Il ministero dell’Università e Ricerca ha messo fine a settimane di attesa, ufficializzando la nomina di tre membri del Consiglio di Amministrazione del Consiglio nazionale delle Ricerche . Contemporaneamente si è avviata la fase di selezione per la carica di presidente del principale ente pubblico italiano che coordina la ricerca scientifica.
Nomina dei tre componenti del consiglio di amministrazione del cnr
Il 2025 ha visto un primo passo concreto nel rinnovo della governance del Cnr. Il ministro Anna Maria Bernini ha firmato il decreto che nomina tre nuovi componenti del Consiglio di Amministrazione. I nomi scelti rispecchiano la rappresentanza di diverse istituzioni chiave nel mondo della ricerca e dell’economia.
Nuovi membri nominati
Francesco Svelto arriva con la designazione della Conferenza dei rettori delle università italiane , una voce rappresentativa del sistema accademico e della didattica universitaria. Giuseppe Tripoli rappresenta l’Unione italiana delle Camere di commercio, una realtà che unisce imprese e sviluppo locale, con attenzione anche al comparto della ricerca applicata e all’innovazione nei territori. Elisabetta Cerbai ha ottenuto la nomina dalla Conferenza permanente per i rapporti tra Stato, Regioni e Province autonome, portando il punto di vista degli enti territoriali e della collaborazione amministrativa con il governo centrale.
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Ognuno di loro avrà un ruolo determinante nel definire le strategie del Cnr, ente che coordina centinaia di laboratori e progetti di ricerca sulle scienze naturali, tecnologiche e sociali. La loro nomina interrompe un periodo senza aggiornamenti, segnando un passo avanti nella gestione interna e nella definizione dei futuri indirizzi.
Convocazione del comitato per la selezione del presidente del cnr
Parallelamente alla nomina dei membri del Cda, il comitato di selezione incaricato di scegliere i candidati alla presidenza del Cnr è stato convocato dal presidente Antonio Zoccoli. Questa fase è cruciale perché definirà chi guiderà l’ente nei prossimi anni e avrà il compito di garantire la continuità e lo sviluppo delle attività scientifiche e tecniche.
Il comitato ha il compito di stilare un avviso pubblico con le modalità e i termini per la presentazione delle candidature alla carica di presidente. Il bando è stato previsto in tempi rapidi e verrà pubblicato dallo stesso ministero nel giro di pochi giorni, segno dell’urgenza di completare il processo decisionale.
I candidati raccolti saranno valutati da questo comitato che, dopo un’attenta selezione, proporrà al ministro una rosa di cinque nomi. La scelta finale spetterà a Bernini, che formalizzerà la nomina del nuovo presidente sulla base delle proposte. L’intera procedura è stimata chiudersi entro circa un mese, consolidando così la struttura dirigenziale del Cnr.
Il valore strategico della nuova governance per la ricerca italiana
Il rinnovo delle cariche del Consiglio nazionale delle Ricerche assume un rilievo particolare per il futuro della ricerca italiana. Il Cnr rappresenta l’ente pubblico con la più ampia rete di laboratori nel nostro Paese, con progetti che spaziano dalla fisica all’ingegneria, dalle scienze ambientali a quelle biomediche.
Equilibrio tra i diversi mondi della ricerca
L’ingresso dei tre nuovi membri del Cda, provenienti da ambiti diversi, promette un confronto più ampio e un equilibrio tra mondo accademico, impresa e amministrazione pubblica. Questa composizione può aiutare a tracciare nuove linee di sviluppo, favorendo la collaborazione tra università, industria e istituzioni locali.
La scelta del presidente sarà un passaggio fondamentale per confermare o rivedere le priorità del Cnr. La guida individuata avrà il compito di affrontare sfide complesse, come il trasferimento tecnologico, il sostegno alle startup innovative e la promozione della ricerca multidisciplinare. Anche la gestione delle risorse pubbliche e la partecipazione ai programmi europei rappresentano compiti delicati nel prossimo mandato.
L’attenzione sulla governance è alta, visto il ruolo centrale del Cnr nel sistema scientifico nazionale ed europeo. Chi guiderà il consiglio da qui a poco contribuirà a orientare gli investimenti e a rafforzare la posizione dell’Italia nell’ambito della ricerca globale, con effetti che si rifletteranno su innovazione, sviluppo tecnologico e competitività economica.
Lo sblocco delle nomine arriva quindi in un momento chiave per il sistema ricerca italiano. Una volta completata la scelta del presidente e insediato il nuovo consiglio, il Cnr potrà riprendere con forza il suo ruolo di principale attore pubblico della ricerca, rispondendo alle esigenze di un Paese che guarda anche al futuro nel campo scientifico.