A stromboli si chiude la festa di teatro eco logico senza elettricità con riflessioni sulla laudato si’ e ovidio

A stromboli si chiude la festa di teatro eco logico senza elettricità con riflessioni sulla laudato si’ e ovidio

A Stromboli, la festa di teatro eco logico 2025 celebra il decennale dell’Enciclica Laudato si’ con spettacoli senza energia elettrica, approfondimenti su ecologia integrale e omaggi a Camilleri, Garroni e Ovidio.
A Stromboli Si Chiude La Festa A Stromboli Si Chiude La Festa
La festa eco logico di Stromboli 2025 ha unito teatro, musica e scienza senza elettricità per celebrare il decimo anniversario dell’enciclica Laudato si’, promuovendo un dialogo tra cultura e ecologia integrale in spazi naturali. - Gaeta.it

Nel cuore dell’isola di Stromboli, dal 21 al 30 giugno del 2025, si è svolta l’undicesima edizione della festa di teatro eco logico, un evento che ha unito teatro, musica, danza e scienza in spettacoli realizzati senza uso di corrente elettrica, sfruttando solo la luce naturale e ambienti all’aperto. La rassegna, completamente gratuita e ospitata in luoghi come terrazze, giardini e piazze, ha dedicato particolare attenzione al decimo anniversario dell’Enciclica Laudato si’ di Papa Francesco, approfondendo il tema dell’ecologia integrale con un programma di spettacoli e dibattiti che hanno posto al centro il rapporto tra l’essere umano e la natura.

Spettacoli e luoghi senza energia elettrica per celebrare l’ecologia integrale

La festa ha scelto di svolgersi in completa assenza di energia elettrica, rinunciando a microfoni, luci artificiali o strutture complesse. Questa scelta ha reso ogni evento un’esperienza autentica, quasi primordiale, dove artisti e spettatori condividono lo spazio in totale contatto con l’ambiente circostante, lontani dalle barriere tecnologiche che spesso si frappongono nella fruizione culturale. Gli spettacoli si sono tenuti su palcoscenici naturali, dai tramonti in riva al mare alle terrazze illuminate solo dalla luce del sole e dalle stelle, creando una cornice suggestiva e silenziosa.

Un’edizione dedicata a grandi figure culturali

L’edizione 2025, intitolata “Solstizio d’estate”, ha commemorato anche il centenario della nascita di importanti figure culturali come lo scrittore Andrea Camilleri e il filosofo Emilio Garroni. Attraverso teatro, danza e musica in un contesto così particolare, la manifestazione ha puntato a far emergere una nuova consapevolezza ecologica, invitando il pubblico a osservare con cura e rispetto il Pianeta, spesso sottoposto a sfruttamenti intensi e poco sostenibili.

Il dialogo tra l’enciclica laudato si’ e le metamorfosi di ovidio

Il fulcro culturale di questa edizione è stato l’approfondimento della Laudato si’, l’enciclica di Papa Francesco pubblicata dieci anni fa che invita a prendersi cura della “casa comune” attraverso un’ecologia integrale, che non separa ambiente, economia e società. Un convegno di tre giorni, dal 23 al 26 giugno, ha portato a Stromboli studiosi, artisti e rappresentanti di diverse discipline per discutere temi quali il consumo del suolo, la biodiversità, e la cultura del limite, puntando l’attenzione sul rapporto tra uomo e natura.

Ispirazione da un classico antico

Parallelamente, il programma ha inserito letture e rappresentazioni ispirate a “Le metamorfosi” di Ovidio, un’opera risalente a oltre duemila anni fa, che restituisce un’immagine mitica ma sorprendentemente attuale della relazione tra uomo e ambiente. Alessandro Fabrizi, direttore artistico della festa, ha sottolineato come l’opera del poeta romano anticipi tematiche ecologiche riflettendo sullo squilibrio creato dall’uomo con la natura e i suoi elementi.

