La Cantina di Venosa, celebre per il suo impegno nella viticoltura e nell’arte vinaria, ha recentemente presentato una linea di vini che celebra la storia e la cultura della sua regione. In occasione della settimana dedicata alla canzone italiana, i vini della linea Top si ispirano a tre figure storiche di rilievo legate al mondo artistico e nobiliare del borgo. Queste etichette rendono omaggio a personaggi come il principe Gesualdo da Venosa, la nobildonna Maria d’Avalos e il Duca di Andria Fabrizio Carafa, il cui legame con la musica e la poesia è ancora oggi palpabile.
Il principe gesualdo da venosa e il suo vino
Il primo vincitore di questo onore è il principe Gesualdo da Venosa, una figura di spicco del Rinascimento italiano. Compositore tra il ‘500 e il ‘600, Gesualdo è noto per i suoi madrigali e le sue opere liriche, che hanno segnato l’epoca barocca con la loro innovativa polifonia. La sua notorietà ha anche ispirato artisti moderni. Il vino a lui dedicato, infatti, è un Aglianico del Vulture che racconta la storia di un’arte sublime e di passioni ardenti. Caratterizzato da un color rosso rubino intenso, questo vino presenta profumi di viola e ribes, con suttili note di liquirizia e un retrogusto minerale. Al palato, il Gesualdo si rivela asciutto e strutturato, con tannini ben presenti, ottimo compagno per arrosti di carne bianca, primi piatti robusti e formaggi speziati. Questo vino non è solo una bevanda, ma un vero e proprio viaggio nel tempo e nella storia.
Maria d’avalos: un vino per una nobildonna
La nobildonna Maria d’Avalos, moglie del principe Gesualdo, è un’altra figura centrale in questa celebrazione vinicola. A lei è dedicato un vino bianco, il d’Avalos, ottenuto da uve Greco coltivate in vigneti giovani. Questo bianco, di un tenue color paglierino, si distingue per la sua freschezza e il bouquet ricco di aromi di fiori e frutta. In perfetta sintonia con i piatti di mare e con i crostacei, il d’Avalos porta in tavola un’esperienza di gusto che richiama la cucina mediterranea, perfettamente profumata con erbe aromatiche. La leggerezza di questo vino è ideale per accompagnare cene estive o aperitivi conviviali, dove il gusto fresco e avvolgente può esprimere tutta la sua eleganza.
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L’amante strabico: il rosato dedicato a fabrizio carafa
Il terzo vino della linea è l’Incòmodo, un rosato dedicato a Fabrizio Carafa, il Duca di Andria e amante di Maria d’Avalos. Il termine “incòmodo” si riferisce a una figura storica complessa, rappresentata sull’etichetta con uno sguardo strabico, ma paradossalmente attento al mondo circostante. Ottenuto da uve Merlot, questo vino si distingue per il suo equilibrio e la sua seduzione, con segnali aromatici di ciliegia e lampone. L’Incòmodo, come il suo omonimo, non è un vino da prendere sottogamba; si abbina splendidamente a una vasta gamma di piatti, dalle verdure ai legumi, passando per pesce e carni bianche. È un vino pensato per accompagnare momenti conviviali e per stupire gli ospiti con la sua armonia di sapori.
La cantina di venosa: un faro del vino lucano
Fondata nel 1957, la Cantina di Venosa è oggi una cooperativa florente, composta da 350 viticoltori, con un’attenzione particolare ai giovani, che rappresentano oltre il 50% dei soci. Con 800 ettari di vigneti, la cantina ha una capacità produttiva di circa 2 milioni di bottiglie all’anno, suddivisa in 21 etichette, la maggior parte delle quali sono Aglianico del Vulture Doc e Superiore Docg. Ogni vino racconta una storia, e la Cantina di Venosa continua a scrivere il suo capitolo, pronto a svelare nuove scoperte al prossimo Vinitaly. Questo impegno per la qualità e la tradizione esprime l’anima di un territorio ricco di storia e cultura, dove ogni sorso di vino è un invito a conoscere la propria eredita.