Visita del ministro bernini ai laboratori del complesso vallisneri università di padova: focus su terapie geniche e farmaci a rna

Visita del ministro bernini ai laboratori del complesso vallisneri università di padova: focus su terapie geniche e farmaci a rna

Il ministro Anna Maria Bernini visita il Complesso Vallisneri dell’Università di Padova, centro avanzato per terapie geniche e farmaci a RNA, sostenuto dal Pnrr e dalla rete nazionale di ricerca italiana.
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Il ministro Bernini ha visitato il Complesso Vallisneri dell’Università di Padova, centro d’eccellenza nella ricerca su terapie geniche e farmaci a RNA, finanziata dal PNRR per sviluppare cure innovative contro tumori e altre malattie. - Gaeta.it

Nella mattinata del 2025, il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha effettuato un sopralluogo nei laboratori del Complesso Vallisneri dell’Università di Padova. Questa struttura ospita uno dei centri più avanzati per lo sviluppo di terapie geniche e farmaci a tecnologia Rna. L’attenzione si concentra su progetti finanziati tramite il programma Pnrr, volti a sviluppare cure innovative per patologie oncologiche, oltre l’ambito delle malattie infettive come il Covid.

Il ruolo del complesso vallisneri nell’università di padova

Il Complesso Vallisneri rappresenta un punto di riferimento nella ricerca biomedica dell’Ateneo patavino. Qui, numerosi laboratori si dedicano allo studio di terapie geniche e farmaci a Rna, metodiche che si stanno affermando come strumenti fondamentali per il trattamento di malattie genetiche e tumorali. Nonostante l’avvio di queste ricerche sia legato inizialmente alla lotta contro il Covid-19, il lavoro, ormai consolidato, si concentra su patologie più complesse e gravi, in particolare tumori di varia natura.

Passo dalla ricerca di base alla clinica

Questo passo dalla ricerca di base alla clinica è frutto di anni di attività condotte da ricercatori che operano in un contesto integrato con altre università e istituti di ricerca italiani. Il complesso si presenta dunque come un polo scientifico che contribuisce a spingere l’Italia verso lo sviluppo di farmaci sempre più mirati e personalizzati, con effetti duraturi sul miglioramento della qualità della vita dei pazienti.

La rete di ricerca e il sostegno del pnrr

Il progetto che fa capo al Complesso Vallisneri è parte del Centro nazionale dedicato proprio allo sviluppo di terapie geniche e farmaci a Rna. Questa rete coinvolge 32 atenei e istituti di ricerca in tutta Italia, un insieme di 13 aziende private, più di 1000 tra scienziati, ricercatori e dottorandi. Solo nell’università di Padova, circa 200 persone lavorano attivamente all’interno di questo ambito.

Il finanziamento è principalmente fornito dal programma NextGeneration Eu, all’interno della Missione 4 che riguarda l’Istruzione e la Ricerca. Questi fondi hanno consentito di potenziare le infrastrutture, accompagnare l’assunzione di giovani ricercatori e migliorare la rete di collaborazioni tra pubblico e privato. L’infrastruttura promuove anche l’inserimento di nuove imprese, spesso innovative, che credono in questo settore e investono nello sviluppo di farmaci di ultima generazione.

Ruolo chiave del pnrr

“Il supporto del Pnrr è fondamentale per mantenere alta la competitività della ricerca italiana”, hanno osservato esperti del settore.

L’impegno del ministero e il valore della ricerca scientifica

Durante la visita, il ministro Anna Maria Bernini ha evidenziato l’importanza delle attività che si svolgono nei laboratori padovani. Ha sottolineato come la ricerca sull’RNA e le terapie geniche rappresentino una frontiera cruciale per migliorare le chance di cura contro i tumori, favorendo un allungamento della vita e un miglioramento delle condizioni di salute dei pazienti.

Bernini ha ricordato che il professor Rosario Rizzuto, presidente del centro di ricerca, aggiorna costantemente il ministero sulle novità e i progressi tecnologici. “Questo confronto continuo permette di rafforzare la fiducia nelle potenzialità della ricerca italiana e di mantenere un dialogo vivo con le realtà industriali che sostengono questo tipo di investimenti.”

Questa visita ha riproposto al centro dell’attenzione il legame imprescindibile tra il sostegno pubblico e la necessità di mantenere ragazzi e ricercatori motivati e ben equipaggiati. La scommessa è quella di fare dell’Italia un luogo dove la ricerca scientifica riesce a produrre risultati concreti, traducibili in nuove terapie che aiutano davvero i malati.

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