Workshop a teramo il 23 luglio 2025 sul lavoro e l’inclusione delle donne detenute oltre gli istituti penitenziari

Workshop a teramo il 23 luglio 2025 sul lavoro e l’inclusione delle donne detenute oltre gli istituti penitenziari

Un workshop a Teramo promosso da Confindustria Abruzzo e partner per favorire il reinserimento sociale e lavorativo delle donne detenute attraverso formazione, supporto psicologico e collaborazione territoriale.
Workshop A Teramo Il 23 Luglio Workshop A Teramo Il 23 Luglio
Il 23 luglio 2025 a Teramo si terrà un workshop dedicato al reinserimento sociale e lavorativo delle donne detenute, promosso da Confindustria Abruzzo, per favorire autonomia e inclusione attraverso la collaborazione tra istituzioni, imprese e terzo settore. - Gaeta.it

Un incontro dedicato a promuovere il reinserimento sociale e professionale delle donne detenute prende luogo alla Biblioteca Regionale di Teramo mercoledì 23 luglio 2025. L’evento, organizzato da Confindustria Abruzzo in collaborazione con partner privati e fondazioni, punta a sottolineare il ruolo del lavoro come leva per il cambiamento e l’autonomia di chi ha vissuto esperienze carcerarie.

Il contesto dell’evento e gli obiettivi principali

Il workshop dal titolo “Libere di ricominciare – Lavoro ed inclusione oltre gli istituti penitenziari” si svolgerà nella Corte Interna della Biblioteca Regionale di Teramo, in via Melchiorre Delfico 16, dalle 10 alle 12 del mattino. L’iniziativa si colloca nel più ampio campo delle azioni dedicate a favorire il percorso di riqualificazione professionale delle donne detenute e a facilitare la loro integrazione nel mercato del lavoro una volta uscite dal carcere.

L’attenzione si concentra sulle difficoltà specifiche incontrate dalle donne negli istituti penitenziari e nel difficile ritorno alla vita fuori, offrendo spunti per interventi pratici e modelli collaborativi tra imprese, enti pubblici e organizzazioni del terzo settore. La scelta di Teramo come sede sottolinea la volontà di irradiarsi dal territorio abruzzese, dove la collaborazione si fa supporto concreto per superare le barriere sociali ed economiche che colpiscono questa fascia vulnerabile.

Il lavoro inteso come strumento di riscatto si propone di superare pregiudizi e ostacoli, fornendo alle detenute occasioni di formazione specialistica, accompagnamento lavorativo e supporto psicologico. Così si avvia un processo di cambiamento che parte dall’interno delle carceri e arriva poi al reale inserimento nel mondo produttivo.

La composizione del tavolo e gli interventi di apertura

L’evento si aprirà con i saluti di autorità e rappresentanti delle realtà promotrici. A portare il proprio intervento saranno Giammaria de Paulis, presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Abruzzo; Nadia Ragonici di Manpower, impegnata nel settore dell’occupazione; Monia Scalera, garante dei detenuti per la regione Abruzzo; e Rosa Pestilli, presidente del CPO Abruzzo. Questi interventi introdurranno i partecipanti alle motivazioni e agli scopi dell’iniziativa, richiamando la necessità di un approccio integrato e umano nei percorsi di reinserimento.

La scelta di personalità rappresentanti vari ambiti – istituzionale, imprenditoriale e sociale – mette in evidenza l’importanza della collaborazione. Nessun interlocutore agisce da solo nel realizzare un progetto che vuole incidere su più livelli. Il valore della presenza di garanzie istituzionali evidenzia anche l’impegno delle autorità nel garantire il rispetto dei diritti delle detenute legati all’occupazione e alla dignità personale.

La tavola rotonda e il confronto tra protagonisti diversi

A seguire, la tavola rotonda riunirà figure con competenze e ruoli diversi, il cui lavoro si intreccia con il tema dell’inclusione lavorativa delle donne detenute. Tra i partecipanti figurano Antonella Marrollo, presidente del Comitato Imprenditoria Femminile presso la Camera di Commercio di Chieti-Pescara, Mara Lapi della fondazione Human Age Institute ets, e Lucia Avantaggiato, direttrice dell’istituto penitenziario di Teramo.

Intervengono anche rappresentanti del mondo della moda come Rita Annecchini di Nami Nuova Accademia Moda Italiana, che porta un’attenzione specifica sulla formazione creativa, e altre figure del terzo settore e dell’impresa femminile come Francesca Di Tonno ed Eleonora Di Benedetto. Ivana Appolloni, direttore generale de Il Gomitolo Rosa – ente filantropico – chiude il gruppo, evidenziando la rete di supporto attiva sul territorio.

La giornalista e scrittrice Lisa Di Giovanni modererà il dibattito, facilitando un confronto diretto sulle opportunità e criticità del percorso di reinserimento. L’incontro affronta temi concreti come l’acquisizione di competenze, l’accesso al mercato del lavoro, la sfida di costruire nuove identità e relazioni sociali dopo un’esperienza carceraria.

Le prospettive future e l’impatto sul territorio abruzzese

Questa iniziativa costituisce un tassello importante per la promozione di politiche di inclusione che mirano a ridurre recidive e marginalità. Il progetto si basa su una rete di collaborazione che mette insieme imprese, enti di formazione e pubbliche amministrazioni. Il coinvolgimento diretto della Camera di Commercio e delle aziende locali indica un riconoscimento concreto delle potenzialità delle donne coinvolte nel progetto e della loro capacità di impatto economico e sociale.

Il sistema di reinserimento proposto intende essere un modello replicabile e funzionale, che oltrepassa la semplice formazione tecnica per includere un lavoro su aspetti psicologici e di autonomia personale. In Abruzzo, un territorio segnato da specifiche sfide sociali ed economiche, il progetto può rappresentare un punto di riferimento per altre realtà simili.

L’evento segna un passaggio in cui il carcere smette di essere solo un luogo di esclusione per diventare un punto di ripartenza, con la collaborazione di più attori sociali pronti a coinvolgere le donne detenute in percorsi di dignità e responsabilità nuove.

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