La questione della tensostruttura di San Lorenzo è al centro di un dibattito acceso che coinvolge residenti e commercianti del quartiere romano. Una mozione urgente è stata presentata in Assemblea capitolina con l’obiettivo di discutere e approvare soluzioni alternative al trasferimento della struttura di accoglienza per i senza fissa dimora, attualmente situata in Piazza dei Cinquecento. L’incontro recente tra i consiglieri di Italia Viva e i cittadini ha messo in evidenza le preoccupazioni riguardanti l’impatto sociale e logistico di questa decisione.
La protesta dei residenti e dei commercianti
Recentemente, i consiglieri Valerio Casini e Francesca Leoncini hanno raccolto le preoccupazioni espresse da residenti e commercianti di San Lorenzo. Questi ultimi hanno lanciato un appello all’Amministrazione per evitare il trasferimento della tensostruttura in via di Porta San Lorenzo. Durante l’incontro, è emerso un clima di tensione e preoccupazione per l’impatto che un tale cambiamento potrebbe avere sulla vita del quartiere. A San Lorenzo, infatti, i cittadini avvertono già il peso di una situazione complessa, afflitta da problematiche socio-economiche, e temono che il trasferimento aggraverebbe ulteriormente la situazione, creando un contesto potenzialmente esplosivo.
Molti commercianti, che già affrontano sfide significative a causa della crisi economica e del calo dei turisti, temono che il trasferimento porterebbe a un ulteriore deterioramento della qualità della vita in un’area già stressata. Le preoccupazioni si concentrano principalmente sulla sicurezza, che è già stata messa a dura prova a seguito del recente sgombero in viale Pretoriano, e sull’impatto che altri stanziamenti di senzatetto, presenti presso Piazza dei Siculi e Parco del Caduti, potrebbero avere sulla sicurezza del quartiere.
Le posizioni dei consiglieri di Italia Viva
I consiglieri Casini e Leoncini hanno espresso apertamente la loro opposizione al previsto trasferimento della tensostruttura. Secondo loro, la decisione di spostare la struttura dovrebbe essere attentamente ponderata e non imposta dall’alto, senza una consultazione adeguata con i cittadini. Questa visione considera fondamentale il dialogo e il confronto tra le istituzioni locali e la comunità , per affrontare in modo sensato il delicato tema dell’accoglienza.
Essi sottolineano l’importanza di trovare soluzioni che siano valide e sostenibili, specialmente alla luce del Giubileo imminente, durante il quale Roma si prepara ad accogliere un numero significativo di turisti e pellegrini. Secondo i consiglieri, è di vitale importanza affrontare il tema dell’accoglienza con l’adeguata attenzione, contemplando non solo le esigenze dei senza fissa dimora, ma anche quelle dei cittadini e dei commercianti che vivono e lavorano in quelle aree. Si tratta di una situazione che richiede un equilibrio tra il sostegno ai più vulnerabili e la salvaguardia della qualità della vita nei quartieri cittadini.
Un tema delicato in un contesto complesso
La questione della gestione dei senza fissa dimora a Roma non è nuova e riflette le sfide più ampie che molte città affrontano nel tentativo di garantire dignità e sicurezza a tutti i cittadini. La creazione di strutture di accoglienza è un passaggio necessario ma, come dimostrato dalle reazioni dei residenti di San Lorenzo, deve avvenire in modo che non si sconvolgano gli equilibri già fragili che caratterizzano alcune zone.
È il momento per l’Amministrazione di ascoltare le voci del territorio e di pianificare congiuntamente strategie che possano rispondere ai bisogni delle persone senza fissa dimora, ma che al contempo tengano in considerazione le necessità dei residenti e dei commercianti. Le prossime settimane saranno decisive per determinare la direzione futura della questione della tensostruttura di San Lorenzo e la sua incidenza sulla vita del quartiere.
Ultimo aggiornamento il 21 Ottobre 2024 da Marco Mintillo