La quattordicesima edizione dello Spring Attitude Festival ha scelto una nuova sede per i suoi appuntamenti romani nel 2025. Per due giorni, La Nuvola dell’Eur si è trasformata da centro congressi a spazio musicale, ospitando migliaia di spettatori e numerosi artisti. L’evento ha richiamato un pubblico ampio, pronto a vivere spettacoli e dj set sotto lo stesso tetto dove solitamente si tengono manifestazioni di altro genere.
La Nuvola Dell’Eur si trasforma in palco musicale per uno dei festival più attesi
La scelta di La Nuvola come location rappresenta una novità per Spring Attitude e per Roma. Realizzato in collaborazione con Eur Spa, lo spazio noto soprattutto per conferenze e convegni è stato animato da circa 18mila persone, che hanno partecipato attivamente all’evento. Per due giornate intense, il complesso architettonico ha ospitato concerti e dj set, confermando la versatilità del luogo e la volontà di proporre nuovi modi per vivere la musica dal vivo. L’amministratore delegato di Eur Spa, Claudio Carserá, ha evidenziato come questa iniziativa sia un segnale di una città che guarda avanti, con attenzione alle novità che coinvolgono il mondo culturale e dello spettacolo.
Lo spirito del festival si è espresso nella formula di abbinare generi diversi, creando un’occasione di incontro tra generazioni e stili musicali. Il pubblico ha risposto con entusiasmo, mostrando interesse per proposte alternative e per produzioni dal carattere contemporaneo e internazionale. I due giorni hanno confermato la capacità di Spring Attitude di collocarsi come punto di riferimento nel panorama musicale italiano, con un’attenzione particolare alla musica elettronica, senza trascurare contaminazioni pop e cantautorali.
Momenti di forte partecipazione e messaggi sociali durante i concerti più seguiti
Tra gli spettacoli più apprezzati, il concerto della cantautrice La Niña ha coinvolto il pubblico sia per l’intensità della performance sia per i messaggi espressi sul palco. I presenti hanno seguito con attenzione le parole di Carola Moccia, che ha rivolto un appello per una “Palestina libera”. Allo stesso tempo ha invitato l’Italia a liberarsi da razzismo, pregiudizi e fascismo, definendo con forza la situazione sociale attuale come «una m…a che stiamo vivendo». Questo momento ha mostrato come il festival non si limiti all’aspetto musicale, ma diventi anche spazio per riflessioni e impegni civili.
La partecipazione del pubblico si è fatta sentire anche durante l’esibizione di Giorgio Poi, che ha chiamato sul palco l’attore Luca Marinelli per un duetto dal vivo. Queste interazioni hanno reso lo spettacolo più coinvolgente e originale, contribuendo a un’edizione ricca di sorprese. Successivamente si è svolto il debutto dal vivo di Golden Years, evento che ha festeggiato anche la presenza di nomi noti come Coez, Frah Quintale e Franco126. Questi concerti hanno raccolto un’ampia risposta, sia di pubblico sia di critica, evidenziando la varietà artistica del festival.
Ritorni e novità dal palco: artisti internazionali e produzioni audiovisive
Le serate del festival hanno visto il ritorno di protagonisti come Apparat ed Ellen Allien, che con i loro dj set hanno affascinato la platea. Il pubblico si è lasciato trasportare dalle atmosfere evocative e dai suoni precisi che questi artisti sono capaci di creare, offrendo esperienze sonore intense. Particolare attenzione è stata dedicata allo show multimediale dei Bicep con “Chroma”, un progetto unico per l’Italia presentato proprio in questa edizione. La loro performance ha unito musica e video, generando un coinvolgimento raro e visivamente potente.
L’offerta del festival è stata completata da altre proposte di rilievo, come le esibizioni de L’Imperatrice, AltÕn Gün e Marco Castello. Questi set hanno consolidato la formula del festival, che unisce sonorità differenti e stimola un ascolto critico e partecipato. Lo spazio dedicato allo S/A Block Party sulla terrazza della Nuvola ha ospitato dj italiani e internazionali, offrendo un dancefloor con vista sulla città. Questo scenario ha ampliato l’esperienza complessiva del festival, rendendo visibile anche all’esterno il fermento e la varietà musicale proposta.
L’impatto culturale e artistico della nuova edizione dello Spring Attitude
Secondo Andrea Esu, direttore artistico del festival, la scelta di trasferire Spring Attitude nella Nuvola ha rappresentato una prova impegnativa, superata con successo. Il pubblico ha mostrato disponibilità a lasciarsi coinvolgere da line up che raccolgono artisti portatori di idee forti, superando barriere di genere e generazione. Esu ha evidenziato che questa edizione mette in scena un quadro del presente musicale che racconta urgenze e suggerisce direzioni future.
La divisione degli spazi, tra palco principale e terrazza, ha permesso un confronto tra diverse modalità di vivere la musica, con particolare attenzione a chi cerca novità o vuole celebrare ritorni importanti. L’evento si inserisce nel calendario culturale romano contribuendo a rafforzare l’immagine di una città in movimento, capace di proporre momenti di aggregazione e confronto attorno a spettacoli di rilievo. Le cifre di partecipazione e l’energia descrivono un festival capace di attrarre un pubblico attento e interessato alle nuove tendenze sonore.