Zelensky sottolinea responsabilità russa sulle cerimonie del 9 maggio e commenta le tensioni militari recenti

Zelensky sottolinea responsabilità russa sulle cerimonie del 9 maggio e commenta le tensioni militari recenti

La tensione tra Ucraina e Russia cresce a pochi giorni dal 9 maggio, con attacchi reciproci, incontri diplomatici tra Zelensky e Trump per la pace e preoccupazioni sulla sicurezza durante le cerimonie in Russia.
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Tensione alta tra Ucraina e Russia a pochi giorni dal 9 maggio, con scambi di accuse sugli attacchi e un incontro tra Zelensky e Trump volto a cercare una tregua duratura. - Gaeta.it

La situazione tra Ucraina e Russia resta tesa a pochi giorni dalle cerimonie del 9 maggio, anniversario della vittoria sulla Germania nazista. Volodymyr Zelensky ha espresso chiaramente le sue posizioni riguardo alle iniziative diplomatiche e alle ultime azioni militari, scatenando riflessioni sulle responsabilità e sui rischi connessi agli eventi previsti in Russia e sugli attacchi sul territorio ucraino e russo.

Incontro tra zelensky e trump: momento breve ma con messaggi chiave per la pace

Il 26 aprile scorso, durante i funerali di papa francesco in Vaticano, si è svolto un incontro ravvicinato tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e l’allora presidente Usa Donald Trump. Nonostante la brevità di questo faccia a faccia, entrambi hanno avuto modo di scambiarsi opinioni su una possibile strada verso il cessate il fuoco. Zelensky ha spiegato che ha chiesto a Trump di riprendere la proposta originale di un cessate il fuoco incondizionato, considerandola necessaria per avviare colloqui di pace seri. Kiev sostiene questa linea, ma Mosca l’ha sempre respinta.

Zelensky ha sottolineato che parlare uno a uno con Trump ha offerto un clima più diretto e costruttivo rispetto ai tradizionali incontri con i gruppi negoziali. Pur riconoscendo che la decisione finale rimane nelle mani di Trump, ha mostrato fiducia nel modo in cui si è svolto il confronto, definendolo con integrità. In effetti, questo scambio è stato visto da Zelensky come un piccolo passo verso un possibile cambiamento di vedute da parte di Trump rispetto alla crisi ucraina.

Tregue proposte da putin troppo brevi per incontri concreti

Le tregue suggerite da Vladimir Putin, in particolare il cessate il fuoco tra l’8 e il 10 maggio, non hanno convinto il governo di Kiev. Zelensky ha bocciato queste finestre temporali definite troppo ristrette per impegni negoziali veri e propri. Per affrontare questioni così complesse bisogna poter contare su tempi più lunghi.

Zelensky ha ribadito l’importanza di una tregua senza condizioni per almeno 30 giorni, capace di fornire spazio e tempo per definire una strategia efficace volta a porre fine ai combattimenti. Secondo lui, poche giornate di calma rischierebbero di essere solo gesti simbolici senza concreta possibilità di sviluppare un dialogo produttivo. La sua posizione resta quindi inflessibile nei confronti di proposte che non garantiscono sostanziali aperture al negoziato.

Responsabilità di mosca sulla sicurezza durante le cerimonie dell’80esimo anniversario

Il 9 maggio la Russia celebrerà l’80esimo anniversario della vittoria sulla Germania nazista con eventi ufficiali a cui parteciperanno leader da tutto il mondo. Zelensky ha chiarito che Mosca si assume tutte le responsabilità riguardo alla sicurezza degli ospiti stranieri presenti in territorio russo per quelle cerimonie.

L’avvertimento arriva mentre i timori per possibili azioni violente o provocazioni nella capitale russa restano elevati. Zelensky ha parlato di rischi concreti che possono spaziare da incendi a esplosioni, paventando possibili false accuse mosse contro l’Ucraina per destabilizzare la giornata. I capi di stato attesi, tra cui Xi Jinping e Luiz Inacio Lula da Silva, si ritroveranno con Putin, assieme a delegazioni di paesi tradizionalmente alleati di Mosca come Kazakistan e Bielorussia. Kiev disconosce ogni responsabilità su eventi che dovessero verificarsi in quei luoghi e date.

Attacchi con droni russi colpiscono kharkiv: 47 civili feriti

La notte scorsa la seconda città ucraina, Kharkiv, vicino al confine russo, è stata colpita da attacchi con droni lanciati dalla Russia. Le autorità locali hanno reso noto che 47 civili sono rimasti feriti, tra cui un bambino di 11 anni. I quartieri interessati sono stati Slobidsky, Saltivsky, Kyivsky e Osnoviansky.

Secondo fonti della polizia e del governatore regionale, Oleg Synegoubov, gli attacchi hanno provocato incendi, danni a edifici residenziali, strutture civili e veicoli, sottolineando ancora la gravità dell’aggressione continua nel tempo. Kharkiv resta un obiettivo frequente fin dall’inizio dell’invasione russa nel 2022.

Questi raid si sono aggiunti a bombardamenti su Zaporizhzhia, dove più di venti persone sono rimaste ferite nelle scorse ore. La tensione nella regione resta elevata e testimonia l’instabilità che ancora caratterizza l’area.

Ucraina accusata dalla russia di attacchi nella regione di krasnodar con 4 feriti

Dall’altra parte del confine, la Russia denuncia un attacco su larga scala da parte delle forze ucraine nella regione di Krasnodar, affacciata sul Mar Nero. Secondo il governatore locale, Veniamine Kondratiev, sono quattro le persone rimaste ferite tra adulti e bambini.

L’attacco avrebbe interessato in particolare Novorossijsk, dove si sono verificati danni materiali in tre condomini. Le autorità russe hanno definito questi bombardamenti “massicci”, evidenziando un’escalation sul territorio russo stesso. Le circostanze precise delle operazioni ucraine non sono confermate da fonti indipendenti, ma il bilancio delle persone coinvolte è stato diffuso dalle fonti ufficiali regionali.

Lo scambio di attacchi tra Ucraina e Russia resta molto acceso in diversi punti di confine. Le autorità di entrambe le parti cercano di evidenziare le responsabilità dell’avversario, mentre sul campo proseguono i combattimenti e le vittime civili continuano a crescere.

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