In Italia, il patrimonio culturale si anima grazie a iniziative che aprono al pubblico luoghi solitamente chiusi, offrendo l’occasione di immergersi in storia e tradizioni locali. Nel weekend del 24-25 maggio 2025, una serie di eventi coinvolge diverse regioni italiane con visite guidate a monumenti, borghi, e siti di interesse storico, accompagnati da studenti e volontari. Questa iniziativa consente di scoprire aspetti meno noti di città storiche e piccoli centri, tra esperienze culturali e ambienti unici.
Monumenti aperti 2025: un ritorno partecipato in 87 comuni italiani
L’edizione 2025 di Monumenti Aperti si estende fino al 9 novembre, coinvolgendo 87 comuni di 19 regioni italiane. Già dal weekend del 24-25 maggio prende il via una serie di aperture straordinarie, con oltre quindici comuni pronti ad accogliere visitatori in Sardegna, Liguria, Calabria e Lazio. Il progetto riflette la volontà di valorizzare il patrimonio locale, mettendo in campo migliaia di volontari e studenti, che diventano guide impegnate a raccontare storie spesso custodite da anni dietro porta chiusa. Questi appuntamenti anticipano la lunga stagione di aperture, con iniziative che affiancano il turismo culturale a un’esperienza diretta e partecipata della storia italiana.
Roma apre le sue porte: location insolite e percorsi urbani
Per la prima volta, Roma entra a far parte ufficialmente di Monumenti Aperti, spalancando luoghi poco conosciuti dal 23 al 25 maggio. Le visite riguardano oratori barocchi normalmente inaccessibili, archivi d’arte contemporanea e biblioteche storiche. Sono stati organizzati anche itinerari che si snodano attraverso antichi acquedotti e ville aristocratiche. A guidare i visitatori sono liceali e universitari che mettono a disposizione la loro preparazione per rendere ogni tappa un laboratorio a cielo aperto, in cui archeologia e arte si intrecciano a un senso di partecipazione civica. Il programma si concentra su riscoperta e valorizzazione di angoli spesso dimenticati della capitale.
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Bosa tra fiume temo e storia artigiana: un borgo che racconta la sardegna
Nel centro occidentale della Sardegna, la cittadina di Bosa emerge grazie al suo caratteristico centro storico, dominato dalla pietra rosa e dalle tipiche case color pastello. Il fiume Temo, l’unico navigabile dell’isola, delimita un territorio che conserva tracce di tradizioni antiche. Monumenti Aperti propone visite che includono il Castello dei Malaspina e la Cattedrale dell’Immacolata, ma anche le vecchie concerie lungo la riva, simboli di un’attività economica che ha segnato l’identità locale. Gli abitanti coinvolti nell’iniziativa aprono cortili e spazi privati, offrendo un punto di vista intimo sulle lavorazioni artigiane passate e sulle relazioni sociali di un tempo.
Carloforte: l’isola di san pietro tra tonnare e patrimoni linguistici
L’isola di San Pietro, con il suo borgo di Carloforte, si prepara ad accogliere i visitatori in una giornata dedicata alla pesca del tonno e alla cultura locale, domenica 25 maggio. Qui, un dialetto ligure unico accompagna il racconto della vita marittima e delle tradizioni che hanno modellato il territorio. Le antiche tonnare saranno visitabili, così come la Torre San Vittorio con il suo osservatorio astronomico. Le fortificazioni sabaude, affacciate sul Canale di Sardegna, testimoniano le diverse epoche di difesa e di governo sull’isola. Le guide racconteranno anche la mutata economia delle marinerie e i ricordi degli approdi marittimi, elementi che definiscono questa piccola comunità isolana.
Cosenza: un incontro tra storia antica e arte contemporanea nel cuore della calabria
Il capoluogo calabrese apre al pubblico venerdì 23 e sabato 24 maggio, offrendo un percorso che attraversa la città vecchia affacciata sul Crati. Le strade propongono palazzi nobiliari, chiese medievali e zone meno conosciute. Il castello svevo domina la vista dall’alto, mentre nel centro si visitano luoghi come la Biblioteca Civica e il Chiostro di San Domenico, insieme ai palazzi storici di corso Telesio. Monumenti Aperti aggiunge una dimensione moderna accostando il percorso storico al MAB – Museo all’Aperto Bilotti, spazio in cui si incontrano sculture di Dalí e De Chirico con l’arte urbana contemporanea. La mostra all’aperto crea un dialogo tra tradizioni e creatività recente, ampliando l’esperienza culturale nel contesto calabrese.
Eventi in altri comuni: una rete di piccoli borghi tra storia e natura
Durante il fine settimana del 24-25 maggio, insieme alle località principali, Monumenti Aperti coinvolge anche 11 piccoli centri, distribuiti soprattutto in Sardegna ma non solo. Assemini, Chiaramonti, Cuglieri, Ittiri, Monteleone Rocca Doria, Nuxis, Ossi, Quiliano, Selargius, Simala e Sini propongono visite a chiese di campagna, necropoli, fortificazioni, case storiche e musei dedicati alle tradizioni locali. Questi siti rappresentano pezzi preziosi della memoria collettiva, resi accessibili grazie all’impegno di scuole, associazioni e cittadini volontari. Le giornate di apertura restituiscono una conversazione diretta tra pubblico e luoghi, mostrando come anche le aree più piccole siano custodi di storie significative.