Uomo tunisino arrestato dopo tentativo di fuga lanciandosi dalla finestra durante perquisizione a Padova

Uomo tunisino arrestato dopo tentativo di fuga lanciandosi dalla finestra durante perquisizione a Padova

Un cittadino tunisino di 43 anni, ricercato per reati legati alla droga, tenta la fuga durante una perquisizione a Padova; arrestato dopo colluttazione con la polizia e trasferito in carcere.
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Un uomo tunisino di 43 anni, ricercato per reati legati alla droga, ha tentato di fuggire dalla polizia a Padova durante una perquisizione, ma è stato arrestato e portato in carcere. - Gaeta.it

Un cittadino tunisino di 43 anni, destinatario di un ordine di carcerazione per reati legati alla droga, ha tentato di sfuggire alla polizia buttandosi dalla finestra del primo piano di un’abitazione a Padova. Gli agenti erano intervenuti nell’abitazione di una donna 51enne per una perquisizione legata a un’indagine su un furto di bicicletta. L’uomo è stato bloccato e portato in carcere dopo aver opposto resistenza.

Il contesto dell’arresto e la perquisizione a Padova

La polizia si è recata nell’abitazione di una donna 51enne a Padova su ordine della procura euganea, per eseguire una perquisizione. L’indagine riguardava il furto di una bicicletta avvenuto in un centro commerciale, e tra i sospetti c’era un uomo tunisino di 43 anni, che alloggiava proprio nell’appartamento della donna italiana. L’ingresso nella casa è stato possibile grazie alla collaborazione della 51enne, che ha fatto entrare gli agenti.

Mentre la perquisizione era in corso, l’uomo straniero ha cercato di scappare calandosi dalla finestra del primo piano, da un’altezza di circa sei metri. Nonostante il tentativo di fuga e l’ordine di fermarsi intonato dagli agenti, il tunisino ha cercato ancora di allontanarsi, mostrando una forte determinazione nel sottrarsi al controllo della polizia.

Il tentativo di fuga e la reazione della polizia

Nonostante l’alt e l’intervento immediato degli agenti, il tunisino non si è arreso facilmente. Ha provato a guadagnare distanza per sfuggire alla cattura. Gli agenti lo hanno raggiunto dopo una breve corsa e lo hanno trattenuto contro la sua volontà. Nel momento della cattura, l’uomo ha reagito con violenza, costringendo le forze dell’ordine a un intervento fisico per bloccarlo definitivamente.

Durante l’operazione uno degli agenti ha riportato delle contusioni per i colpi presi nel corso della colluttazione. Per le necessarie cure è stato portato in ospedale. La situazione ha richiesto prontezza e decisione da parte della polizia per mettere fine alla fuga dell’uomo.

Il profilo e la detenzione del 43enne tunisino

L’uomo fermato risultava essere irregolare sul territorio nazionale. Era già noto alle forze dell’ordine per precedenti penali, in particolare per reati legati alla droga. La procura euganea aveva emesso nell’ottobre scorso un ordine di esecuzione per la carcerazione a suo carico. Il documento prevedeva l’espiazione di una pena di un anno di reclusione.

Dopo l’arresto, il 43enne è stato condotto in questura per gli accertamenti del caso. Al termine delle formalità, è stato trasferito nel carcere di riferimento, dove dovrà scontare la pena stabilita dai giudici. Lo stato di irregolarità ha complicato ulteriormente la sua posizione nel paese.

Le conseguenze immediate per gli agenti e lo sviluppo delle indagini

I poliziotti coinvolti nella perquisizione e nell’arresto hanno lavorato in condizioni difficili e con determinazione. La reazione violenta dell’uomo ha prodotto conseguenze anche per uno degli agenti che ha dovuto ricorrere alle cure mediche nel nosocomio locale per delle contusioni.

Le indagini sul furto della bicicletta proseguono, con particolare attenzione per i collegamenti tra l’uomo arrestato e altri eventuali responsabili. Il caso ha acceso l’attenzione sulla situazione delle persone irregolari con precedenti penali presenti sul territorio di Padova.

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