La recente proposta di due ex parlamentari di considerare l’annessione di Matera alla Puglia ha suscitato un acceso dibattito, coinvolgendo le istituzioni locali e la comunità. Vito Bardi, presidente della Regione Basilicata, ha espresso la sua preoccupazione su come tale proposta possa impattare sulla coesione regionale e sullo sviluppo delle relazioni tra i vari centri del territorio. Analizzando la questione, Bardi mette in luce i rischi legati a una visione autoreferenziale e isolazionistica, evidenziando l’importanza di mantenere un approccio collegiale e inclusivo.
Il richiamo alla coesione regionale
Vito Bardi ha aperto il suo intervento richiamando l’importanza della coesione regionale, sottolineando come storicamente accentuare i particolarismi possa portare a fratture sociali ed economiche. La proposta di annessione di Matera alla Puglia, seppur attirando l’attenzione dei media, risulta pericolosa in quanto potrebbe allontanare la città dai suoi legami con il resto del territorio lucano. Secondo Bardi, le relazioni tra i vari comuni basilicali devono essere rafforzate, piuttosto che divise da questioni che potrebbero essere interpretate come antagonistiche. Un aspetto fondamentale nella visione di Bardi è l’intenzione di promuovere un dialogo proficuo tra tutte le realtà locali, affinché ci sia una gestione coordinata delle problematiche comuni.
Bardi è consapevole che attirare l’attenzione su argomenti divisivi non è una strategia efficace per risolvere i problemi reali che affrontano le comunità locali. La divisione, piuttosto, rischia di alimentare tensioni e conflitti interni, privando la Basilicata delle opportunità di sviluppo che derivano dalla cooperazione e dalla concertazione. L’unità regionale è vista come una risorsa preziosa, che può contribuire a una visione condivisa per affrontare le sfide economiche e sociali.
La questione delle dimensioni demografiche e delle decisioni politiche
Un altro punto sollevato da Bardi riguarda il fatto che la Basilicata è una regione di dimensioni demografiche limitate, il che rende ancora più cruciale mantenere una connessione forte tra le sue città e i centri decisionali. L’idea di guardare a regioni più grandi, come la Puglia, per cercare maggiore considerazione e influenza è vista come un approccio rischioso. Bardi fa notare che realtà urbane significative come quelle pugliesi hanno già consolidate capacità decisionali e burocratiche; pertanto, l’annessione potrebbe non portare i benefici sperati, anzi, potrebbe invece incoraggiare una ulteriore marginalizzazione di Matera e della Basilicata nel suo insieme.
La preoccupazione principale è che una tale manovra potrebbe allontanare Matera dal contesto provinciale, creando una frattura con il resto della comunità lucana. Le conseguenze di un eventuale isolamento potrebbero non limitarsi solo a una questione territoriale, ma si ripercuoterebbero anche sull’immagine di Matera, che è percepita a livello internazionale come un simbolo di una Basilicata coesa e capace di interagire positivamente con l’Italia e con il resto dell’Europa.
Il ruolo trainante del governo regionale e l’importanza della concertazione
Bardi ha voluto affermare con forza il ruolo attivo del governo regionale nel promuovere e valorizzare il patrimonio culturale e le specificità dei vari territori. L’obiettivo è quello di rilanciare non solo la cultura, ma anche le economie locali attraverso strategie di sviluppo mirate e inclusive. Il presidente della Regione ha espresso un forte impegno nel sostenere le vocazioni specifiche dei territori, sottolineando come sia fondamentale mantenere vive le peculiarità, rispettando la diversità senza cedere al rischio della disgregazione.
In rappresentanza di questo approccio, Bardi propone un modello di sviluppo basato sulla collaborazione e sulla condivisione di obiettivi tra i vari attori politici e sociali. Ha sottolineato la necessità che le diverse aree della Basilicata possano lavorare insieme per affrontare le problematiche comuni, creando sinergie capaci di generare impatti positivi su scala regionale. È un richiamo a un futuro di concertazione e modernità, che potrebbe dare impulso a una visione unitaria della Basilicata per affrontare le sfide e le opportunità in modo proattivo.
L’appello di Bardi si rivolge non solo ai cittadini, ma anche ai partiti politici, per incoraggiare una riflessione sul valore della coesione e della cooperazione, piuttosto che su logiche di divisione che potrebbero compromettere il progresso e lo sviluppo della regione.