Venezia celebra il Grand Hotel: oltre 3.000 visitatori per una mostra storica

Venezia celebra il Grand Hotel: oltre 3.000 visitatori per una mostra storica

La mostra ‘Grand Hotel Venezia’ ha attratto oltre 3.000 visitatori, esplorando la storia dell’albergo e il legame con la famiglia Ivancich, promettendo futuri progetti per preservare la memoria storica.
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Venezia celebra il Grand Hotel: oltre 3.000 visitatori per una mostra storica - Gaeta.it

La mostra ‘Grand Hotel Venezia. Cent’anni, da albergo da sogno a sede istituzionale’ ha attratto più di 3.000 visitatori a Palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio regionale del Veneto. Questo evento, aperto al pubblico dal 15 maggio e recentemente concluso, ha suscitato grande interesse che ha visto una partecipazione tanto di turisti quanto di residenti. Un’occasione che ha permesso di esplorare la storia del famoso albergo, noto per il suo prestigio e come punto di incontro per la nobiltà e personaggi illustri nel corso del secolo scorso.

Un successo di pubblico tra locali e turisti

L’affluenza alla mostra ha superato le aspettative, con oltre 3.000 visitatori, di cui 700 provenienti dall’estero. Il segretario generale del Consiglio, Roberto Valente, ha espresso soddisfazione per questa partecipazione così vasta e diversificata, evidenziando come Venezia abbia saputo attrarre una clientela cosmopolita. L’esposizione ha rappresentato non solo un’occasione per i turisti di immergersi nella storia del Grand Hotel, ma anche un momento di riflessione per i veneziani, che hanno potuto riscoprire un pezzo della loro città.

Tra i presenti all’evento, si sono distinti anche molti rappresentanti della comunità locale, desiderosi di conoscere i dettagli di questo prestigioso hotel che ha legato il proprio nome a eventi storici e personalità rilevanti della cultura e della società veneziana. La mostra ha offerto la possibilità di esplorare reperti storici, fotografie d’epoca e documenti che hanno raccontato l’evoluzione del Grand Hotel, dalle sue origini come albergo di lusso alla trasformazione in sede istituzionale.

Un legame profondo con la famiglia Ivancich

Uno degli aspetti più toccanti della mostra è il legame tra Palazzo Ferro Fini e la famiglia Ivancich, originaria delle coste dalmate e fortemente connessa alla storia del Grand Hotel. Roberto Valente ha condiviso la sua emozione per questa amicizia con i discendenti della famiglia, i quali hanno confermato il loro affetto verso il palazzo. Durante l’inaugurazione, ci sono stati momenti di forte coinvolgimento emotivo, testimoniando quanto il patrimonio culturale di Venezia si intrecci con le storie personali delle famiglie che vi hanno vissuto.

L’evocazione della storia della famiglia Ivancich ha arricchito la narrazione della mostra, rendendo l’evento non solo una celebrazione di un albergo, ma anche un tributo alla storia di una famiglia che ha contribuito in modo significativo alla vita sociale e culturale veneziana. Il palazzo, che è stato la loro residenza, continuerà a rimanere un luogo di riferimento per le future generazioni.

Un futuro per la mostra nel segno della memoria

Nonostante la chiusura della mostra, il segretario generale ha rassicurato i visitatori che il progetto non si esaurirà qui. È previsto un volume che raccoglierà ulteriori contenuti e scoperte sui temi trattati, in collaborazione con il presidente del consiglio, Roberto Ciambetti. Le ricerche sul Grand Hotel sono ancora in corso e porteranno alla luce nuovi tesori, ricordi e cimeli che arricchiranno ulteriormente la storia di questo istituto.

Questo futuro progetto editoriale si pone come obiettivo la conservazione della memoria storica del Grand Hotel, un luogo che ha sempre rappresentato un punto di riferimento per la città. L’idea di continuare a documentare e raccontare la vita del Grand Hotel nel tempo è vista come un modo per mantenere viva la storia di Venezia e di tutti coloro che ne sono stati parte.

Un altro capitolo si sta dunque scrivendo, e la memoria del Grand Hotel Venezia continuerà a vivere attraverso nuove iniziative, coinvolgendo cittadini e visitatori nella riscoperta di un luogo simbolico per tutti.

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