Venezia e la sua laguna fuori dalla lista dei siti unesco a rischio nel 2025

Venezia e la sua laguna fuori dalla lista dei siti unesco a rischio nel 2025

Il comitato del patrimonio mondiale dell’Unesco ha escluso Venezia e la sua laguna dalla lista dei siti a rischio, riconoscendo i miglioramenti nella gestione, tutela ambientale e controllo del turismo.
Venezia E La Sua Laguna Fuori Venezia E La Sua Laguna Fuori
Nel 2025 a Parigi, l'Unesco ha rimosso Venezia e la sua laguna dalla lista dei siti a rischio, riconoscendo i progressi nella tutela ambientale, culturale e nella gestione del turismo, frutto di una stretta collaborazione tra istituzioni italiane e organismi internazionali. - Gaeta.it

La recente decisione del Comitato del Patrimonio mondiale dell’Unesco, presa a Parigi nel 2025, ha escluso Venezia e la sua laguna dalla lista dei siti a rischio. Questo risultato arriva dopo anni di interventi per la tutela e la gestione del sito, riconosciuti positivamente dagli organi internazionali. Scopriamo i dettagli di questa scelta e le misure adottate per la salvaguardia di uno dei luoghi più iconici d’Italia.

La decisione del comitato unesco sulla situazione di venezia e della laguna

Nel corso della riunione tenutasi nella primavera del 2025 a Parigi, il Comitato del Patrimonio mondiale ha valutato la condizione di Venezia e della sua laguna sotto diversi aspetti. A differenza di altri siti che affrontano criticità tali da richiedere un monitoraggio stretto o una tutela speciale, per Venezia è arrivato un giudizio favorevole. I membri del Comitato hanno riconosciuto i miglioramenti ottenuti nella governance e nella gestione locale del patrimonio. La scelta è stata motivata dalla capacità di mantenere il valore universale e, al contempo, di affrontare le emergenze ambientali e culturali.

Consenso unanime per venezia

La scelta è stata unanime e priva di discussioni, un dato che sottolinea come il lavoro svolto in questi anni abbia ottenuto un consenso generalizzato. Anche gli enti italiani, come la Farnesina, il ministero della Cultura e il Comune di Venezia, hanno espresso soddisfazione per il risultato, confermando il proprio impegno a non fermarsi e a portare avanti le attività di salvaguardia.

Le misure adottate e gli interventi per proteggere venezia e la laguna

Tra gli elementi apprezzati dal Comitato spiccano alcune azioni concrete e strumenti adottati negli ultimi anni. In particolare, l’istituzione dell’Autorità per la Laguna ha rappresentato un passo importante nel coordinare le attività di tutela ambientale e culturale. Questo organismo si occupa di monitorare e regolamentare le dinamiche della laguna, assicurando che gli interventi siano mirati e compatibili con la salvaguardia del paesaggio.

Un altro aspetto rilevante riguarda le iniziative messe in campo per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici. Sono stati introdotti strumenti specifici per la mitigazione di questi fenomeni, con particolare attenzione all’aria, alle acque e al patrimonio edilizio della città. Il divieto di transito delle grandi navi nel Bacino di San Marco ha limitato inoltre impatti ambientali diretti e rischi per le strutture storiche.

Gestione del turismo e iniziative culturali

La gestione del flusso turistico ha ricevuto attenzione con l’introduzione del contributo di accesso per i visitatori giornalieri. La misura vuole regolamentare l’accesso alla città e sostenere i progetti di recupero residenziale e culturale, supportati da iniziative come “Venezia Città Campus”. Questi progetti puntano a riqualificare aree abitate e promuovere una vita cittadina più stabile, recuperando spazi sfruttati meglio rispetto al passato.

Il ruolo delle istituzioni italiane e la collaborazione internazionale nella tutela del sito

Il riconoscimento del Comitato Unesco è frutto di una collaborazione tra diversi livelli istituzionali. Il Comune di Venezia, il ministero della Cultura e la Farnesina hanno lavorato insieme per sviluppare strategie e interventi coerenti con le esigenze del sito. Questo confronto è avvenuto anche con gli esperti del Centro del Patrimonio Mondiale, che hanno fornito linee guida e supporto tecnico per mantenere l’equilibrio tra conservazione e sviluppo.

Un dialogo multilivello

La collaborazione si è tradotta in un dialogo aperto con organismi internazionali, che ha permesso di affrontare questioni globali come il cambiamento climatico e gli impatti turistici. La gestione del sito richiede infatti una visione multilivello, che coinvolge differenti competenze e consente di agire con misure coordinate. Venezia rappresenta un esempio significativo di come la protezione del patrimonio culturale debba integrarsi con la realtà sociale e ambientale.

Nel corso della relazione, gli organismi italiani hanno riconosciuto che nessuna soluzione definitiva è disponibile e che le criticità restano. Tuttavia, la strategia adottata punta a combinare interventi diversificati per mantenere l’integrità del valore universale eccezionale del sito. La strada intrapresa valorizza quindi la partecipazione di vari attori e il continuo aggiornamento delle misure a seconda delle circostanze.

Sfide attuali e futuro della conservazione di venezia

Anche se la decisione Unesco segnala un miglioramento, non si sottovalutano le sfide che accompagnano la città e la laguna. Venezia deve fronteggiare l’effetto dei cambiamenti climatici, con l’innalzamento del livello del mare e l’aumento dei fenomeni meteo estremi. La pressione turistica continua a richiedere regolamentazioni attente per evitare trasformazioni negative dell’habitat urbano e sociale.

Le azioni per proteggere il patrimonio storico e artistico sono quindi affiancate da misure per mantenere viva la città come luogo di residenza e lavoro. L’obiettivo è sostenere una comunità stabile, per non far perdere a Venezia la sua identità e la sua funzione. Questa prospettiva richiede un impegno coordinato e una gestione che temperi interessi diversi.

Il Comune, la Farnesina e il ministero della Cultura hanno ribadito la volontà di proseguire lungo il percorso tracciato, consapevoli che la salvaguardia di Venezia riguarda la comunità globale. Il lavoro continuerà alimentato da competenze tecniche e da una collaborazione che coniughi passione con responsabilità istituzionale.

Change privacy settings
×