Via libera alla legge in valle d’aosta per alloggiare il personale turistico in edifici esistenti

Via libera alla legge in valle d’aosta per alloggiare il personale turistico in edifici esistenti

La Regione Valle d’Aosta approva una legge per riutilizzare edifici esistenti e offrire alloggi al personale stagionale del turismo, sostenuta da commissioni e gruppi politici in vista del voto finale nel consiglio regionale.
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La Regione Valle d’Aosta ha approvato una legge che permette di riutilizzare edifici esistenti per offrire alloggi al personale stagionale del settore turistico, con l’obiettivo di risolvere la carenza di sistemazioni e valorizzare il patrimonio immobiliare senza nuove costruzioni. - Gaeta.it

La Regione Valle d’Aosta ha approvato una legge che consente di usare edifici già presenti sul territorio per ospitare il personale di imprese legate al turismo. Questa norma mira a fornire soluzioni abitative per chi lavora negli alberghi, nei locali commerciali e nei ristoranti, alleggerendo così le difficoltà nel trovare sistemazioni adeguate per i lavoratori stagionali. L’approvazione in commissione ha segnato un passaggio importante verso la discussione finale in consiglio regionale fissata per i primi di giugno 2025.

Le commissioni assetto del territorio e sviluppo economico approvano il testo

Il 27 maggio, le Commissioni “Assetto del territorio” e “Sviluppo economico” hanno preso la decisione di dare il via libera al provvedimento sugli alloggi per il personale turistico. Le due commissioni si sono riunite congiuntamente per esaminare in dettaglio il disegno di legge, che è stato presentato dalla Giunta regionale all’inizio di aprile. Il testo, articolato in dodici articoli, ha raccolto il sostegno della maggioranza delle forze politiche regionali, con pareri positivi da gruppi come UV, FP-PD, PLA, Lega VdA, RV e FI, mentre il PCP ha preferito astenersi.

Relatori e associazioni coinvolte

I relatori della legge, Albert Chatrian e Corrado Jordan , hanno sottolineato l’importanza della norma per affrontare il problema della carenza di alloggi per i lavoratori che operano nel settore turistico durante la stagione. Hanno ricordato che il percorso legislativo ha coinvolto diverse associazioni di categoria, quali ADVA e Confcommercio, e gli assessori competenti, Grosjacques e Sapinet, insieme ai dirigenti regionali. L’obiettivo è doppio: da una parte mettere a disposizione nuove sistemazioni per chi lavora nelle imprese turistiche, dall’altra ridare nuova vita agli immobili già esistenti, evitando così ulteriori costruzioni e preservando il territorio.

Il testo legge e le sue implicazioni per il personale stagionale

Il disegno di legge autorizza il riuso di edifici preesistenti per ricavare spazi abitativi dedicati al personale delle imprese alberghiere, dei commercianti e degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande attivi in Valle d’Aosta. Non si tratta solo di nuove costruzioni o alloggi temporanei, ma di un intervento che punta a sistemare un’esigenza concreta – quella di reperire alloggi per i dipendenti stagionali, che spesso faticano a trovare una casa durante la stagione turistica. La legge, con queste premesse, si pone come uno strumento di supporto alle realtà economiche locali, soprattutto in periodi dell’anno in cui la domanda di lavoro aumenta.

Flessibilità e rigenerazione urbana

Il testo include anche la possibilità di estendere questa misura ad altre attività strettamente legate al settore turistico, lasciando aperti margini per adattamenti futuri durante l’esame in Consiglio Valle. Il progetto normativo non riguarda solamente l’attività imprenditoriale, ma tocca anche elementi di rigenerazione urbana, da tempo attesi in molte zone della regione, visto il valore storico e architettonico di alcuni fabbricati. La valorizzazione di questi immobili contribuisce a migliorare il contesto abitativo e potrebbe incidere positivamente anche sulla qualità della vita e sui ritmi della stagione turistica.

Posizione del rassemblement valdôtain e le proposte di modifica

Tra i gruppi che hanno mostrato interesse per il provvedimento, il rassemblement valdôtain ha espresso alcune riserve sulla portata della norma. Pur sostenendo la legge e condividendone le finalità, i consiglieri hanno chiesto di ampliare la platea dei soggetti che possono usufruire degli alloggi ricavati. Secondo loro, il testo attuale limita troppo la possibilità di accesso a quelle imprese che non sono formalmente classificate come alberghiere, ma che comunque affrontano le stesse difficoltà nel trovare e mantenere il personale stagionale.

Il rassemblement valdôtain ha annunciato che presenterà emendamenti durante l’esame in Consiglio Valle per estendere i benefici anche ad altre categorie economiche collegate al turismo. Questo intervento mira a rispondere a una realtà più ampia, dove diverse attività lavorative si trovano a dover gestire problemi simili sul fronte abitativo. Al momento, la questione rimane aperta in vista della discussione in consiglio prevista per i giorni 4 e 5 giugno, quando il testo sarà sottoposto all’esame definitivo.

Il contesto turistico e la necessità di soluzioni abitative in valle d’aosta

La Valle d’Aosta registra ogni anno un incremento di turisti, specialmente nella stagione invernale e estiva, grazie alle sue località montane, agli impianti sciistici e ai parchi naturali. Questo afflusso determina un aumento della domanda di prodotti e servizi turistici, a cui corrisponde una richiesta di manodopera stagionale per coprire i picchi lavorativi. Il problema degli alloggi per i dipendenti in queste fasce temporali è noto e rappresenta spesso un collo di bottiglia per una gestione efficace delle strutture ricettive.

In molte zone, gli spazi abitativi disponibili risultano insufficienti o troppo costosi, con conseguenze dirette sulla capacità delle imprese di mantenere personale per tutta la durata della stagione. La nuova legge prova a risolvere questo nodo senza ricorrere a nuove costruzioni. La possibilità di adattare immobili già presenti permette di contrastare il fenomeno dell’abbandono urbano e ridurre il consumo di suolo, fattori rilevanti nella salvaguardia del paesaggio valdostano.

Questa strategia risponde a una doppia esigenza: garantire ai lavoratori un alloggio dignitoso e allo stesso tempo rafforzare il tessuto economico del turismo in Valle d’Aosta. Con l’esame imminente in consiglio regionale, si attendono ora i dettagli sulle modalità applicative e sugli eventuali aggiustamenti proposti dalle forze politiche presenti.

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