Questa doppia lettura, tra enciclica e classico, ha creato un ponte tra passato e presente, mostrando quanto sia urgente ripensare il modo in cui abitiamo il pianeta. Gli spettacoli sono stati un invito a riflettere sulle radici profonde della crisi ambientale e sulle possibilità di recuperare un rapporto rispettoso con la terra.

Momenti di riflessione e confronto sulla cura della casa comune

La festa ha previsto una serie di incontri, laboratori e momenti di dialogo aperti a tutti, con particolare interesse rivolto agli appuntamenti dedicati all’Enciclica Laudato si’. Stefania Minciullo, tra gli organizzatori, ha spiegato che l’idea di festeggiare il decennale dell’enciclica è nata da un articolo del professor Paolo Pileri, ospite dell’evento e docente presso il Politecnico di Milano, che ha evidenziato l’importanza di continuare a diffondere questo testo.

Durante il convegno, sono stati approfonditi temi fondamentali come la necessità di un nuovo patto con il territorio, il rispetto della biodiversità e il cambiamento degli stili di vita. Sono intervenuti anche esponenti di associazioni ambientaliste come la LIPU/BirdLife Italia, che ha richiamato l’importanza di salvaguardare gli habitat naturali.

Le “chiacchere da bar” per riflessioni condivise

Le “chiacchere da bar”, incontri mattutini aperti al pubblico, hanno dato spazio a riflessioni condivise, spronando i partecipanti a pensare a modi concreti per mettere in pratica i principi esposti nell’enciclica. Il confronto ha evidenziato anche come la crisi ecologica vada riconosciuta come una crisi relazionale e sociale, che richiede un intervento collettivo e multidisciplinare.

Spettacoli e laboratori per coinvolgere pubblico e abitanti

Tra il 27 e il 28 giugno è andata in scena la prima assoluta di “Cerere furiosa”, nuova produzione della festa ispirata a Ovidio. Il teatro ha spesso assunto il ruolo di strumento per evidenziare le sfide ecologiche, come nel caso dello spettacolo “Storie di scorie” di Ulderico Pesce, che ha riproposto la questione dell’energia nucleare e il suo impatto sull’ambiente, portando anche ricordi di premi nazionali per la sua denuncia sociale.

Le attività per il pubblico sono state numerose e varie: passeggiate poetiche, laboratori creativi, momenti dedicati ai bambini, incontri letterari. L’isola di Stromboli, con la sua fragilità e bellezza, ha fatto da cornice ideale a un percorso che ha stimolato la meraviglia per la natura e al tempo stesso la riflessione critica sul modo in cui uomo e ambiente possono convivere.

Gli organizzatori hanno voluto lasciare ai partecipanti strumenti concreti e pratiche da portare con sé, nella vita quotidiana, per contribuire a un cambiamento necessario e urgente.

La cultura come mezzo per rigenerare il rapporto con il pianeta

Il filo conduttore che ha attraversato tutte le iniziative è stato l’appello a usare la cultura come strumento per riconnettersi con la Terra. Non si tratta solo di trasmettere informazioni o dati scientifici, ma di coltivare un senso di amore e bellezza che risvegli negli uomini e nelle donne la responsabilità verso il mondo naturale.

Stefania Minciullo ha sottolineato come l’evento intenda offrire diversi strumenti integrati, in cui arte, scienza e spiritualità si incontrano per promuovere uno sguardo nuovo sulla crisi climatica e ambientale. Il messaggio è chiaro: guardare al pianeta con occhi diversi, più attenti, può spingere a scelte e comportamenti più consapevoli.

Stromboli si conferma così luogo di sperimentazione e riflessione, dove cultura ed ecologia dialogano senza mediazioni tecnologiche. La festa eco logico propone al pubblico una sfida che resta aperta: imparare a vivere in modo armonico con la natura, restituendo fiducia a un futuro possibile.

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