Vertice Nato domani: il premier svedese kristersson avverte sul nodo decisivo del 5%

Vertice Nato domani: il premier svedese kristersson avverte sul nodo decisivo del 5%

Domani il vertice Nato affronta la delicata trattativa sull’ammissione della Svezia, con il premier Ulf Kristersson che sottolinea incertezze sul rispetto della soglia del 5% per le spese militari e la posizione chiave della Spagna.
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Domani si terrà un vertice Nato decisivo per l’ammissione della Svezia, con tensioni legate alla soglia del 5% delle spese militari e al sostegno della Spagna, mentre il premier Kristersson mantiene cautela sugli esiti. - Gaeta.it

Domani si terrà un vertice Nato che si preannuncia denso di tensioni, in particolare su un punto cruciale: l’accordo riguardante l’ammissione della Svezia con una soglia del 5%. Il premier svedese Ulf Kristersson ha lasciato chiaramente intendere che il percorso verso l’intesa non è ancora completato, sottolineando la delicatezza e complessità della situazione. Le dichiarazioni fatte a diversi media internazionali, ANSA compresa, aprono scenari incerti sul futuro ruolo svedese nel Patto Atlantico.

Cautela di kristersson sulla trattativa

Nel corso di un incontro con rappresentanti della stampa internazionale, il premier svedese ha manifestato cautela rispetto alle aspettative sugli esiti del vertice. “Non do nulla per scontato”, ha spiegato Kristersson, puntualizzando come il possibile accordo sul parametro del 5% non vada dato per acquisito. Questo punto si riferisce alle spese militari della Svezia, un criterio considerato essenziale dai membri Nato per garantire impegno e partecipazione equilibrata.

L’inquilino di Rosenbad, il palazzo del governo a Stoccolma, ha chiarito che qualsiasi decisione sarà confermata solo al termine del vertice, evitando di alimentare false certezze nel dibattito pubblico e politico. Eppure, un’intesa in questo senso avrebbe significato un riconoscimento ufficiale della Svezia come parte integrante della Nato, un traguardo ambito ma ancora incerto.

Le posizioni della spagna e la tensione intra-alleata

Kristersson ha inoltre commentato il peso politico che potrebbe avere la posizione assunta dalla Spagna in questa fase negoziale. Se la Svezia non riuscisse a ottenere prima del vertice l’appoggio spagnolo, si configurerebbe uno scenario piuttosto complicato. Il premier ha definito la mancata decisione sul 5% un segnale “molto negativo”, soprattutto per alcuni paesi già membri, sottolineando l’importanza che tutti i membri europei della Nato trovino un momento di unità su questo punto.

Il nodo delle cosiddette “eccezioni nazionali” è stato scartato: nella bozza di conclusioni del vertice il premier non vede margini per concessioni particolari da parte di uno o più paesi. Questo indica un rigore negoziale nell’affrontare questioni chiave legate alla definizione degli obblighi militari e finanziari dei nuovi membri. Un atteggiamento che potrebbe complicare ulteriormente la chiusura dell’accordo, ma che ribadisce la volontà di chiarezza e coerenza del Patto Atlantico.

Implicazioni politiche e militari per la svezia

Il vertice di domani segna un momento importante per la Svezia, che da anni aspira a entrare nella Nato ma deve confrontarsi con complessità politiche interne agli alleati. L’attenzione si concentra soprattutto sulle spese per la difesa, la capacità di contribuire agli impegni comuni e il timore di freni o resistenze inaspettate da parte di paesi chiave.

Per la Svezia, l’ingresso nell’alleanza rappresenterebbe un cambiamento strategico, soprattutto in un contesto europeo segnato da instabilità e nuove minacce. Proprio per questo motivo, il premier Kristersson ha mostrato volontà di non dare per certi accordi che devono ancora essere formalizzati e ratificati. La pressione politica e diplomatica sarà alta, e domani si capirà se si riuscirà finalmente a sciogliere nodi rimasti in sospeso.

Lo sviluppo di queste ore sarà seguito con attenzione da osservatori internazionali e commentatori, che valuteranno l’impatto delle decisioni prese sul futuro assetto della sicurezza in Europa e sulla collaborazione fra alleati.

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