Via libera per stretto di Messina come stazione appaltante qualificata nel decreto infrastrutture 2025

Via libera per stretto di Messina come stazione appaltante qualificata nel decreto infrastrutture 2025

Le commissioni Ambiente e Trasporti della Camera approvano l’emendamento che qualifica la società Stretto di Messina come stazione appaltante, accelerando le procedure per la costruzione del ponte sullo Stretto.
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Le commissioni Ambiente e Trasporti della Camera hanno approvato l’emendamento che riconosce la società Stretto di Messina come stazione appaltante qualificata, accelerando così le procedure per la realizzazione del ponte sullo Stretto, opera strategica di interesse nazionale. - Gaeta.it

Le commissioni Ambiente e Trasporti della Camera hanno approvato l’emendamento dei relatori al decreto infrastrutture che include la società Stretto di Messina nell’elenco delle stazioni appaltanti qualificate. Questo passaggio segna un avanzamento fondamentale verso la costruzione del ponte sullo stretto, un’opera considerata di interesse nazionale prioritario. Il decreto mira a semplificare e velocizzare le procedure burocratiche collegando la società direttamente alle fasi decisionali dei processi pubblici.

Confronto con casi simili già inseriti nel decreto infrastrutture

La scelta di considerare Stretto di Messina come stazione appaltante segue un modello già adottato per altre realtà legate a grandi eventi nazionali. Tra queste ci sono la Società Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 e quella del Giubileo 2025, entrambe inserite nel medesimo elenco. Questi enti hanno potuto gestire direttamente le gare e le fasi di appalto riducendo i tempi tecnici. Adottare questo schema anche per il ponte permette di garantire un iter procedurale più snello rispetto a quello ordinario previsto per i normali bandi pubblici.

Il ponte sullo stretto di messina come opera strategica nazionale

Il ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili ha definito questa norma un passo decisivo per “accelerare un’opera prioritaria e di preminente interesse nazionale”. Il ponte sullo stretto di Messina rappresenta un progetto atteso da decenni per collegare la Sicilia alla Calabria con un’infrastruttura stabile e moderna. Il ruolo riconosciuto alla società Stretto di Messina punta a fare del progetto un cantiere più fluido, consentendo un intervento diretto e più rapido sulle attività necessarie per avanzare verso la realizzazione.

Il ruolo della società stretto di messina come stazione appaltante

Con l’approvazione dell’emendamento, la società Stretto di Messina potrà operare ufficialmente come stazione appaltante qualificata. In pratica, potrà gestire in autonomia le procedure di progettazione, affidamento ed esecuzione dei contratti pubblici necessari. Questo significa che non dovrà più fare affidamento su passaggi intermedi o su altri enti, ma potrà agire con piena responsabilità sulle fasi chiave nello sviluppo del progetto. La misura punta a snellire i tempi e tagliare le lungaggini burocratiche, velocizzando così ogni attività funzionale alla costruzione del ponte.

Conseguenze pratiche per la realizzazione dell’opera

La semplificazione normativa autorizza la società a procedere con maggior tempestività. Ora potrà condurre direttamente le attività di progettazione esecutiva, affidare le commesse e controllare lo svolgimento dei lavori senza dover attendere autorizzazioni da passaggi terzi. Questo nuovo ruolo riduce l’incertezza temporale, aspetto spesso critico in interventi di tale portata. La decisione del Parlamento e delle commissioni coinvolte indica una volontà chiara di sburocratizzare l’iter, superando ostacoli amministrativi che da anni bloccano l’opera.

Il quadro normativo e i prossimi snodi burocratici

Il decreto infrastrutture 2025 autorizza formalmente la società Stretto di Messina e, al contempo, delinea i confini entro cui potrà operare come stazione appaltante. Questo include obblighi di trasparenza e rispetto delle norme sugli appalti pubblici. Eppure, con questa qualifica la società guadagna maggiore autonomia nella gestione dei contratti. Nei prossimi mesi si attendono kermesse amministrative e bandi per le diverse fasi di progettazione e realizzazione. Sarà cruciale monitorare come verranno effettivamente avviati i processi e se questa norma favorirà un’accelerazione concreta.

Impatto politico e tecnico

L’inserimento di Stretto di Messina nell’elenco delle stazioni appaltanti qualificate è già percepito come uno snodo rilevante dalla politica e dagli enti tecnici coinvolti. La missione è quella di trasformare in tempi ragionevoli un progetto ambizioso in un cantiere attivo, per creare un collegamento stabile tra le due sponde dello stretto. Gli effetti di questa scelta si valuteranno a breve con la partenza delle procedure amministrative e il conseguente avvio dei lavori preparatori.

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