Il presidente della regione Campania, vincenzo de luca, ha espresso parole dure durante il convegno degli ingegneri alla Federico II di Napoli, concentrandosi sulle dinamiche politiche legate alle elezioni regionali che si terranno entro la fine del 2025. Le sue dichiarazioni si sono mosse tra critiche al sistema delle alleanze e un appello a lavorare con trasparenza e competenza per il bene dei cittadini campani, allontanandosi dalle logiche di potere basate su favori e scambi.
Dure critiche alla politica e alle coalizioni in vista delle elezioni regionali
De luca ha spiegato che, sotto il velo delle coalizioni e degli accordi politici, si nasconde un vero e proprio “marchettificio” che finisce per premiare le strategie personali piuttosto che i risultati concreti. Secondo lui, a Roma si mettono d’accordo pochi, suddividendosi posizioni e ruoli senza considerare le esigenze reali della regione o la qualità dei candidati. Ha parlato di “quattro imbecilli” che si contendono ruoli con il metodo del “un candidato a te, uno a me”, sminuendo così la forza e la scelta libera dei cittadini.
Questa visione, così netta, denuncia un sistema politico interno che avrebbe perso di vista come si costruisce valore pubblico. La selezione dei candidati, ha aggiunto, si gioca sulla capacità di ottenere protezioni e favori, non sulla preparazione o attraverso un confronto basato su contenuti concreti. La definizione di “coalizione dei ciucci” è stata impiegata da de luca per sottolineare la confusione e la superficialità che accompagnano certe alleanze politiche nel centrosinistra campano.
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Il richiamo alla centralità del lavoro e della dignità dei giovani in campania
Al cuore del suo discorso c’è un invito forte a spostare l’attenzione dal gioco politico alle necessità concrete della regione. De luca ha posto l’accento sulla creazione di lavoro e sulla dignità dei giovani che, secondo lui, troppo spesso vengono messi da parte in virtù di dinamiche di potere clientelari. Ha voluto chiarire che la priorità deve essere quella di permettere a ogni cittadino di trovare un’occupazione o una carriera senza dover chiedere favori o protettori.
L’industrializzazione e il rilancio economico della Campania passano per azioni amministrative che puntino sulla competenza e sulla trasparenza. Il presidente ha auspicato che questa “rivoluzione” possa essere la linea guida minuziosa del percorso politico e amministrativo nei mesi a venir. Ha coinvolto la platea degli ingegneri, sottolineando che anche loro saranno chiamati a sostenere questo nuovo modello basato sull’interesse reale della comunità.
Tutela dell’interesse regionale e il rischio di un ritorno al passato
De luca ha infine sottolineato che la Campania può rapidamente ritornare a situazioni di stagnazione e difficoltà se non si mantiene alta l’attenzione. Ha parlato di “due mesi diversi” sufficienti per far tornare la regione “nella palude”, una metafora chiara per indicare la fragilità delle conquiste ottenute.
La responsabilità di evitare questa situazione è affidata non solo ai politici ma a tutti coloro che in diversa misura hanno ruoli nelle decisioni pubbliche. Ha detto di sentirsi obbligato a mettere in guardia la comunità da questi rischi, lasciando poi agli elettori l’ultima parola. Alle urne, ha ricordato, si deciderà chi ha la capacità di governare e di utilizzare gli strumenti amministrativi per produrre cambiamenti effettivi sul territorio.
Con queste parole, vincenzo de luca ha aperto un confronto acceso e diretto su come deve essere guidata la Campania nei prossimi mesi, mettendo da parte i giochi politici per concentrarsi sulle esigenze concrete delle persone.