Il 2025 ha visto a milano la chiusura dell’edizione di women on board, un progetto che punta a favorire la presenza femminile nei consigli di amministrazione di aziende pubbliche e private. Più di 1.500 manager e professioniste da tutta italia si sono radunate, in presenza e online, per un incontro finale che ha concentrato l’attenzione su temi legati all’intelligenza artificiale, la governance e la trasformazione dei ruoli nei cda. L’iniziativa, nata nel 2022, si è sviluppata attraverso un percorso formativo denso di appuntamenti, pensati per rafforzare le competenze e la consapevolezza delle donne candidature a ruoli decisionali.
Una giornata dedicata a potenziare la presenza femminile nei consigli di amministrazione
L’appuntamento di milano, tenutosi a palazzo bocconi in corso venezia, ha segnato la conclusione di una lunga esperienza formativa che ha interessato varie regioni italiane. Nato da una collaborazione tra federmanager, manageritalia, hub del territorio e aidp, il progetto women on board ha raccolto un numero crescente di partecipanti in solo tre anni. Il focus era chiaro: costruire strumenti concreti per ridurre il divario di genere nelle posizioni apicali e promuovere l’inclusione vera.
Durante la giornata si sono succeduti interventi di figure chiave nel mondo della rappresentanza manageriale e dell’innovazione, usando la piattaforma sia fisica che virtuale per dare voce a diverse esperienze. Marco Ballarè, presidente manageritalia, ha portato il suo contributo in video collegamento, mentre Sara Cirone, coordinatrice nazionale del percorso e presidente di hub del territorio, ha guidato una riflessione sui progressi fatti. Le presenze femminili sono state protagoniste, a partire da Cristina Mezzanotte, attiva nel campo della diversity e inclusion, fino a Francesca Reich e Francesca Boccia, esperte rispettivamente in governance aziendale e intelligenza artificiale. L’evento ha toccato temi cruciali come la necessità di un modello di leadership integrato, che sappia tenere conto dell’etica e delle nuove tecnologie.
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Approfondire le sfide dell’intelligenza artificiale e la governance sostenibile nei cda
Al centro della discussione nella giornata milanese c’è stato il ruolo crescente dell’intelligenza artificiale all’interno dei consigli di amministrazione. L’adozione di sistemi automatizzati e di decisioni supportate da algoritmi sta cambiando il modo in cui le aziende operano internamente e si relazionano con il mercato. È emerso con chiarezza come questi cambiamenti non tocchino solo l’aspetto tecnico ma anche quello strategico e morale della gestione aziendale.
Le nuove tecnologie, inserite in un contesto di attenzione crescente alle questioni ambientali, sociali e di governance , richiedono competenze specifiche e un’attenzione particolare all’impatto delle decisioni. I partecipanti hanno evidenziato la necessità di mantenere un equilibrio tra innovazione e responsabilità, verificando la sostenibilità delle scelte senza perdere il controllo umano. In questo senso, le donne che aspirano a ruoli di governance vengono preparate a leggere il contesto in evoluzione, orientare le strategie e tenere insieme aspetti diversi ma complementari.
Tiziana Vallone, vicepresidente manageritalia lombardia, ha insistito sull’esigenza di saper governare l’innovazione con consapevolezza. Il programma di women on board sembra quindi offrire non solo strumenti formativi ma anche una visione strategica per le future amministratrici. Il confronto su intelligenza artificiale, sostenibilità ed etica ha rivelato come il ruolo del cda si stia trasformando e quanto sia necessario un approccio che integri competenze tradizionali a nuove sensibilità.
Numeri crescenti e profili professionali del programma women on board
Il percorso di formazione ha registrato un aumento significativo di partecipanti: dalle 230 donne iscritte nel 2022, si è passati a oltre 1.500 in questa edizione. Quasi 520 provenivano dalla sola lombardia, un dato che sottolinea l’interesse e l’importanza del tema nel territorio milanese e limitrofo. L’età media delle partecipanti si aggira intorno ai 48 anni. La fascia anagrafica è molto ampia, con ragazze di 27 anni e professioniste fino a 70 anni, segno di un impegno molto diffuso e trasversale.
Un contesto professionale molto vario
Women on board raccoglie donne con background diversi, dai servizi al terziario, dalla consulenza aziendale al settore industriale e legale. Una mescolanza che amplia la varietà delle esperienze e permette di costruire un confronto molto ricco. Lo scopo resta quello di dare alle donne la consapevolezza del proprio valore e la capacità di inserirsi in posizioni decisionali. Il programma si distingue anche per il fatto di non escludere la partecipazione maschile, aprendo il dibattito all’intero universo manageriale.
Il calendario formativo e i temi affrontati nel corso del 2025
L’edizione 2025 ha proposto ben 15 appuntamenti, tra sessioni obbligatorie e facoltative. Ogni incontro durava circa tre ore, avvolgendo le partecipanti in una formazione variegata e articolata. Si sono affrontati temi concreti come personal branding, soft skills, networking e l’equilibrio di genere nelle organizzazioni non quotate. I moduli hanno toccato anche aspetti più tecnici come l’analisi contabile e la valutazione del rischio all’interno di sistemi gestionali.
L’attenzione si è poi spostata su principi etici e sostenibili, con approfondimenti sulle norme che riguardano gli enti di interesse pubblico e le partecipate statali. Non è mancato uno sguardo specifico al ruolo delle tecnologie digitali nel supporto alle decisioni aziendali, riflettendo su come questi strumenti possano rappresentare un aiuto concreto per i consigli di amministrazione. In tutto questo le protagoniste si sono confrontate con giuristi, economisti e professionisti del settore.
Al termine del cammino formativo, tutte le donne partecipanti entreranno a far parte di un elenco qualificato online. Questo database sarà consultato dalle aziende italiane che cercano profili in linea con le loro esigenze di governance. Un passaggio concreto che collega la formazione a un’opportunità reale di accesso ai ruoli decisionali, in risposta al problema, ancora oggi presente, della scarsa rappresentanza femminile nei cda.
L’evento di milano ha rappresentato un momento importante di confronto e crescita dopo tre anni di intensi percorsi formativi. La crescita dei numeri e la qualità degli interventi indicano una attenzione aumentata verso il tema della parità di genere nel management e la necessità di accompagnare le donne verso ruoli chiave in azienda, soprattutto in un tempo segnato da continue trasformazioni tecnologiche e sociali.