Vico equense protagonista a napoli con il provolone del monaco dop e un menu tra tradizione e innovazione

Vico equense protagonista a napoli con il provolone del monaco dop e un menu tra tradizione e innovazione

Un evento a Napoli celebra il Provolone del Monaco dop e i sapori della costiera sorrentina, unendo tradizione, innovazione culinaria e valorizzazione del territorio campano con esperti, chef e produttori.
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A Napoli si è svolto un evento dedicato al Provolone del Monaco dop, che ha valorizzato i sapori della costiera sorrentina attraverso un menu innovativo e tradizionale, unendo cultura, territorio e gastronomia. - Gaeta.it

Un incontro dedicato al Provolone del Monaco dop e ai sapori della costiera si è svolto a Napoli, coinvolgendo esperti, chef e appassionati di gastronomia. L’evento ha messo in luce il legame tra territorio, prodotti tipici e cultura enogastronomica attraverso un menu pensato per esaltare i dettagli e le peculiarità dei singoli ingredienti.

Il valore del provolone del monaco dop e la sua diffusione

Il Provolone del Monaco dop rappresenta un prodotto tradizionale della costiera sorrentina, conosciuto per la sua lavorazione artigianale e il sapore deciso. La denominazione di origine protetta tutela la produzione e garantisce il rispetto delle tecniche tradizionali. A Napoli, durante la serata dedicata a questo formaggio, esperti e produttori hanno sottolineato come il Provolone del Monaco continui a essere un punto di riferimento fondamentale per la gastronomia locale, capace di mantenere vive tradizioni antiche anche nel contesto contemporaneo.

Il formaggio viene realizzato con latte vaccino di alta qualità, seguendo un processo che comprende la stagionatura naturale nelle grotte di tufo. Queste condizioni creano un ambiente unico, determinante per la maturazione complessa che conferisce al prodotto caratteristiche organolettiche distintive. Il Consorzio di Tutela, presente all’evento con il presidente Giosuè De Simone, ha rimarcato l’impegno nel valorizzare e promuovere il Provolone del Monaco, anche attraverso iniziative culturali legate al cibo e al territorio.

Un menu fra sapori autentici e innovativi

Il menu proposto durante la serata alla trattoria pizzeria “Ieri, Oggi, Domani” a via Nazionale, ha rappresentato un viaggio nei sapori della Campania, sfruttando il valore del Provolone del Monaco in piatti innovativi ma legati alla tradizione. La prima portata, chiamata “Padellino a Vico Equense”, comprendeva proprio il Provolone abbinato a pomodoro San Marzano, limone di Sorrento e noci locali. Quest’accostamento ha dato vita a un equilibrio di sapori freschi e decisi, tipici della costiera.

Successivamente, è stata servita una “centrotavola pizza a metro” con ingredienti semplici e studiati: fior di latte, basilico selvatico e pomodoro San Marzano. Questo piatto ha trovato una corrispondenza nel Coda di Volpe Sannio doc Taburno 2024, vino bianco dalla struttura leggera e fragrante. La proposta seguiva la filosofia di mettere in evidenza l’autenticità degli ingredienti, senza sovraccaricare i piatti di eccessi.

Tra le portate di pasta, il piatto “L’oro di Napoli” ha richiamato le tradizioni di Gragnano, includendo paccheri, pomodorini gialli e limone candito. Le scaglie di Provolone del Monaco hanno accompagnato questi elementi rivelandosi fondamentali per esaltare il sapore, valorizzato da un vino Fiano Sannio doc Taburno 2018, con caratteristiche più mature e aromatiche. Il contrasto tra il fresco e il maturo si è tradotto in un connubio che ha evidenziato le specificità regionali.

La “Cotoletta di formaggio”, servita con peperoncini verdi fritti, ha introdotto un elemento piccante per spezzare la dolcezza del Provolone. Il piatto è stato accompagnato dall’Aglianico del Taburno docg 2020, un vino rosso con corpo e intensità, adatto a sostenere sapori forti. La chiusura del menu ha previsto due ulteriori creazioni: una pasta e patate al Provolone del Monaco con un tocco di sorpresa, cui si è aggiunta una candela ripiena di ricotta, ripassata nello zucchero a velo.

Il dolce “Fernando” ha concluso la cena con un crumble che univa pasta frolla alla salvia con burro ricavato dal siero del Provolone, montato al limone. Questa scelta ha mostrato la capacità di usare ogni parte del prodotto caseario in modo non convenzionale, mantenendo però coerenza gustativa.

Un evento tra gastronomia, cultura e territorio

La serata napoletana si è svolta nell’ambito di “I viaggi del gusto e del sapere”, un progetto culturale ed enogastronomico ideato dal patron Pasquale Casillo e dal critico gastronomico Giuseppe Giorgio. L’evento ha riunito personalità di vari ambiti, tra cui l’attore Gino Rivieccio e la giornalista Santa Di Salvo, segnalando un’attenzione particolare alla contaminazione tra arte e cibo.

Il professor Vincenzo Peretti, della Federico II, ha raccontato con rigore e passione la geografia produttiva del Provolone del Monaco, collegando aspetti scientifici alle tradizioni locali. La sua presenza ha dimostrato come la ricerca possa affiancare le storie del territorio, senza separare scienza ed emozione.

Protagonisti dell’evento e figure chiave

A completare il tavolo, l’ingegnere Pino Coletti ha rappresentato l’azienda “Authentico“, esperta in prodotti tipici. Non sono mancati rappresentanti della famiglia De Gennaro, storici artigiani del latte, e il dottor Paolo Cotroneo della fattoria “La Rivolta“. La compresenza di figure come il manager artistico Lello Gomez, l’avvocato e paroliere Francesco Puglisi, e i giornalisti Roberto Esse e Serena Giorgio ha dato all’evento un respiro ampio che ha superato il semplice momento gastronomico, aprendo dibattiti su cultura, territorio e produzione.

Il ruolo di cucina e pizzeria nel racconto del gusto

Tra le mani esperte dello chef Antonio Castellano e del maestro pizzaiolo Marco Bustelli si è concretizzato il menu che ha accompagnato la serata. Le loro creazioni hanno integrato le materie prime con tecniche precise e rispettose delle tradizioni. Lo sviluppo dei piatti ha tenuto conto delle caratteristiche organolettiche del Provolone, un ingrediente complesso e ricco di sfumature.

La pizza a metro proposta ha mantenuto l’essenza della vera pizza napoletana, inserendo elementi ricercati come il basilico selvatico. Nella trattoria dove si è svolta la serata, si è provato a coniugare la convivialità tipica degli ambienti locali con un’attenta ricerca gustativa, sfruttando prodotti tipici del territorio campano. Lo chef e il pizzaiolo hanno lavorato in sintonia con i produttori per non perdere nessun dettaglio rilevante, rispettando così l’identità del Provolone del Monaco e dei vini abbinati.

La valorizzazione dei piccoli grandi dettagli di ogni piatto ha rappresentato un’ulteriore dimostrazione della capacità del cibo di raccontare storie e tradizioni, portando sulle tavole di Napoli tutto il sapore della costiera sorrentina.

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