Il percorso ciclabile lungo la sponda ovest del lago di Garda si avvicina a una nuova fase decisiva. La conferenza dei servizi della provincia autonoma di Trento ha dato il via libera all’unità funzionale 2 , che unisce la spiaggia dello Sperone alla foce del Ponale. Si tratta dell’ultimo segmento necessario per completare l’intero progetto, atteso ormai da molti anni dalle comunità locali e dagli appassionati di cicloturismo.
La conferma ufficiale è arrivata a Riva del Garda, durante un sopralluogo sul primo tratto già realizzato della ciclovia, alla presenza di figure istituzionali di rilievo, tra cui il presidente della provincia Maurizio Fugatti, il ministro delle infrastrutture e dei trasporti e il sindaco di Riva del Garda. Per il completamento resta ora solo da passare alla fase di progettazione definitiva e alla successiva gara d’appalto.
Approvazione dell’unità funzionale 2 e dettagli tecnici del percorso
L’approvazione dell’unità funzionale 2 da parte della conferenza dei servizi ha segnato un passaggio fondamentale. Questo segmento collega due punti chiave della ciclovia, ossia la spiaggia dello Sperone e la foce del Ponale, chiudendo il percorso lungo la sponda ovest del Garda trentino. La valutazione ha incluso approfondimenti su diversi aspetti tecnici e ambientali, come la sicurezza stradale, le condizioni geologiche del territorio e l’impatto paesaggistico.
I servizi provinciali, con il loro parere favorevole, hanno indicato che il tracciato sarà realizzato con attenzione alla sicurezza del ciclista e al rispetto del contesto naturale. Parti del percorso si svilupperanno lungo vecchie gallerie naturali e artificiali, recuperando il tracciato dell’ex strada statale 45bis. Il progetto prevede un itinerario protetto, studiato per integrarsi con le pareti rocciose che caratterizzano quel tratto del lago, garantendo un’esperienza immersiva, in sicurezza.
Progettazione esecutiva e prossimi passi
Ora che l’UF2 è stato approvato, scatterà la fase di progettazione esecutiva. Questa fase definirà nel dettaglio le caratteristiche costruttive prima di indire la gara per realizzare materialmente il nuovo tratto, così come è accaduto per il primo segmento.
Il valore strategico della ciclovia per l’alto Garda e il cicloturismo
L’opera, ideata e sostenuta dagli amministratori locali fin dal 2019, rappresenta un investimento importante per la mobilità dolce e il turismo in provincia di Trento. Il tracciato ciclabile punta a valorizzare l’area dell’alto Garda, attrarre turisti e offrire ai residenti un sistema di spostamento alternativo e sostenibile.
Il presidente Fugatti ha sottolineato come la ciclovia sia “un tassello cruciale per promuovere forme di turismo a basso impatto ambientale e per dare impulso all’economia locale”. Le infrastrutture già realizzate hanno visto un investimento di oltre 11 milioni di euro, spesi soprattutto con imprese trentine, a sottolineare il radicamento del progetto nel territorio.
Paesaggi e attrattive naturali
Camminare o pedalare lungo la ciclovia significa immergersi in una zona con paesaggi di pregio, dalle acque cristalline del lago alle formazioni rocciose lungo il percorso. Questi elementi contribuiscono a rendere la ciclovia del Garda un polo attrattivo per chi cerca un’esperienza sportiva all’aria aperta e a contatto con la natura.
L’investimento nella mobilità ciclabile si collega anche a scelte culturali e di tutela del territorio, puntando a ridurre il traffico veicolare in aree sensibili. Il progetto non riguarda solo l’aspetto sportivo ma vuole favorire “una nuova idea di fruizione del paesaggio”.
I protagonisti e la presenza istituzionale durante il sopralluogo
La mattina dell’approvazione dell’unità funzionale 2 si è svolto un sopralluogo lungo il primo tratto della ciclovia già completato. In quell’occasione erano presenti rappresentanti istituzionali di alto livello: oltre al presidente della provincia autonoma di Trento, erano presenti il ministro delle infrastrutture e dei trasporti e il sindaco di Riva del Garda. Ha partecipato anche il commissario straordinario dell’opera, ingegner Francesco Misdaris.
La loro presenza ha confermato l’importanza attribuita alla ciclovia come progetto infrastrutturale e turistico. Il sopralluogo è servito a monitorare lo stato dei lavori già effettuati e a ripercorrere l’intero sviluppo del progetto dalla sua fase iniziale. I protagonisti hanno evidenziato l’impegno degli uffici provinciali e il lavoro di squadra tra le istituzioni coinvolte.
Risonanza mediatica e prossimi sviluppi
Questa fase ha avuto una forte risonanza sui media locali e nelle comunicazioni istituzionali, rafforzando la percezione pubblica dell’opera come un investimento serio e con ricadute positive per il territorio. Si attende ora di seguire gli sviluppi nei mesi a venire, soprattutto per l’avvio dei lavori nel tratto UF2.