Villa Sciarra, partono lavori per il restauro da oltre 11 milioni con trasferimento a roma capitale

Villa Sciarra, partono lavori per il restauro da oltre 11 milioni con trasferimento a roma capitale

Villa Sciarra a Roma passa a Roma Capitale con un investimento di 11,3 milioni di euro dal PNRR per restauro, messa in sicurezza e valorizzazione del parco storico tra Trastevere e Monteverde vecchio.
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Villa Sciarra a Roma passa ufficialmente a Roma Capitale, avviando un restauro da 11,3 milioni di euro finanziato dal PNRR per recuperare e mettere in sicurezza il parco storico, valorizzandone il patrimonio naturale e architettonico. - Gaeta.it

Villa Sciarra, uno dei parchi storici più amati di Roma, entra ufficialmente nella gestione di Roma Capitale dopo anni di attese e tentativi di recupero. Il trasferimento di proprietà segna l’avvio di un intervento di restauro da 11,3 milioni di euro, finanziato con fondi PNRR, destinato a riportare il parco alle sue origini e messa in sicurezza. Dopo anni di degrado e difficoltà, ora Palazzo Senatorio realizza un progetto concreto che interessa tutto il complesso, dai viali alle strutture monumentali.

La lunga attesa di villa Sciarra e le difficoltà di manutenzione volontaria

Lo stato di abbandono di Villa Sciarra si trascinava da anni. Solo l’ultimo restauro risaliva al 2004. Dal 2019 un gruppo di volontari dell’associazione “Amici di Villa Sciarra” ha tentato di intervenire autonomamente per arginare il degrado. Le loro richieste di permessi per pulizia e manutenzione si sono spesso arenate tra burocrazia e mancanza di risposte chiare. Tavole rotonde e contatti con la Sovrintendenza non hanno portato risultati concreti. Il rischio di incendi e abbandono crescente rendeva ogni tentativo vano.

Situazione proprietaria e limiti gestionali

Il contesto complicato dipendeva anche dal fatto che la villa era proprietà demaniale, affidata al Demanio con troppe limitazioni d’uso e intervento. La gestione fragile impediva un’azione efficace per il mantenimento del verde e dei manufatti. Nel 2021 un incendio ha colpito la Casa del Vignarolo, uno degli edifici interni. Dunque il parco, situato tra Trastevere e Monteverde vecchio, con radici storiche che affondano nelle famiglie Barberini, Sciarra e Wurts, sembrava destinato a una lenta e silenziosa decadenza.

Il passaggio di proprietà e l’accordo tra ministero, demanio e roma capitale

La svolta arriva con il trasferimento ufficiale della proprietà al Campidoglio. Dopo una lunga fase iniziata nel 2023 con delibere e discussioni in assemblea capitolina, Roma Capitale diventa il nuovo custode dei sette ettari di parco e delle sue architetture. L’accordo sottoscritto recentemente con il Ministero della Cultura e il Demanio sancisce un raro esempio di collaborazione istituzionale per la valorizzazione di beni sopraffini in un contesto cittadino.

Questo passaggio di consegne consente di avviare lavori urgenti e pianificati. Senza più ostacoli burocratici legati alla proprietà demaniale, il Comune potrà intervenire con azioni dirette su più fronti. La scelta di utilizzare fondi PNRR per un investimento di oltre 11 milioni segna una tappa importante per la riconquista e la fruibilità del parco. Il progetto mette al centro la sicurezza, il verde storico e il recupero degli spazi monumentali.

Priorità e azioni iniziali

Interventi di consolidamento e restauro per mettere in sicurezza l’area

L’intervento più urgente stabilito dal progetto riguarda le problematiche dovute a dissesti idrogeologici. Villa Sciarra soffre di cedimenti legati al livello elevato della falda acquifera che ha danneggiato sentieri, muri e strutture. Per questo si prevede un’azione tecnica per abbassare la falda e consolidare il fronte a rischio di smottamenti. Questi lavori saranno propedeutici a ogni altra operazione di restauro.

Con il terreno stabile sarà possibile sistemare i viali sconnessi, intervenire sul verde incolto e rimettere a nuovo le componenti architettoniche compromesse. Tra queste, il complesso del belvedere con le sue fontane, la loggia e il muro che affaccia su via Calandrelli. Si prevede il ripristino dell’impianto idrico e la riapertura al pubblico di questi ambienti un tempo ricchi di fascino. Questa prima fase consentirà di evitare ulteriori danni durante i lavori e migliorare l’accessibilità.

Recupero del verde, delle strutture e spazi per la comunità

Il progetto si estende oltre la sicurezza e il consolidamento. In tutte le aree di Villa Sciarra non direttamente colpite dal dissesto si lavorerà per riportare manutenzione al verde e alle sculture. La Sovrintendenza capitolina coordinerà il restauro delle fontane, degli arredi storici e dei manufatti artistici. Gran parte di questi elementi risalgono al Novecento e rappresentano un patrimonio culturale rilevante.

In più sarà restaurata la voliera storica, famosa negli anni Venti e Trenta per la presenza di pavoni colorati che accompagnavano la passeggiata dei visitatori. La sistemazione prevede anche la ristrutturazione e rifunzionalizzazione degli edifici esistenti, che ospiteranno nuovi servizi. Tra questi, la Casa del Vignarolo, in cui si sta già lavorando da dicembre 2024, ospiterà un servizio di co-working, una ludoteca e un punto ristoro. Si potranno organizzare eventi culturali e sociali, rilanciando il rapporto diretto tra parco e cittadini.

Spazi rigenerati per nuove funzioni

Un polo verde con nuovi spazi didattici e paesaggistici

Oltre al restauro degli spazi esistenti, la villa avrà un orto didattico aperto alle scuole e alle famiglie della zona. Sul viale Giuseppe Wern è prevista la reintroduzione del filare di palme, che arricchirà il paesaggio e ricorderà la storia del parco. Questi interventi puntano a rendere Villa Sciarra non soltanto un’area verde recuperata e sicura, ma anche un luogo di educazione, socialità e cultura.

Lo sviluppo del progetto conferma l’intenzione di far diventare Villa Sciarra un polmone verde accessibile e curato per i quartieri limitrofi. Sarà uno spazio dove storia e natura si incontrano per il pubblico romano, valorizzato da un investimento pubblico che mette al centro il bene collettivo. Le istituzioni coinvolte, dalla Sovrintendenza al Comune, sono pronte a gestire le future fasi di riapertura e animazione degli spazi.

Questa nuova pagina nella vita di Villa Sciarra promette di restituire alla città un patrimonio di rara qualità, ormai troppo a lungo ignorato. I lavori appena partiti segnalano una direzione definita per il recupero e la conservazione di uno dei giardini storici più belli di Roma.

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