Il Napoli conquista la Coppa Italia di beach soccer battendo il Farmaé Viareggio 6-3 nella finale di San Benedetto del Tronto

Il Napoli conquista la Coppa Italia di beach soccer battendo il Farmaé Viareggio 6-3 nella finale di San Benedetto del Tronto

Il Napoli vince il primo titolo nel beach soccer italiano battendo 6-3 il Farmaé Viareggio a San Benedetto del Tronto, con l’allenatore Franco Palma e il capitano Raffaele Moxedano protagonisti.
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Il Napoli ha vinto il suo primo titolo di beach soccer battendo 6-3 il Farmaé Viareggio nella finale di San Benedetto del Tronto, sotto la guida dell’allenatore Franco Palma. - Gaeta.it

Il Napoli ha scritto una pagina nuova nel beach soccer italiano, portando a casa il primo titolo della sua storia. La vittoria per 6-3 contro il Farmaé Viareggio si è consumata sulla sabbia dell’arena di San Benedetto del Tronto, con una finale che ha segnato il coronamento di nove anni di impegno nel circuito ufficiale. Il successo arriva subito, alla prima finale disputata dal club partenopeo, e anche per l’allenatore Franco Palma si tratta di un esordio vincente.

La partita decisiva: un trionfo sul campo di sabbia di san benedetto del tronto

La finale si è svolta in un clima molto sentito, con il pubblico assiepato sugli spalti dell’arena cittadina. Il Napoli ha preso il comando fin da subito, mostrando una buona organizzazione e determinazione. La squadra partenopea ha saputo mettere in difficoltà il Farmaé Viareggio, che non è riuscito a replicare le sue storiche imprese del 2012 e del 2016.

L’incontro ha visto il Napoli imporre un ritmo alto, con un gioco rapido e preciso. Al termine dei minuti regolamentari, il tabellone segnava un convincente 6-3 a favore dei partenopei. A destare interesse è stato anche il fatto che l’ultima rete sia stata segnata da Raffaele Moxedano, capitano e presidente del Napoli, una doppia veste che raramente si vede nel beach soccer.

Il ruolo di franco palma e il primo successo del napoli nel circuito ufficiale

Franco Palma, al suo primo anno come allenatore del Napoli beach soccer, ha centrato subito l’obiettivo stagionale. La sua guida ha portato una nuova verve alla squadra, capace di imporsi a livello nazionale. Il lavoro di Palma ha consentito al Napoli di arrivare pronto al momento decisivo e di gestire la pressione della prima finale.

L’allenatore ha studiato bene l’avversario e le sue strategie, riuscendo a sistemare la squadra con un assetto equilibrato tra difesa e attacco. Grazie a una tattica efficace, il Napoli è riuscito a finalizzare le occasioni create, portando a casa il trofeo senza dover forzare troppo nei minuti finali.

La sfida e la storia del farmaé viareggio nelle finali di coppa italia

Il Farmaé Viareggio ha una storia consolidata nel beach soccer italiano, specie nelle coppe nazionali, dove nel 2012 e nel 2016 aveva raccolto importanti successi. Entrato in campo con la volontà di ripetere quelle imprese, il team toscano ha però incontrato un Napoli che era più determinato e preciso.

La finale ha dimostrato come la squadra di Viareggio abbia ancora margini di miglioramento nel confronto con avversari emergenti come il Napoli. Gli azzurri di Toscana hanno faticato a contenere le incursioni offensive avversarie e non sono riusciti a trovare la rete della rimonta. Questo il quadro che ha complicato una possibile riconquista della coppa.

Un messaggio di salute e prevenzione in campo con la lega nazionale dilettanti

Prima dell’inizio della partita, i giocatori di Napoli e Farmaé Viareggio sono scesi in campo con maglie particolari, legate alla fondazione Airc. Questa scelta ha avuto un obiettivo preciso: sensibilizzare pubblico e atleti sui rischi e i benefici del sole sulla pelle, in un paese dove molte attività sportive si svolgono all’aperto.

L’iniziativa nasce dal progetto “Un assist alla prevenzione”, promosso dall’Area CSR della Lega Nazionale Dilettanti. Lo scopo è farsi portavoce di una campagna che invita a rispettare comportamenti consapevoli per la salute, con attenzione alle esposizioni solari. Un tema particolarmente rilevante in un evento come il beach soccer, dove atleti e spettatori condividono la stessa sabbia e il sole battente.

San Benedetto del Tronto ha ospitato una competizione che ha saputo unire sport, testimonianza sociale e attenzione ai valori collettivi. Questi elementi arricchiscono una finale che rimarrà nella storia del Napoli e nel racconto del beach soccer italiano.

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