La pulizia del parco della Murgia materana ha coinvolto numerosi volontari che hanno camminato sui sentieri attorno a Matera per raccogliere rifiuti abbandonati. L’iniziativa ha evidenziato il disagio causato dai bottigliette, lattine e mozziconi di sigarette lasciati dai visitatori, mettendo in luce la necessità di tutela per questa area protetta, riconosciuta dall’Unesco insieme ai Sassi.
La natura del parco della Murgia materana e la situazione dei rifiuti
Il parco della Murgia materana si estende intorno alla città di Matera, caratterizzato da paesaggi rupestri e sentieri panoramici che attraggono numerosi visitatori ogni anno. Purtroppo lungo i percorsi come il sentiero 406 si trovano spesso rifiuti di vario tipo: bottigliette in vetro e plastica, lattine e mozziconi di sigarette. Questi elementi deturpano un ambiente che fa parte del patrimonio mondiale dell’Unesco dal 1993, accanto ai famosi rioni Sassi.
La presenza di scarpe abbandonate lungo i percorsi indica una discarica improvvisata che mette a rischio l’equilibrio naturale della zona. Questi oggetti, abbandonati dai visitatori, rimangono nell’ambiente per anni. A gettare luce su questo problema sono stati i volontari, impegnati nella raccolta e nel recupero dei materiali, segnalando la mancanza di rispetto per l’habitat rupestre di pregio.
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L’iniziativa “Puliamo il Parco” promossa dall’ente parco della Murgia materana
L’ente parco della Murgia materana ha organizzato l’evento “Puliamo il Parco” con l’obiettivo di sensibilizzare i visitatori sul rispetto della natura e dell’ambiente rupestre. Giovanni Mianulli, presidente del parco, ha spiegato che il progetto punta a far crescere la consapevolezza sul valore della zona protetta, sottolineando il legame tra il parco e i rioni Sassi.
Durante la passeggiata ecologica, i volontari hanno operato lungo il sentiero 406, che collega i rioni Sassi al parco tramite la passerella in legno sul torrente Gravina. Il percorso attraversa aree panoramiche come il pianoro di Murgia Timone, da sempre meta ambita per gli escursionisti. L’evento ha raccolto l’adesione di escursionisti esperti chiamati a intervenire con azioni concrete di raccolta e tutela.
Il ruolo delle associazioni e la partecipazione dei volontari
Diversi gruppi hanno partecipato all’iniziativa, ognuno con un ruolo chiaro nell’organizzazione e nello svolgimento delle attività. Tra questi Anpana, Club Alpino Italiano “Falco Naumanni”, Gruppo Volontari per l’Ambiente, Italia Nostra, Uisp e Legambiente circolo di Matera. Questi sodalizi hanno mobilitato volontari impegnati a ripulire i sentieri, trasportare i rifiuti raccolti e segnalare le aree più critiche.
I luoghi di ritrovo e materiali distribuiti ai volontari
Il punto di ritrovo principale dei partecipanti è stato Porta Pistola, in via Largo Madonna delle Virtù, e il centro visite “Mario Tommaselli” di Jazzo Gattini. Qui i volontari hanno ricevuto tutto il necessario per la raccolta: guanti, sacchi per rifiuti, oltre a una borraccia, una maglietta bianca celebrativa e una cartina del parco per orientarsi lungo i tracciati durante l’attività.
L’azione collettiva ha permesso di coprire un ampio tratto del parco, eliminando bottigliette, mozziconi e altre tracce di incuria che avrebbero potuto danneggiare l’habitat. La mobilitazione si inserisce in un’attività programmata che mira a mantenere integro un ecosistema fragile e importante per la regione e per il turismo culturale locale.
Il valore ambientale e culturale del parco nel contesto di matera
Il parco della Murgia materana rappresenta un’area di grande valore ambientale e culturale. La sua configurazione rupestre ospita specie vegetali e animali tipiche della zona, nonché tracce di insediamenti antichi. L’area protetta è complementare al centro storico di Matera, noto per i suoi Sassi, e riconosciuta dall’Unesco come patrimonio mondiale.
Il turismo culturale che arriva a Matera spesso si spinge fino al parco, attratto da paesaggi naturali e percorsi escursionistici. Mantenere puliti i sentieri e preservare questo ambiente è fondamentale per garantire la fruibilità nel tempo, infatti la raccolta dei rifiuti rappresenta un intervento immediato che aiuta a difendere la bellezza e la sicurezza del luogo.
Nonostante le molte visite, la presenza di rifiuti dimostra una certa inciviltà e scarso senso civico di chi frequenta il parco. L’impegno delle associazioni e dei volontari segue questa emergenza, ma serve anche educazione continua per evitare nuovi abbandoni e garantire un rapporto sostenibile tra uomo e natura. La tutela resta un aspetto su cui concentrare sforzi e risorse nella provincia di Matera.