Un bombardamento di Israele ha colpito oggi un edificio residenziale a Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza, causando la morte di almeno 14 persone. Tra le vittime si contano diversi bambini e donne. La situazione resta critica a causa delle persone ancora sepolte sotto le macerie.
Contesto dello scontro e impatto sulla popolazione civile
Jabalia si trova nella zona settentrionale della Striscia di Gaza, ed è spesso teatro di scontri tra le forze israeliane e gruppi armati palestinesi. Le incursioni aeree sono frequenti negli ultimi mesi. Questo bombardamento segue una serie di attacchi simili che hanno colpito aree densamente abitate, con conseguente alto numero di vittime civili. La presenza di civili, molti dei quali rifugiati, complica gli interventi militari e aumenta il rischio di danni indiretti.
In molti casi, la popolazione locale non ha vie di fuga o luoghi sicuri dove rifugiarsi, vista la stretta sorveglianza e i controlli alle frontiere. Le organizzazioni internazionali denunciano da tempo la situazione di emergenza umanitaria nella Striscia di Gaza, aggravata dagli scontri, e chiedono ad entrambe le parti un cessate il fuoco per poter evacuare i civili e garantire assistenza. Il bombardamento di oggi rappresenta un’ulteriore dramma per famiglie che vivono già condizioni di grande difficoltà.
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Il bilancio delle vittime e le condizioni dei superstiti a jabalia
La Difesa Civile di Gaza ha reso noto che il bilancio delle vittime è salito a 14. L’attacco ha colpito un’abitazione nel campo profughi di Jabalia, riconosciuto come uno dei quartieri più densamente popolati della Striscia. Tra i morti ci sono sei bambini e tre donne, mentre 20 persone risultano ancora intrappolate sotto le macerie. I soccorritori sono al lavoro per estrarre chi è rimasto sepolto, ma le operazioni procedono con difficoltà a causa del pericolo di ulteriori crolli e del vicino conflitto armato che rende instabile l’intera area.
Gli abitanti segnalano che l’attacco è avvenuto nel corso della mattinata, quando molte persone si trovavano dentro le abitazioni. Le condizioni degli edifici circostanti sono state compromesse e si temono nuove vittime nei giorni a venire. Le autorità sanitarie locali fanno sapere che i posti negli ospedali sono quasi saturi e che i feriti, alcuni in condizioni gravi, necessitano di cure urgenti.
Reazioni e aggiornamenti dalla difesa civile di gaza
La Difesa Civile di Gaza, ente incaricato delle operazioni di soccorso gestite da Hamas, ha rilasciato aggiornamenti sul numero delle vittime e delle persone ancora intrappolate. Mahmoud Bassal, portavoce dell’organismo, ha riferito che i soccorritori sono impegnati con ogni mezzo per rimuovere le macerie e cercare di salvare chi si trova ancora sotto i detriti. L’appello alle organizzazioni internazionali è rivolto soprattutto a ottenere maggiore supporto per far fronte alle emergenze.
Le risposte pronte dalla Difesa Civile e dai vari gruppi locali sono cruciali per contenere l’impatto umano di ogni attacco. Nonostante le risorse limitate, i team cercano di raggiungere in tempi rapidi le zone colpite, aiutando cittadini feriti e fornendo assistenza di base. La priorità resta quella di salvare vite, dato che la situazione umanitaria si fa ogni giorno più pesante e la popolazione di Jabalia teme nuovi bombardamenti.
Le notizie aggiornate saranno fondamentali nei prossimi giorni per capire l’evolversi della crisi in questa parte della Striscia di Gaza, che continua a vivere sotto la minaccia dei raid e con pochissime garanzie per la sicurezza civile.