Uomo si tuffa in un canale a Padova per sfuggire alla polizia ma viene salvato e arrestato per spaccio

Uomo si tuffa in un canale a Padova per sfuggire alla polizia ma viene salvato e arrestato per spaccio

A Padova, lungo il lungargine Rovetta, la polizia ha arrestato un cittadino tunisino di 43 anni per spaccio di eroina dopo averlo salvato dal rischio annegamento durante la fuga nel canale.
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A Padova, un uomo di origine tunisina è stato arrestato per spaccio dopo essere stato salvato dalla polizia dal rischio di annegamento nel tentativo di fuga tuffandosi in un canale. - Gaeta.it

La vicenda si è svolta nel pomeriggio di ieri, lungo il lungargine Rovetta a Padova, dove gli agenti di polizia sono intervenuti dopo alcune segnalazioni su possibili attività di spaccio nella zona. Un uomo di 43 anni, di origine tunisina e con precedenti penali, ha cercato di scappare tuffandosi in un canale, ma è finito in difficoltà e ha rischiato di annegare. Il rapido intervento degli agenti lo ha salvato, per poi procedere all’arresto.

Il contesto e le segnalazioni a Padova

Padova, pomeriggio del 2025: le forze dell’ordine hanno concentrato la loro attenzione sul lungargine Rovetta dopo diverse telefonate che indicavano la presenza di spacciatori nella zona. La polizia ha deciso di appostarsi sull’argine per monitorare la situazione e verificare le attività sospette che si stavano svolgendo in quel tratto della città. Poco prima delle 15, un uomo è stato individuato mentre scambiava qualcosa con un passante. Si trattava di un cittadino tunisino, irregolare nel territorio italiano e con precedenti per questioni legate al traffico di droga. L’uomo destava sospetti soprattutto per il luogo e il tipo di comportamento, confermando le ragioni dell’intervento.

La scena, nel cuore di Padova, si è svolta in un’area frequentata da residenti e passanti, segnalando un problema di microcriminalità che spesso interessa certi punti della città. I cittadini avevano già manifestato preoccupazione per la presenza di spacciatori, spingendo le forze dell’ordine ad un controllo più stretto. I poliziotti si sono mossi con cautela, osservando a distanza per non compromettere l’indagine in corso.

La fuga nel canale e il salvataggio

Al momento del controllo, il cittadino tunisino ha mostrato reazione immediata: ha gettato un involucro nelle acque del canale e si è rapidamente tuffato per sfuggire alla cattura. L’involucro, di dimensioni simili a una pallina da tennis, è stato lanciato nell’acqua nella fretta di disfarsene. L’uomo ha provato a nuotare lungo il canale cercando di districarsi dalla situazione, ma dopo una decina di metri ha cominciato ad annaspare, evidenziando uno stato di difficoltà e la reale possibilità di annegamento.

A quel punto l’ispettore responsabile della pattuglia non ha esitato a entrare in acqua per soccorrere il fuggitivo. Nonostante il rischio, è riuscito a raggiungere l’uomo, a calmarlo con voce ferma e a condurlo fino alla riva. Una manovra pericolosa, ma che ha permesso di salvare una vita in maniera tempestiva. Il gesto degli agenti ha interrotto la fuga e ha segnato un momento di sicurezza e controllo, evitando una tragedia che sarebbe stata evitabile.

Il ritrovamento della droga e l’arresto

Dopo il recupero dell’uomo, la polizia ha proceduto al recupero dell’involucro gettato in acqua. Al suo interno sono stati trovati circa 30 grammi di eroina, suddivisa in dosi. Questa quantità certifica l’attività di spaccio svolta dall’individuo, motivo principale dell’intervento. L’uomo è stato accompagnato in Questura, dove è stato formalmente arrestato con l’accusa di spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti.

La fase successiva ha previsto la permanenza nelle camere di sicurezza in attesa del giudizio. L’uomo è stato quindi portato davanti al giudice per l’udienza di convalida e per il rito direttissimo. Vista la natura del caso e la posizione irregolare sul territorio, è previsto il suo trasferimento in un centro di permanenza per il rimpatrio in vista di un’azione di allontanamento definitivo dal paese. Questo provvedimento sottolinea il legame fra problemi di ordine pubblico e immigrazione irregolare nella gestione di certe situazioni legate alla criminalità.

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