Un gruppo di volontari ha dedicato la mattinata di oggi, 17 aprile 2025, a una pulizia profonda dell’ingresso della via francigena in via San Lazzaro, a Viterbo. L’intervento ha visto protagonisti cittadini comuni, detenuti in regime di semilibertà e associazioni locali che hanno raccolto rifiuti di vario genere, con particolare attenzione alla plastica.
Il valore del progetto per comunità e ambiente
L’assessora alle politiche sociali di Viterbo, Rosanna Giliberto, ha sottolineato il valore dell’iniziativa raccogliendo personalmente alcuni rifiuti durante i lavori. Ha ricordato che azioni di questo tipo non sono solo un servizio ambientale, ma anche uno strumento per coinvolgere attivamente la società in processi di rispetto e cura del territorio.
Il progetto ha ricevuto il sostegno diretto dell’assessore all’ambiente, Giancarlo Martinengo, e della consigliera con delega alla transizione ecologica, Francesca Pietrangeli. Questi due rappresentanti istituzionali hanno accompagnato i volontari durante la mattinata, indicando l’impegno dell’amministrazione comunale nel promuovere interventi concreti per garantire spazi pubblici più puliti e vivibili.
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L’azione di oggi, in via San Lazzaro, si inserisce in una serie di iniziative che mirano a preservare uno dei percorsi storici più frequentati della città, mettendo in evidenza l’importanza della collaborazione tra cittadini, associazioni e istituzioni.
Pulizia condivisa tra volontari e detenuti in regime di semilibertà
Alle 9.30 di questa mattina, circa trenta volontari dell’associazione Plasticfree si sono radunati con guanti e sacchi per una bonifica della zona. All’iniziativa hanno partecipato anche alcuni detenuti del carcere di Viterbo, inseriti in un programma di semilibertà tramite l’associazione Seconda Chance. Il loro contributo si è aggiunto a quello del gruppo assistenti volontari carcerari , che da anni presenzia nei contesti penitenziari per favorire percorsi di reinserimento sociale.
L’azione congiunta ha permesso di raccogliere rifiuti abbandonati che spaziavano da plastica a piccoli oggetti di vario tipo, contribuendo a migliorare l’aspetto ambientale di un punto d’accesso storico della città. Gli operatori hanno lavorato per diverse ore, rimuovendo anche scarti più ingombranti fino a lasciar pulita una zona che, negli ultimi tempi, aveva visto aumentare la presenza di sporcizia.
Il ruolo delle associazioni nel recupero sociale dei detenuti
La partecipazione dell’associazione Seconda Chance e del Gavac evidenzia un modello diverso di approccio al carcere, in cui detenuti in condizioni particolari possono affiancare la comunità in attività a beneficio collettivo. Il coinvolgimento diretto in operazioni di pulizia urbana rappresenta per loro un modo per ritrovare una dimensione civile e sociale durante il percorso di reinserimento.
Questi programmi offrono inoltre la possibilità di creare legami positivi con il territorio e di vivere esperienze diverse dal contesto penitenziario. Chi lavora in queste realtà sostiene che azioni concrete di questo tipo contribuiscono a prevenire fenomeni di isolamento e a rafforzare la consapevolezza delle proprie responsabilità civiche.
L’iniziativa ha quindi una duplice valenza, ambientale e sociale, facendo emergere una sinergia tra associazioni, pubbliche amministrazioni e persone che vivono situazioni di difficoltà, con effetti positivi per tutta la comunità di Viterbo.