Un gruppo di 27 giovani velisti italiani tra i 14 e i 17 anni ha iniziato un viaggio unico a bordo dell’amerigo vespucci, la nave scuola della marina militare italiana. Partiti da una località costiera italiana, sono pronti a salpare alla volta di palermo, dove arriveranno l’8 maggio 2025. Questa esperienza rientra nel progetto “generazione vespucci“, una collaborazione tra marina militare, federazione italiana vela e difesa e servizi, pensata per avvicinare i ragazzi alla navigazione e ai valori marinareschi.
Il progetto generazione vespucci e la selezione dei giovani velisti
“generazione vespucci” nasce con lo scopo di far vivere ai giovani l’avventura della navigazione tradizionale, attraverso un percorso pratico e formativo a bordo di una delle navi più famose al mondo. I 27 ragazzi e ragazze sono stati scelti dopo un processo rigoroso dalla federazione italiana vela. Tutti hanno mostrato capacità tecniche e soprattutto spirito di gruppo, qualità fondamentali per affrontare la vita in mare aperto.
Questa iniziativa si inserisce in un quadro di iniziative finalizzate a sviluppare nei giovani il rispetto per la tradizione marinaresca e a diffondere valori di lealtà e collaborazione. Oltre alle competenze specifiche legate alla vela, i partecipanti sperimenteranno la dimensione pratica di lavorare fianco a fianco con l’equipaggio della marina militare, imparando ad assumersi responsabilità e a riconoscere il valore del lavoro condiviso.
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Fascia d’età e obiettivi formativi
La scelta di ragazzi tra i 14 e i 17 anni intende coinvolgere una fascia d’età in cui si formano carattere e capacità di adattamento, offrendo al tempo stesso un’occasione da ricordare per tutta la vita. L’imbarco sull’amerigo vespucci rappresenta un momento formativo ma anche uno stimolo a coltivare passioni sportive e legami umani forti, elementi essenziali in contesti impegnativi come quello della navigazione.
La vita a bordo della nave amerigo vespucci: vela, tradizione e formazione
A bordo della nave scuola, i partecipanti vivranno giorni intensi immersi in una realtà fatta di vele, nodi, turni di guardia e momenti di condivisione. La vita sul vespucci richiede disciplina, rispetto per le regole di bordo e capacità di cooperazione, qualità su cui si fondano anche i valori della marina militare.
Durante il viaggio verso palermo, i giovani saranno parte attiva della gestione della nave sotto la guida degli ufficiali e del personale esperto. Impareranno a manovrare le vele, a conoscere le dotazioni di sicurezza e a muoversi in una comunità di mare dove ognuno ha un ruolo preciso. Questa immersione nella cultura marinaresca si lega alla tradizione storica della nave, fiore all’occhiello della marina militare, costruita per insegnare e mantenere vive certe pratiche antiche.
Formazione sui valori di lealtà e collaborazione
Accanto all’esperienza pratica, i ragazzi affronteranno momenti formativi dedicati ai valori della lealtà e della collaborazione, centrali per la vita militare ma utili anche nella vita di tutti i giorni. La capacità di fare squadra si sperimenta in ogni attività di bordo, dal sollevare una vela alla gestione delle emergenze. Questi insegnamenti si appuntano come strumenti preziosi per la crescita personale.
La favola del vespucci: un racconto in musica per i più piccoli
Il progetto “generazione vespucci” non si limita ai ragazzi impiegati nel viaggio ma propone anche iniziative per un pubblico più giovane. Tra queste c’è la favola del vespucci, uno spettacolo musicale che racconta la storia avventurosa di “aurora e la nave incantata”. Il racconto utilizza la musica per trasmettere ai bambini valori di coraggio, scoperta e affezione verso il mare.
Questa favola si propone come un modo per avvicinare i più piccoli al mondo della vela senza tralasciare l’aspetto educativo. Lo spettacolo si svolge in diverse sedi e accompagna il programma di sensibilizzazione marinaresca su più livelli di età. Attraverso una narrazione semplice ma coinvolgente, si mira a stimolare la curiosità dei bambini verso la cultura marina e la tradizione.
Coinvolgimento della società civile
L’attenzione a coinvolgere fasce diverse della popolazione giovanile dimostra l’interesse a costruire un rapporto duraturo tra la società civile e le attività della marina militare. Lo sguardo non è solo rivolto alla formazione tecnica ma anche a far conoscere la storia e il fascino del mare e delle navi tradizionali sin dalla tenera età.
La partenza del gruppo di giovani velisti sull’amerigo vespucci segna l’avvio di un’esperienza ricca di insegnamenti e scoperte. I 27 ragazzi partono con la consapevolezza di affrontare giorni di navigazione che rappresentano un ponte tra passato e presente, tra sport e cultura. Un viaggio che testimonia come la tradizione marinaresca italiana continui a essere un patrimonio vivo, capace di trasmettere valori profondi e legami umani duraturi.