Vittoria brambilla spiega la sperimentazione del riso ottenuto con le tecniche di evoluzione in Italia

Vittoria brambilla spiega la sperimentazione del riso ottenuto con le tecniche di evoluzione in Italia

L’università statale di Milano conduce la prima sperimentazione italiana di riso con tecniche di evoluzione accelerata per migliorare sostenibilità e resistenza, affrontando critiche e ostacoli in campo aperto.
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L’Università di Milano conduce il primo esperimento italiano di riso coltivato con tecniche di evoluzione accelerata, mirate a migliorare sostenibilità e resistenza delle piante, nonostante alcune opposizioni. - Gaeta.it

L’università statale di Milano porta avanti il primo esperimento italiano di coltivazione di piante di riso modificate con le tecniche di evoluzione accelerata . Vittoria Brambilla, ricercatrice coinvolta nel progetto, ha preso parte al Food&Science festival per chiarire i dettagli e rispondere alle critiche sollevate. Queste tecniche si propongono come strumenti per migliorare la sostenibilità dell’agricoltura senza alterare in modo irreversibile la natura.

La sperimentazione italiana del riso con le tea: obiettivi e contesto

A Milano si sta realizzando Ris8imo, ovvero la prima sperimentazione open field in Italia di piante di riso ottenute tramite le tecniche di evoluzione accelerata. Queste tecniche, definite comunemente con l’acronimo tea, permettono di introdurre mutazioni mirate nel DNA delle piante, replicando in laboratorio processi che si verificano naturalmente in natura. L’obiettivo principale è migliorare le caratteristiche delle colture per renderle più adatte alle esigenze agricole attuali, soprattutto in termini di sostenibilità ambientale e resistenza.

Il contributo di diversi gruppi di ricerca italiani

Vittoria Brambilla ha sottolineato come più gruppi di ricerca italiani siano impegnati nello studio di queste tecniche innovative. L’approccio segue la direzione di un’agricoltura più sostenibile, che possa rispondere alle sfide climatiche e alle richieste di produttività senza l’uso estensivo di risorse chimiche. La sperimentazione ha già ottenuto il consenso di agricoltori, pubblico e istituzioni politiche, segnalando un interesse diffuso verso queste soluzioni.

Le critiche e gli ostacoli incontrati durante le prove in campo

Nonostante il consenso, le sperimentazioni di piante di riso ottenute con le tea hanno incontrato opposizioni. Vittoria Brambilla ha raccontato che alcune delle prove in campo sono state bloccate da persone o gruppi contrari alla ricerca. L’identità di questi attivisti non è chiara, ma l’effetto è di un rallentamento nelle attività di sperimentazione.

Difficoltà e impatti per la ricerca

Questi ostacoli mettono in difficoltà il lavoro dei ricercatori, che vedono compromesse le possibilità di raccogliere dati concreti per valutare l’efficacia dei nuovi metodi. La ricercatrice si è detta disponibile al confronto e ha ricordato che le tecniche utilizzate derivano da processi naturali, riprodotti in laboratorio in maniera controllata. Questo punto appare centrale nelle discussioni scientifiche e pubbliche che ruotano intorno al tema.

Come funzionano le tecniche di evoluzione accelerata per migliorare le piante

Le tecniche di evoluzione accelerata sono metodi biomolecolari che ricreano eventi di mutazione presenti nelle piante naturalmente. Brambilla ha spiegato che si tratta di introdurre mutazioni specifiche nel DNA al fine di ottenere piante con caratteristiche migliorate, ad esempio maggior resistenza a condizioni climatiche avverse o minore bisogno di prodotti chimici.

La differenza rispetto alle manipolazioni genetiche

L’evoluzione biologica, lo sappiamo, prosegue attraverso mutazioni spontanee accumulate nel tempo. Le tecniche di evoluzione accelerata facilitano questo processo, selezionando mutazioni favorevoli in tempi decisamente più brevi. Il risultato è una pianta modificata che potrebbe svilupparsi senza alterare la sua natura fondamentale. Non sono quindi manipolazioni genetiche che inseriscono geni esterni, ma un modo per indirizzare l’evoluzione in maniera più veloce e precisa.

Il futuro dell’agricoltura tra innovazione e sostenibilità

L’impegno dei ricercatori italiani come Vittoria Brambilla evidenzia un passaggio chiave per l’agricoltura futura. In un momento di grande attenzione verso la sostenibilità e la ricerca di colture resistenti al cambiamento climatico, le tecniche di evoluzione accelerata si presentano come una risorsa da approfondire.

Prospettive per altre colture e risultati attesi

Non solo per il riso, ma anche per altre specie coltivate, i test in corso potrebbero aprire la strada a nuove soluzioni capaci di ridurre l’impatto ambientale e migliorare le rese. A quel punto sarà decisivo poter valutare i risultati scientifici in campo aperto senza impedimenti. La possibilità di adottare metodi scientifici per selezionare piante più adatte alla realtà italiana e alle sue condizioni agricole può diventare un elemento cruciale per la sicurezza alimentare dei prossimi anni.

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