Vasto: si discute del problema cinghiali con proprietari terreni della riserva Punta Aderci

Vasto: si discute del problema cinghiali con proprietari terreni della riserva Punta Aderci

Il comune di Vasto affronta l’emergenza cinghiali nella Riserva di Punta Aderci, pianificando abbattimenti e strategie future per garantire sicurezza e rispetto dell’ambiente.
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Vasto: si discute del problema cinghiali con proprietari terreni della riserva Punta Aderci - Gaeta.it

Il comune di Vasto affronta la crescente problematica legata alla popolazione di cinghiali nella Riserva naturale di Punta Aderci. Il sindaco Francesco Menna e l’assessore all’Ambiente, Gabriele Barisano, hanno incontrato i proprietari dei terreni nelle aree limitrofe alla riserva. Durante questo incontro, sono stati esposti i dettagli delle iniziative che l’amministrazione prevede di adottare per gestire l’abbondanza di ungulati, una situazione che suscita preoccupazioni e reazioni diverse tra i cittadini.

L’incontro tra l’amministrazione comunale e i proprietari terreni

Il sindaco Menna e l’assessore Barisano hanno chiarito che l’incontro è stato richiesto dagli stessi proprietari. Hanno voluto rassicurare gli intervenuti circa le modalità in cui l’Amministrazione intende procedere. La presenza di cinghiali nel territorio è da tempo un tema caldo. I cittadini chiedono che il problema venga affrontato con decisione, rispettando però le normative esistenti. Menna ha evidenziato come l’Amministrazione si senta nella responsabilità di agire, avendo precedentemente sperimentato metodi alternativi, come i recinti di cattura, senza raggiungere i risultati attesi.

Durante la riunione, è stata messa in luce l’importanza del confronto con le sensibilità di tutti i soggetti coinvolti, dalle associazioni ambientaliste ai cittadini stessi. La questione della gestione della fauna selvatica non è mai semplice e richiede un approccio bilanciato. Menna ha sottolineato l’impegno dell’amministrazione a rispettare tutte le procedure previste dalla legge e a mantenere un dialogo aperto con le parti interessate.

La decisione di procedere con gli abbattimenti

Uno dei punti cruciali discussi è stata la necessità di procedere con gli abbattimenti dei cinghiali come ultima risorsa. Il sindaco ha informato i presenti che, molto probabilmente, dalla prossima settimana verrà dato mandato alla Polizia Provinciale di intervenire. Questo passo è considerato imprescindibile per garantire un controllo della popolazione di ungulati, che ha mostrato segni di crescita incessante, causando danni alle coltivazioni e, in alcuni casi, rappresentando un rischio per la sicurezza stradale.

L’intento dell’Amministrazione è quello di affrontare non solo l’emergenza attuale ma anche di pianificare strategie future che possano ridurre il problema in modo più duraturo. È fondamentale stabilire una collaborazione con gli agricoltori e i proprietari terrieri, per monitorare e gestire efficacemente la situazione. Le azioni che saranno messe in atto dovranno comunque rispondere a criteri di rispetto dell’ambiente e del benessere animale, cercando di minimizzare l’impatto sulla fauna locale.

Il contesto della fauna selvatica e la gestione ambientale

Affrontare la gestione della fauna selvatica in aree protette come la Riserva di Punta Aderci comporta sfide significative. C’è un equilibrio delicato da mantenere tra la conservazione della biodiversità e la sicurezza degli abitanti e delle coltivazioni. La presenza di cinghiali, se non controllata, può infatti determinare scompensi ecologici e ledere la qualità del territorio. Per questo motivo, è fondamentale che l’Amministrazione comunale operi in sinergia con esperti di gestione faunistica e con le istituzioni competenti per sviluppare piani di intervento mirati e sostenibili.

L’abitato di Vasto è vincolato dalla bellezza del suo paesaggio naturale ma anche dalla necessità di garantire la sicurezza dei cittadini. La strada da percorrere è chiaramente sfidante, e richiede un continuo dialogo tra le varie stakeholder, dai cittadini alle associazioni di settore, passando per le autorità comunali e provinciali. La sfida si presenta non solo come un’immediata risposta a un problema emergente, ma anche come un’importante opportunità per riconsiderare le politiche locali riguardanti la gestione della fauna selvatica, promuovendo pratiche future che possano portare a una coesistenza pacifica tra uomo e natura.

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