Assistenza spirituale e riabilitazione: il centro don Gnocchi di Acerenza si conferma punto di riferimento per la sanità lucana

Assistenza spirituale e riabilitazione: il centro don Gnocchi di Acerenza si conferma punto di riferimento per la sanità lucana

Il centro don Gnocchi di Acerenza, in Basilicata, integra assistenza medica e supporto spirituale, ottenendo il riconoscimento di indulgenza plenaria giubilare per un modello sanitario centrato sulla persona.
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Il centro don Gnocchi di Acerenza, in Basilicata, integra assistenza medica e supporto spirituale, offrendo riabilitazione specialistica e promuovendo un approccio umano e multidimensionale alla cura del paziente. - Gaeta.it

La cura della persona non si limita più solo alla medicina tradizionale. Nell’ambito della sanità lucana, prende sempre più peso l’attenzione all’assistenza spirituale come parte integrante del percorso di guarigione. Il centro don Gnocchi di Acerenza, in provincia di Potenza, ne rappresenta un esempio concreto. La struttura, attiva da vent’anni, ha ricevuto recentemente un riconoscimento speciale che sottolinea il valore del supporto umano e spirituale accanto alle terapie mediche.

La festa per il riconoscimento giubilare al centro don gnocchi di acerenza

Il 2025 ha visto una tappa significativa per il centro don Gnocchi di Acerenza. Nel corso di una cerimonia svoltasi nella mattinata presso la struttura, è stato conferito il decreto vescovile che assegna al presidio la sede di indulgenza plenaria giubilare. Questo riconoscimento non rappresenta solo un formalità, ma sottolinea il ruolo che la struttura interpreta nel territorio lucano, non soltanto dal punto di vista sanitario ma anche sotto il profilo umano e spirituale.

L’assessore alla Sanità della regione Basilicata, Cosimo Latronico, ha preso parte all’evento con un discorso che ha evidenziato il legame tra assistenza medica e cura dello spirito. L’incontro ha visto la partecipazione congiunta di rappresentanti delle istituzioni civili, del mondo religioso e degli operatori sanitari, con l’intento di approfondire il tema dell’assistenza spirituale in situazioni di malattia. Questo momento di riflessione ha puntato i riflettori su un aspetto spesso sottovalutato: l’importanza di un approccio integrato, dove il paziente contempla tutta la sua dimensione, non solo fisica ma anche emotiva e spirituale.

Assistenza integrata tra cura medica e supporto spirituale: il modello lucano

Nel suo intervento, l’assessore Latronico ha ribadito che il centro don Gnocchi non è una semplice struttura sanitaria automatizzata. La sua missione si estende oltre la somministrazione di cure e terapie, abbracciando la fragilità umana con un atteggiamento di rispetto e accoglienza. Secondo il rappresentante della giunta lucana, l’assistenza spirituale contribuisce a dare dignità e sollievo, anche nelle situazioni di maggiore difficoltà.

Questo approccio integrato parte dalla consapevolezza che il benessere passa attraverso più livelli. Non si cura solo il corpo, ma anche la mente e lo spirito. Lo sguardo delle istituzioni sanitarie del territorio si focalizza quindi su una visione della salute che non si riduce al trattamento clinico, ma che alimenta la relazione tra operatore e paziente. In questo contesto, il coinvolgimento delle categorie religiose e civili diventa un elemento complementare alla pratica medica.

Latronico ha evidenziato altresì l’impegno costante della Regione Basilicata nel promuovere questa cultura, riconoscendo come la programmazione sanitaria preveda azioni mirate sulla centralità della persona e sul valore delle relazioni che accompagnano i percorsi di cura. Ha voluto poi esprimere gratitudine verso tutti gli operatori sanitari che ogni giorno concretizzano questo modello di sanità più che un concetto astratto diventa una realtà tangibile.

Le attività riabilitative e la rete sanitaria nel centro don gnocchi

Il centro don Gnocchi di Acerenza è operante da oltre due decenni in ambito riabilitativo, offrendo un ventaglio di servizi che rispondono alle esigenze di pazienti con diverse patologie e livelli di disabilità. La struttura si caratterizza per l’erogazione di trattamenti in regime di ricovero ospedaliero, con un’attenzione particolare rivolta alla qualità e all’efficacia delle cure.

Tra i servizi attivi il centro propone la riabilitazione intensiva, riconosciuta con il codice 56, dedicata ai malati che presentano disabilità gravi. Inoltre, si concentra sulla fase di riabilitazione a lungo termine post acuzie , cruciale per il recupero dopo eventi clinici significativi come ictus o traumi. Questi programmi comprendono percorsi personalizzati che puntano a favorire il recupero funzionale e l’autonomia dei pazienti.

Recentemente, la struttura ha ampliato le sue offerte grazie all’introduzione di un servizio riabilitativo cardiorespiratorio. Questa attività, avviata dopo l’autorizzazione delle autorità regionali, come la Asl e in collaborazione con il centro don Gnocchi, mette a disposizione assistenza mirata per disturbi legati al cuore e ai polmoni. L’inserimento di questa nuova branca indica un progressivo adeguamento alle necessità sanitarie locali, rafforzando il ruolo della struttura come punto di riferimento per la riabilitazione specialistica in Basilicata.

La rete di collaborazione nella sanità lucana

La sinergia tra enti pubblici e privati concretizza un modello dove la continuità delle cure e il rispetto per la persona sono alla base di ogni intervento. Il centro don Gnocchi incarna dunque la possibilità di un’assistenza che non si accontenta della sola terapia fisica, ma che si spinge a considerare tutte le dimensioni che influenzano il percorso di guarigione.

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