Il festival di musica da camera lealtrenote torna tra valtellina, valle camonica e milano con un programma ricco e vario

Il festival di musica da camera lealtrenote torna tra valtellina, valle camonica e milano con un programma ricco e vario

la quindicesima edizione del festival lealtrenote 2025 porta musica da camera, jazz e opera tra valtellina, valle camonica e milano, con artisti affermati e giovani talenti in luoghi storici e naturali suggestivi
Il Festival Di Musica Da Camer Il Festival Di Musica Da Camer
La quindicesima edizione del festival lealtrenote, dal 25 luglio al 20 settembre 2025, propone concerti itineranti tra Valtellina, Valle Camonica e Milano, unendo musica da camera, jazz, opera e colonne sonore in luoghi storici e naturali, con un programma che valorizza il dialogo tra generazioni, stili e culture. - Gaeta.it

La quindicesima edizione del festival lealtrenote si prepara a illuminare l’estate 2025 dal 25 luglio al 20 settembre. La rassegna musicale si sposterà tra la valtellina, la valle camonica e milano, portando concerti che abbracciano la musica da camera, il jazz, l’opera e la colonna sonora per il cinema. La manifestazione prevede esibizioni di artisti affermati e giovani talenti, con sede in luoghi storici e paesaggi naturali che ne esaltano il valore culturale.

Un percorso musicale itinerante tra storia e natura

Il festival lealtrenote mantiene la sua formula itinerante spostandosi in alcune delle cornici più suggestive del nord Italia. Le location scelte sono luoghi di rilievo storico e naturalistico, perfetti per accogliere la musica da camera in tutte le sue sfaccettature. Tra queste spiccano la chiesa di santa maria nascente a edolo, in provincia di brescia, e il rifugio conca bianca in valdidentro, in valtellina. Il pubblico potrà assistere a concerti in spazi insoliti, come la centrale idroelettrica di fraele, che aggiunge un tocco di modernità a un ambiente industriale. Questi ambienti sottolineano il legame tra il patrimonio culturale e la musica, creando un’intimità particolare tra esecutori e ascoltatori.

Tra valle camonica e valtellina, l’arte sonora si fonde con il paesaggio

Le scelte dei luoghi non sono casuali: la valle camonica e la valtellina sono territori ricchi di storia e natura che garantiscono un’atmosfera unica ai concerti. L’arte sonora si fonde con il paesaggio, offrendo esperienze culturali ambientate in scenari dal forte valore emozionale.

Il programma tra grandi nomi e giovani interpreti

Il festival 2025 ospiterà una serie di artisti noti e nuove promesse della musica. Tra i nomi confermati compaiono carlo balzaretti, chitarrista di fama, la soprano paola quagliata e la violinista eunmi park. Anche il quintetto cabiria e l’ensemble di trombe friuli venezia giulia arricchiscono il cartellone, insieme al trio eccentrico e al quartetto eos. Non mancano le formazioni più particolari come lo spiritum wind quintet e interpreti come umberto scida e edoardo pisati.

Un caleidoscopio di stili musicali

Questa varietà di musicisti garantisce una fusione tra generi e stili diversi, dal classico al contemporaneo, senza tralasciare incursioni nel jazz e nella musica per il cinema. La presenza di giovani concertisti si affianca a quella di figure affermate, dando spazio a nuove energie pronte a farsi conoscere.

Una edizione dedicata al dialogo e ai nuovi spazi della musica

Il festival si apre nel 2025 a una nuova fase nel suo percorso triennale, incentrato sul tema “dialoghi”, sviluppato quest’anno sotto il sottotitolo “spazi altri”. Questo filo conduttore sprona il pubblico a riflettere sulla necessità di immaginare modi diversi per affrontare questioni sociali e culturali attuali.

Francesco parrino, direttore artistico della manifestazione, ha sottolineato come l’obiettivo sia stimolare un confronto costruttivo attraverso la musica, indirizzando l’attenzione a forme espressive coraggiose e innovative. Lealtrenote si pone così come spazio di incontro non solo tra musiche ma anche tra culture e sensibilità differenti.

Il dialogo come chiave di lettura musicale

Questa attenzione al dialogo si riflette anche nella selezione delle composizioni e degli ensemble invitati, capaci di dialogare con il contesto e suscitare nuove prospettive di ascolto. L’idea di “spazi altri” si traduce nella scelta di location insolite e nella varietà dei repertori proposti.

Il sostegno delle istituzioni e la valorizzazione del territorio

Il festival conta sul sostegno di enti locali e regionali, che ne riconoscono l’importanza per la promozione culturale e turistica. Attilio fontana, presidente della regione lombardia, ha evidenziato l’impegno dell’associazione organizzatrice nel diffondere l’amore per la musica e nel valorizzare il territorio.

Un progetto radicato nel tessuto sociale

Questo risalto istituzionale consente di mantenere alta la qualità della rassegna e garantire una relazione stretta con le comunità locali, che partecipano attivamente alle iniziative. Il connubio tra eventi artistici e luoghi distintivi dà linfa a un progetto culturale radicato in una precisa identità geografica.

L’effetto diretto si traduce in una maggiore attrattiva per il pubblico e in una nuova attenzione verso spazi spesso poco conosciuti, valorizzati attraverso la musica. Il festival conferma la sua funzione di catalizzatore culturale, capace di unire l’arte sonora con il tessuto sociale e paesaggistico della lombardia.

Repertori e nuovi linguaggi: l’arte sonora al centro del festival

Il cartellone del festival presenta un ampio spettro di generi musicali, che va dalla musica da camera classica alle variazioni contemporanee, con tangenze verso jazz e musica per film. Alcuni concerti saranno dedicati a opere liriche, come l’interpretazione dei brani de la traviata da parte dell’ensemble artisti di parma nella chiesa di santa maria nascente.

Nuove sperimentazioni e contaminazioni stilistiche

Altri appuntamenti vedranno protagoniste formazioni come il duo parrino, chiamato a eseguire “la flute à travers le violon” in ambienti naturali come il rifugio conca bianca. Queste scelte dimostrano un’attenzione verso la sperimentazione e la contaminazione tra stili, mantenendo viva la tradizione ma aprendosi a nuovi orizzonti.

La musica al centro del festival diventa strumento per raccontare luoghi e contesti diversi, offrendo a ciascun concerto un’identità unica. Gli ascoltatori possono così vivere esperienze variegate, che spaziano dal virtuosismo classico alle atmosfere più intime e contemporanee.

Questa edizione del festival lealtrenote si conferma come evento articolato e profondamente legato ai territori che attraversa, capace di offrire al pubblico un viaggio sonoro ricco di sfumature e paesaggi sonori inediti.

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