, la lupa è stata affidata alle cure della Green Service di Campobasso, una struttura specializzata nella gestione della fauna selvatica. Le condizioni dell’animale, seppure apparentemente in buone condizioni, sono state verificate da personale qualificato per escludere traumi o ferite.

Futuro nel parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise

Il destino naturale di questo esemplare sembra essere il rilascio nel parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, dove potrà tornare a vivere in un ambiente idoneo e protetto. Il trasferimento verrà svolto con tutte le precauzioni richieste per evitare nuove interferenze con centri abitati o altre situazioni a rischio. Questa soluzione permette di rispettare l’ecosistema locale e di evitare episodi simili in futuro.

Le parole del sindaco e l’importanza della convivenza

Daniele Saia ha voluto ringraziare pubblicamente le forze dell’ordine impegnate nelle operazioni e ha mostrato solidarietà nei confronti della ragazza coinvolta nell’aggressione. Il suo intervento dallo spazio social ha voluto sottolineare il carattere imprevedibile della natura. “È fondamentale imparare a convivere con il mondo animale con equilibrio, riconoscendo il ruolo di ogni specie nella protezione e nell’equilibrio degli ecosistemi.”

Il messaggio del sindaco fa appello a una maggiore consapevolezza nei cittadini, invitando a rispettare tutte le componenti dell’ambiente naturale che circonda la comunità. La presenza della lupa in paese, seppure rara e momentanea, è un segnale di quanto gli spazi selvatici possano ancora interagire con le aree urbane, richiedendo quindi attenzione e regole condivise per prevenire rischi.

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