Violenta lite con bomboletta di gas nel carcere Nicandro Izzo di Viterbo: quattro detenuti feriti

Violenta lite con bomboletta di gas nel carcere Nicandro Izzo di Viterbo: quattro detenuti feriti

Quattro detenuti del carcere Nicandro Izzo di Viterbo riportano ustioni gravi dopo una lite con bomboletta di gas nell’area comune; indagini della polizia penitenziaria e Procura in corso.
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Quattro detenuti del carcere Nicandro Izzo di Viterbo hanno riportato gravi ustioni in una lite scoppiata nell’area comune, durante la quale è stata lanciata una bomboletta di gas. - Gaeta.it

Un nuovo episodio di violenza si è verificato nel carcere Nicandro Izzo di Viterbo, dove quattro detenuti hanno riportato ustioni gravi in seguito a una lite scoppiata nell’area comune. La dinamica ha coinvolto una bomboletta di gas lanciata durante il conflitto tra reclusi.

La lite tra detenuti e l’uso della bomboletta di gas

La rissa è scoppiata all’interno di una zona condivisa del carcere Nicandro Izzo, struttura nota per alcune tensioni tra i detenuti. Secondo le prime ricostruzioni, un gruppo di reclusi ha aggredito altri compagni lanciando contro di loro una bomboletta di gas. Il lancio però non ha avuto l’effetto previsto. La bomboletta ha colpito una parete dove è esplosa, provocando ustioni gravi proprio agli aggressori.

Questi ultimi, quattro in totale, sono rimasti feriti soprattutto alle gambe, un particolare che evidenzia come le fiamme abbiano interessato la parte inferiore del corpo. L’incidente ha fatto emergere una situazione di forte tensione tra le persone detenute, sfociata in un episodio di violenza fisica con rischi anche maggiori. Non è chiaro il motivo esatto del lancio della bomboletta ma si sospetta un regolamento di conti.

I feriti portati urgentemente all’ospedale santa rosa

Subito dopo l’esplosione della bomboletta di gas, i quattro detenuti con le ustioni più serie sono stati trasportati con urgenza all’ospedale Santa Rosa di Viterbo. Le loro condizioni sono serie, vista la natura delle ferite causate dalle fiamme. Le ustioni alle gambe necessitano di cure specialistiche e un’attenta medicazione per prevenire infezioni e complicazioni.

Il pronto intervento del personale medico ha evitato conseguenze peggiori. La struttura ospedaliera è attrezzata per gestire casi di questo tipo anche se si tratta di un evento fuori dall’ordinario considerando l’ambientazione della violenza. Al momento non sono stati diffusi aggiornamenti sul loro stato di salute, ma gli operatori penitenziari collaborano con i sanitari per garantire assistenza e sicurezza.

Possibili cause: regolamenti di conti legati a droga o soldi

Dietro l’episodio di violenza all’interno della casa circondariale Nicandro Izzo sembra esserci una disputa interna tra detenuti, probabilmente legata a questioni di droga o di soldi. Nel contesto carcerario questi motivi sono spesso fonte di tensioni e scontri tra gruppi rivali.

Le accuse sulla gestione illegale di sostanze stupefacenti all’interno della struttura e i contrasti per somme di denaro creano fasce di conflitto difficili da controllare. Alcuni addetti confermano che diversi episodi simili sono avvenuti in passato, segnalando una situazione di disagio che coinvolge vari reclusi.

La bomboletta di gas è stata usata come arma improvvisata, segno di una situazione degenera in maniera rapida e violenta.

Indagini affidate alla polizia penitenziaria con il coordinamento della procura

Sull’episodio sta indagando la polizia penitenziaria di Viterbo, sotto la supervisione della Procura locale. Le autorità cercano di ricostruire la dinamica precisa della rissa e identificare tutti i partecipanti coinvolti nella lite e nell’aggressione.

Verranno esaminati gli ambienti del carcere e sentiti testimoni, in particolare altri detenuti e agenti di sorveglianza presenti al momento. Le indagini dovranno accertare eventuali responsabilità oltre a comprendere se la vicenda sia parte di una serie più ampia di scontri, magari connessi a traffici illeciti.

La Procura segue il caso con attenzione per prevenire che simili episodi si ripetano, interessando la sicurezza dentro e fuori dal penitenziario. L’intervento rapido delle forze dell’ordine ha contenuto l’escalation, ma resta alta la preoccupazione per la fase di tensione che attraversa il carcere.

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