Violenze di estrema destra a Verona: 32 indagati, tra cui tre minorenni, per aggressioni durante i festeggiamenti mondiali

Violenze di estrema destra a Verona: 32 indagati, tra cui tre minorenni, per aggressioni durante i festeggiamenti mondiali

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Violenze di estrema destra a Verona: 32 indagati, tra cui tre minorenni, per aggressioni durante i festeggiamenti mondiali - Gaeta.it

L’inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Verona ha portato all’attenzione pubblica una serie di violenze perpetrate da giovani legati all’area di estrema destra, culminando in un totale di 32 indagati, inclusi tre minorenni. Le indagini mirano a chiarire le responsabilità di questi giovani, alcuni dei quali militanti di CASAPOUND, nella serie di aggressioni avvenute nel luglio scorso, con arresti avvenuti subito dopo i fatti.

L’arresto e gli indagati

Chi sono gli indagati?

Degli 32 indagati, la maggior parte sono giovani di età compresa tra i 19 e i 27 anni, tutti veronesi. Tra di loro, attualmente sei indagati sono sotto regime di arresti domiciliari in attesa di ulteriori sviluppi legali. La Procura ha avviato questa indagine in seguito a segnalazioni di violenze che hanno suscitato notevole allarme sociale, sottolineando come un gruppo di individui abbia agito in maniera coordinata, rendendo ancora più gravi i reati contestati.

L’azione legale è stata guidata dal pubblico ministero Silvia Facciotti, che ha evidenziato la serietà della situazione. Le violenze, perpetrate da un numero significativo di persone, hanno avuto un impatto sulla comunità e hanno avuto luogo in contesti di tensione, accentuati da fattori legati alla discriminazione.

Reati contestati

Gli indagati sono accusati di violenze private, lesioni e danneggiamenti, tutti aggravati dal numero di partecipanti coinvolti. La situazione si complica ulteriormente per 12 dei giovani, che si trovano a dover affrontare l’aggravante della discriminazione razziale. I reati in questione sono stati messi in relazione a episodi specifici verificatisi durante le celebrazioni della vittoria del Marocco contro la Spagna ai mondiali di calcio del 2022, periodo in cui si sono registrate violenze tra le vie della città.

La Procura ha tracciato un dettagliato quadro della situazione, evidenziando l’uso di armi improprie, come bastoni e cinture, per aggredire giovani in una manifestazione di gioia collettiva. In aggiunta, gli indagati avrebbero avuto un ruolo attivo nella pianificazione di attacchi a minorenni, spesso attraverso comunicazioni su piattaforme online, come Telegram, miranti a radunarsi e colpire.

Episodi di violenza

Aggressioni durante i festeggiamenti

Un episodio di notevole rilevanza è legato agli attacchi avvenuti durante i festeggiamenti per la vittoria del Marocco, dove i giovani indagati hanno agito in gruppo, colpendo le auto in transito e intimidendo i presenti. Questo tipo di comportamento evidenzia non solo un atto di vandalismo, ma anche un’intenzione di creare una situazione di paura e controllo sociale, in una città già segnata da tensioni giovanili.

Le aggressioni documentate hanno coinvolto violenza fisica ed effrazione a proprietà altrui, dimostrando quanto queste dinamiche siano insite non solo nei fenomeni di gang, ma anche come vere e proprie manifestazioni di ideologie discriminatorie e violente.

Ultimo assalto a Quinzano

Un altro episodio successivo risale a luglio dello scorso anno, in concomitanza con l’organizzazione della Festa in Rosso di Rifondazione Comunista nel quartiere di Quinzano. Qui, si sono registrate violenze gravi, con aggressioni mirate a chi si occupava della sicurezza e all’organizzatore stesso dell’evento. Questo fatto, accaduto in un contesto di normalità e celebrazione, sottolinea la crescente presenza di movimenti legati all’estrema destra, che cercano di affermarsi anche attraverso la violenza.

L’indagine della Procura di Verona rivela una rete di giovani indotti dalla violenza, che necessita di un intervento sociale e giuridico significativo.

Le autorità locali sono sotto pressione per affrontare la questione della sicurezza pubblica, mentre la comunità continua a chiedere maggiore protezione e iniziative che possano arginare questi fenomeni di violenza. Il caso rimarrà aperto, con ulteriori sviluppi attesi nelle prossime settimane.

  • Marco Mintillo

    Marco Mintillo è un giornalista e blogger specializzato in cronaca e attualità, con una passione per i viaggi. Collabora regolarmente con Gaeta.it, un sito di riferimento per notizie e approfondimenti sulla città di Gaeta e oltre. Qui, Marco pubblica articoli che spaziano dall'analisi di eventi locali a questioni di rilievo internazionale, offrendo sempre una prospettiva fresca e dettagliata. La sua abilità nel raccontare i fatti attraverso la lente del viaggiatore gli ha guadagnato una fedele base di lettori che apprezzano la sua capacità di legare la cronaca mondiale alle storie del territorio.

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