Il cammino ecclesiastico di un prelato che dal 1992 al 2002 ha ricoperto incarichi di rilievo nella chiesa spagnola, guidando diocesi importanti e promuovendo attività culturali, sociali e formative, si è definito attraverso scelte significative e iniziative concrete. Ecco come si sono svolti questi anni chiave della sua vocazione.
L’elezione a vescovo di ávila e l’avvio di un sinodo diocesano nel 1992
Nel 1992 Giovanni Paolo II ha scelto un nuovo vescovo per la diocesi di Ávila, una città con una lunga tradizione religiosa e culturale in Spagna. Il vescovo, subito dopo il suo insediamento, ha convocato un sinodo diocesano. Questo evento ha rappresentato una tappa importante per coinvolgere il clero e i fedeli nel rinnovamento della vita ecclesiale territoriale. La convocazione del sinodo ha dato impulso a diverse iniziative culturali, volte a valorizzare il patrimonio religioso e artistico locale. La promozione di attività sociali ha ampliato il dialogo della chiesa con le comunità svantaggiate, cercando di rispondere alle esigenze concrete di un territorio segnato da problematiche economiche e sociali. Questo periodo è stato caratterizzato dall’intensificazione della presenza pastorale sul territorio, con attenzione particolare per la formazione e l’assistenza.
L’arrivo a granada e il rilancio della formazione teologica nel 1996
Nel 1996 il prelato è stato nominato arcivescovo di Granada, città dal profondo valore storico e spirituale. Qui ha rivolto la sua attenzione soprattutto alla formazione teologica, un aspetto essenziale per consolidare la preparazione del clero e per rafforzare la presenza della chiesa nelle scuole e nei centri di cultura religiosa. Sono stati potenziati corsi e programmi di aggiornamento in modo che i sacerdoti potessero rispondere con maggiore competenza e attenzione alle sfide contemporanee. L’arcivescovo ha avviato anche progetti sociali, ampliando il coinvolgimento nei servizi di assistenza verso le fasce più deboli della popolazione. Mappe di intervento più articolate hanno permesso di migliorare l’efficacia di queste opere, che hanno spaziato dalla carità all’educazione. Granada ha così visto un rilancio della presenza attiva della chiesa nella vita quotidiana della città, attraverso eventi pubblici e iniziative aperte.
Toledo, dal 2002 incarico di arcivescovo metropolita e primate di spagna con nuovi focus su evangelizzazione e carità
Il 24 ottobre 2002 è arrivata la nomina a arcivescovo metropolita di Toledo e primate di Spagna, un ruolo di grande responsabilità e prestigio. In questa veste il prelato ha concentrato l’azione sul rafforzamento della formazione del clero, considerando questo punto un fattore chiave per il futuro della chiesa. Ha istituito nuove strutture dedicate all’evangelizzazione, mirate a raggiungere un pubblico più ampio con strumenti aggiornati e iniziative pastorali innovative. Il lavoro ha riguardato anche l’ampliamento delle attività caritative, con l’obiettivo di offrire risposte concrete a problemi sociali crescenti, in particolare nelle aree più fragili della società. L’attenzione al dialogo con la società civile e all’impegno sociale ha caratterizzato questo decennio, durante il quale la guida alla diocesi di Toledo si è distinta per un impegnativo progetto di rilancio e innovazione pastorale.