Villa ripa tra rio grande e fiume tordino celebra il festival culturale dei borghi rurali 2025

Villa ripa tra rio grande e fiume tordino celebra il festival culturale dei borghi rurali 2025

Villa Ripa di Teramo premiata dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, il Festival Culturale dei Borghi Rurali della Laga celebra natura, storia e solidarietà con escursioni, mostre e musica tradizionale.
Villa Ripa Tra Rio Grande E Fi Villa Ripa Tra Rio Grande E Fi
Villa Ripa, borgo storico di Teramo, è stato premiato dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile come esempio di buona pratica territoriale. Il Festival Culturale dei Borghi Rurali della Laga, in programma il 18 maggio 2025, celebra il legame tra natura, cultura e memoria locale con escursioni, visite storiche, mostre e momenti di socialità. - Gaeta.it

Villa Ripa, borgo storico di Teramo, torna al centro dell’attenzione nazionale grazie al riconoscimento attribuito dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile come “Buona Pratica Territoriale per un’Italia più Sostenibile 2024”. Il Festival Culturale dei Borghi Rurali della Laga, previsto per domenica 18 maggio 2025, mette in luce questa piccola comunità con un programma che unisce natura, cultura e memoria storica lungo le sponde del Rio Grande e del fiume Tordino.

Il contesto e il valore del riconoscimento asvis

L’evento nasce all’interno di una cornice più ampia promossa dall’ASviS, ente che supporta iniziative virtuose in tema di sostenibilità ambientale e sociale in tutta Italia. Villa Ripa ha conquistato l’attestato grazie al suo impegno costante nel recupero e nella valorizzazione del territorio, oltre che nella partecipazione attiva dei residenti. Questo premio sottolinea la capacità dei piccoli borghi di contribuire a un modello di sviluppo che mette al centro il rispetto per l’ambiente e la coesione della comunità.

Il riconoscimento favorisce inoltre una maggiore visibilità nazionale per questo territorio, stimolando nuove forme di turismo culturale e green. Ecco perché il festival rappresenta un’occasione per presentare le bellezze naturalistiche e storiche del luogo, invitando il pubblico a scoprire i percorsi di trekking e le tradizioni del passato. Non a caso, l’appuntamento coinvolge numerose realtà locali, collaborando con attività agricole, fondazioni culturali e realtà produttive come il Frantoio dell’Alto Tordino e la Fondazione Tercas.

Il programma culturale e le attività all’aperto

La giornata del 18 maggio offre un itinerario articolato tra passeggiate immersi nel paesaggio collinare e momenti di scoperta storica. La camminata, prevista tra la Valle del Rio Grande e il fiume Tordino, si sviluppa in un ambiente ricco di vegetazione e panorami tipici dell’Appennino abruzzese. Una tappa significativa è rappresentata dalla Fonte della Marchesa, dove verrà proposta una lettura in dialetto di brani tratti da “I Promessi Sposi”, creando un legame tra letteratura e identità locale.

L’escursione prevede la presenza di una guida esperta e richiede una prenotazione obbligatoria. Per ragioni di sicurezza, si raccomanda l’uso di scarpe da trekking, in considerazione dei sentieri non sempre pianeggianti. Il percorso invita a immergersi in una dimensione naturale e tranquilla, lontana dal caos cittadino, mettendo in evidenza le peculiarità paesaggistiche della zona.

La visita al borgo storico e la mostra fotografica

Dopo il percorso naturalistico, il festival propone una visita al borgo di Villa Ripa, che conserva testimonianze architettoniche risalenti all’anno 1100. Gli itinerari a piedi tra le strade dell’insediamento permettono di apprezzare i rioni storici e di conoscere la storia che si estende fino all’età moderna. Particolare attenzione viene posta a una mostra fotografica che raccoglie immagini degli anni ’40 e ’50, documentando volti e momenti della comunità rurale nell’immediato dopoguerra.

Questa esposizione, allestita in spazi pubblici del paese, mette in primo piano le trasformazioni sociali e culturali vissute dal borgo. Le fotografie offrono uno spaccato autentico, spesso dimenticato, su come la vita quotidiana si svolgeva in quelle decadi. I visitatori possono così entrare in contatto diretto con la memoria collettiva della frazione, rafforzando il senso di appartenenza alla propria terra.

Il riconoscimento per l’accoglienza durante la seconda guerra mondiale

Un momento cruciale del festival riguarda la cerimonia che commemora il ruolo di Villa Ripa durante l’ultimo conflitto mondiale. Il borgo venne infatti protagonista nell’accoglienza e nella protezione delle famiglie perseguitate dalle leggi razziali. Questo capitolo storico rivive nell’evento ufficiale che ne celebra il coraggio e la solidarietà mostrata in quegli anni bui.

Si tratta di una pagina meno nota della storia locale ma di forte impatto emotivo, che ha contribuito a salvare diverse vite umane. La cerimonia rafforza l’identità collettiva e mantiene vivo il ricordo delle scelte compiute dalla comunità. Gli organizzatori ricordano quanto questi episodi siano fondamentali per comprendere appieno il valore etico e umano del paese.

Momenti di socialità e musica tradizionale nei portici dell’ex cantina

Il festival non si limita alle visite e al racconto storico: il pomeriggio prevede anche occasioni per socializzare con i residenti sotto i portici dell’ex Cantina Guerrieri. Qui si può assaporare la vita del borgo attraverso i dialoghi informal, accompagnati da musiche tradizionali che animano l’atmosfera.

Questi momenti convivono con la possibilità di gustare piatti tipici preparati dalla comunità stessa. È prevista una cena a prezzo convenzionato, per cui è necessaria la prenotazione anticipata. Le melodie e i canti popolari richiamano antiche radici musicali della zona, creando un ponte tra passato e presente.

L’iniziativa si conferma un’esperienza completa, capace di far scoprire una realtà rurale spesso poco conosciuta ma densa di storia e cultura. Anche in caso di pioggia, l’evento si svolgerà regolarmente, garantendo continuità e attenzione ai partecipanti.

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